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Che disastro: in 40 anni superficie agricola ridotta di 1/4! 
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Un territorio grande come due volte la regione Lombardia per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti e' stato sottratto all'agricoltura che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di 1/4 negli ultimi 40 anni. E' quanto e' emerso dallo studio realizzato per la Coldiretti dal professor Angelo Frascarelli, dal quale si evidenzia che l'erosione di terre fertili e' imputabile alla sottrazione per usi industriali, residenziali, civili ed infrastrutturali, oltre che all'abbandono delle zone marginali.
Un processo che mette a rischio la sicurezza del territorio in Italia dove, sottolinea la Coldiretti, ci sono 5.581 comuni, il 70% del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamita.
I terreni agricoli, spiega la confederazione, battono l'oro nella classifica degli investimenti giudicati piu' sicuri dagli italiani e sono collocati al pari dei conti correnti ad alta remunerazione e al di sotto della casa.
'Il terreno e' un costo per le imprese agricole che devono crescere e svilupparsi e l'aumento delle quotazioni rischia di trasformarsi in un ulteriore onere che si somma a quello della stretta creditizia', ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare, 'l'importanza di misure antispeculative soprattutto per favorire l'inserimento dei giovani agricoltori'.
'I valori fondiari medi nell'ue vanno da un minimo di 1.000 euro/ettaro nei paesi dell'est (Romania, Slovacchia) ad un massimo di 34 mila euro/ettaro in olanda, secondo l'Eurostat. In Italia, il valore fondiario medio e' di 17 mila euro/ettaro', ma un'indagine di Coldiretti, appositamente svolta sui valori fondiari, ha messo in evidenza che il valore dei terreni continua a crescere nelle pianure con valori che raggiungono i 550 mila euro/ettaro, mentre diminuisce nelle aree piu' marginali della montagna alpina, appenninica e delle isole.

Fonte: Agrapress

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Vandana Shiva


30/10/2009, 12:18
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Non vi sembra un po' alto il valore di 550 mila euro/ettaro per zone di pianura?
So che valori simili ci sono per i meleti in Val di Non e per i vigneti di Montalcino, ma lì è un discorso molto particolare.
Ciao,
Marco

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30/10/2009, 12:24
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Polemico e polemiche inutili,

Certo che noi bamboccioni ne abbiamo combinati di casini, e continuiamo a farne, addirittura non vogliamo lavorare, chi ha lavorato prima di noi ci lascia tutto il bello del primo messaggio.... e si gode dalla poltrona/pensione il futuro (e che futuro)

Citando il Grande Gaber mi vergogno di Essere Italiano.

Per il valore di 550mila euro è altissimo a prescindere quello che vi è sopra.
L'agricoltura è sotto al cielo, spendere quelle cifre non ha senso, una malattia ,una gelata tardiva, che si fa a chi piangi??? un conto è parlare di un produttore in corsa, ma credo nessuno investa quelle cifre pulite per un ettaro di terreno, parlo dei giovani agricoltori .


30/10/2009, 12:52
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Per i grandi gruppi vitivinicoli avere un'azienda nella zona del Brunello di Montalcino è un po' come avere un negozio in via Monte Napoleone per una firma della moda.
Per quanto riguarda i meleti della val di Non, gli appezzamenti sono estremamente piccoli e le cifre pgate sono quelle o addirittura superiori.
Il problema dei giovani che vogliono entrare nel settore è un altro. Speriamo che il ministro passi dai proclami ai fatti.
Ciao,
Marco

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30/10/2009, 13:27
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secondo me 550.000 è un valore assurdo.Ci deve essere un errore di cifre

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30/10/2009, 14:55
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Ciao a tutti,
ho appena ricontrollato direttamente dall'articolo originale della Coldiretti ed è tutto giusto...
...più o meno...
http://www.ilpuntocoldiretti.it/attuali ... icoli.aspx
Jacopo

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30/10/2009, 15:47
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Come vedrete da questo articolo di fine 2008, i valori dei terreni (vigneti) possono, ahimè, essere anche molto vicini ai 550.000 Euro/ha (cfr. Valdobbiadene).
Non ho trovato valori per la frutticoltura del Nord.
Ciao,
Jacopo


NEL 2007 IN ITALIA IL PREZZO DELLA TERRA E' TORNATO A CRESCERE: LO DICE L'INDAGINE DI INEA SULL'ANDAMENTO DEL MERCATO FONDIARIO. LE QUOTAZIONI MIGLI

