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Chi seminerà cereali il prossimo autunno?
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francescoriello
Iscritto il: 10/07/2008, 14:45 Messaggi: 130
Formazione: Agrotecnico e Agronomo (scienze agrarie)
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Chi seminerà cereali il prossimo anno? Prezzi troppo alti e problemi di ricavi mettono in crisi il settore
Il prezzo del mais è in caduta libera. Nella seduta del 17 settembre scorso presso la Borsa Merci della Camera di Commercio di Treviso, il mais secco ha chiuso con un minimo di 133 euro la tonnellata. E considerando che la stagione della raccolta è appena iniziata, potrebbe non essere ancora finita. Lo scorso inverno il mais aveva toccato punte anche di 25 euro al quintale ed i media si affrettarono a sostenere che le cause di detto aumento fossero da imputare principalmente ad un consistente aumento dei consumi da parte dei Paesi emergenti. La Ue così decise in tutta fretta di liberalizzare i terreni a riposo e di abolire i dazi all'importazione. Oggi l'agricoltura più debole si trova di fronte ad un grosso problema di ricavi. E le cause sono da ricercare solo in parte nell'aumento delle superfici e delle produzioni. La produzione mondiale di mais, ad esempio, è stabile e quindi non giustifica una tale riduzione, come pure la domanda a livello globale è sostanzialmente immutata. Quindi emerge in tutta chiarezza che i prezzi dei cereali sono stati sottoposti a forti pressioni speculative da parte di chi con l'agricoltura ha poco a che fare. Allarma inoltre l'aumento esponenziale dei costi di produzione, i mezzi tecnici in particolar modo, che se non andranno ad un ridimensionamento metteranno a rischio addirittura la convenienza ad effettuare le prossime semine. Nel corso del 2008 i fitofarmaci hanno registrato aumenti superiori al 4%. Nell'ultimo anno il gasolio è aumentato di oltre il 40% (anche se in questi giorni registra una leggera tendenza alla diminuzione). Per non parlare dei fertilizzanti: qui si lamenta un aumento medio del 52%, con punte superiori come ad esempio il fosfato biammonico passato dai 31 euro al quintale del giugno 2007, ai 56 di giugno 2008 ai 100 attuali, o i perfosfati con una progressione nello stesso periodo di 24, 42, 85 euro. Le imprese agricole sono quindi di nuovo in affanno, probabilmente più di due anni fa quando le agroenergie erano di moda. Da parte nostra non ci stancheremo mai di sostenere l'importanza di diversificare le produzioni, tenendo comunque conto che le quotazioni dei cereali potranno riprendere fiato solo se ne aumenteranno i consumi o se ne diminuiranno le rese. Scartando la seconda ipotesi che non va nel nostro interesse a noi pare evidente che le agroenergie possono svolgere un ruolo importante.
Fonte: Cner - Consorzio nazionale energie rinnovabili agricole
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26/09/2008, 13:37 |
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BenedettoRocchi
Iscritto il: 23/04/2008, 9:48 Messaggi: 3
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Dopo l'introduzione del disaccoppiamento l'andamento del prezzo delle merci agricole è sempre più esposto alle instabilità dei mercati. Nell'ultimo anno e mezzo i prezzi mondiali dei cereali hanno avuto un'impennata per un insime di fattori (scorte modniali basse, due o tre campagne negative in paesi grandi esportatori, crisi finanziaria che ha spostato i capitali speculativi sulle commodities agricole). I produttori, che adesso non sono più vincolati dalla PAC, sono ritornati rapidamente a seminare cereali e la produzione modniale 2008 è prevista in forte crescita, con ovvi effetti sui prezzi nel breve periodo. I modelli di previsione di medio termine dicono che il prezzo delle merci agricole si assesterà ad un livello decisamente più basso di quello del momento culminante della crisi dell'anno scorso ma compunque più alto dei livelli di prima della crisi (fino al 2006). I produttori dalla situazione hanno vantaggi e svantaggi: più libertà di manovra per sfruttare la congiuntura positiva ma anche più rischi. Per le colture cerealicole in Italia, dove i costi di produzione sono spesso più alti di quelli dei grandi produttori mondiali, una strada interessante per ridurre la variabilità dei prezzi è l'integrazione in qualche accordo di filiera: un esempio in Toscana è la filiera dei cereali a marchio Agriqualità che ha garantito ai produttori di grano negli ultimi anni un prezzo circa del 20% superiore a quello di mercato.
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28/09/2008, 18:26 |
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pachino
Iscritto il: 11/09/2008, 10:22 Messaggi: 18
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28/09/2008, 18:47 |
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agronomoalex
Iscritto il: 30/09/2008, 10:59 Messaggi: 4
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io sicuramente seminerò grano duro, perchè sto cercando di ottimizzare le concimazioni e soprattutto sto facendo fare l'analisi del terreno. Comunque quest'anno invece di utilizzare la classica concimazione di fondo, utilizzerò il concime microgranulato da stratificare nella tramoggia della seminatrice con il grano da seme: è un concime che costa meno degli altri.
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30/09/2008, 11:13 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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AgronomoAlex, ma il microgranulato è un complesso oppure un azotato a lento rilascio? Ciao
_________________ I
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01/10/2008, 15:31 |
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agronomoalex
Iscritto il: 30/09/2008, 10:59 Messaggi: 4
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il microgranulato è un complesso, ma può essere anche solo fosforo
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01/10/2008, 17:47 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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Nonostante il prezzo al ribasso e l'aumento dei costi di produzione in questi giorni scorsi(prima del maltempo) tutti a seminare grano.Il problema è che in areali interni di media e alta collina non ci sono alternative. Proviamo a immaginare che cosa potrebbe accadere se in queste zone l'attività agricola venisse abbandonata. ciao
_________________ I
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15/11/2008, 0:40 |
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denny
Iscritto il: 20/11/2008, 11:22 Messaggi: 5
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anche io ero proprenso a seminare del grano..ma converrà?
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21/11/2008, 21:04 |
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rosfern
Iscritto il: 21/12/2008, 16:53 Messaggi: 10
Formazione: perito industriale
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l'autunno è passato il grano la concime ed il diserbante preventivo sono sempre in deposito con questo tempo chissà se riesco a seminare? Ho già provato 2 volte a seminare ma il mio terreno era troppo bagnato forse riproverò ad ottobre 2009. Ciao poi vi farò sapere
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08/01/2009, 11:56 |
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ales
Iscritto il: 21/09/2009, 7:42 Messaggi: 102
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volevo seminare grano tenero nel mio terreno non irriguo (zona pianura padana ) , chi mi puo' consigliare una buona e redditiva qualita' , ciao
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21/09/2009, 16:49 |
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