Nel 2007 il prezzo della terra in Italia è tornato a crescere in misura significativa dopo 2 anni di sostanziale stabilità. L'andamento positivo dei mercati agricoli ha infatti aumentato le aspettative degli investitori inducendoli all'acquisto di terreni, soprattutto per la coltivazione di seminativi. E' questo il dato più rilevante che esce dall'ultima indagine di Inea, l'Istituto Nazionale (http://www.inea.it" target="_blank) sull'andamento del mercato fondiario nel nostro Paese.
Malgrado il rallentamento che si registra per l'intero sistema economico nazionale e la redditività agricola abbastanza modesta, la terra continua a rappresentare un interessante bene di investimento, al sicuro dalle rischiose fluttuazioni di altri mercati dei capitali. Il valore fondiario medio a livello nazionale ha superato la soglia dei 17.000 euro per ettaro, un valore che nasconde la forte variabilità riscontrabile a livello territoriale.
Ecco, secondo le statistiche riportate dall'Inea, le 10 quotazioni più alte in assoluto in Italia per i territori del vino (in migliaia di euro per ettaro - valore minimo e massimo):
1 - Vigneti Docg nelle colline di Montalcino (Si) 350-430
2 - Vigneti Doc di Valdobbiadene (Tv) 340-516
3 - Vigneti Doc nella zona del Lago di Caldaro (Bz) 302-457
4 - Vigneti a nord di Trento 278-490
5 - Vigneti specializzati nella collina bresciana 153-205
6 - Vigneti Docg Chianti Classico (Si) 145-190
7 - Vigneti Docg Chianti Classico (Fi) 135-160
8 - Vigneti nella valle dell'Illasi (Vr) 80-300
9 - Vigneti di pianura del basso Piave (S. Donà Ve) 76-110
10 - Vigneti Doc nei Castelli Romani (Rm) 77-140
Queste invece le 10 quotazioni più alte in assoluto:
1 - Vigneti Docg nelle colline di Montalcino (Si) 350-430
2 - Vigneti Doc di Valdobbiadene (Tv) 340-516
3 - Vigneti Doc nella zona del Lago di Caldaro (Bz) 302-457
4 - Vigneti a nord di Trento 278-490
5 - Ortofloricoltura irrigua nella piana di Albenga (Sv) 232-465
6 - Terreni nella zona vivaistica di Pistoia 230-290
7 - Meleti della Val d'Adige (Bolzano/Merano Bz) 221-376
8 - Frutteti nella zona nord della Val d'Adige (Tn) 186-276
9 - Orti irrigui per colture floricole a San Remo (Im) 181-362
10 - Frutteti in destra Val di Non (Tn) 161-338
Secondo l'indagine Inea, i terreni situati nelle circoscrizioni del Nord presentano valori medi più che doppi su quelli del Mezzogiorno e allo stesso modo i terreni di pianura, in media, sono valutati circa tre volte di più di quelli di montagna. Malgrado queste forti differenziazioni, il prezzo medio dei terreni in Italia si pone ai vertici di una ipotetica classifica europea, dove soltanto Paesi come l'Olanda, il Belgio e la Danimarca presentano valori simili. Dal confronto con il tasso di inflazione i prezzi hanno evidenziato, dopo due anni di flessione, una leggera crescita in termini reali (+0,2%), invertendo una preoccupante tendenza alla riduzione del valore reale del patrimonio fondiario.
Il valore della terra in termini reali si mantiene su livelli superiori a quelli riscontrabili negli anni Novanta, ma inferiori al prezzo deflazionato degli anni Ottanta. Ne hanno beneficiato soprattutto i terreni situati nelle aree agricole settentrionali: analizzando i dati nell'arco degli ultimi sette anni il valore della terra è aumentato in termini reali del 5-10% in queste aree, mentre in tutto il Mezzogiorno si sono riscontrate contrazioni dei valori intorno al 7-10%.
L'impennata dei prezzi agricoli nel secondo semestre del 2007 ha riacceso l'interesse per l'investimento fondiario e spiega, almeno parzialmente, la rinnovata crescita delle quotazioni fondiarie. Il buon andamento sui mercati delle commodity ha ridato fiato al mercato fondiario, soprattutto nelle zone più fertili. Inoltre non va sottovalutata la disponibilità di nuove risorse finanziarie che saranno disponibili attraverso i piani di sviluppo rurale nel quadro della programmazione 2007-2013. Secondo gli operatori del settore è probabile che gli imprenditori più capaci saranno in grado di capitalizzare, anche nel mercato fondiario, gli aumenti di reddito derivanti dai nuovi investimenti strutturali e dalle attività multifunzionali che i piani di sviluppo rurale sono orientati a promuovere. A distanza di tre anni dall'applicazione del nuovo sostegno disaccoppiato, non si notano particolari effetti sul mercato fondiario.
È probabile che le aspettative degli operatori siano ormai orientate verso una ulteriore graduale riduzione del sostegno, quindi il valore della terra probabilmente sta risentendo meno di un tempo della capitalizzazione degli aiuti pubblici. Nella prima metà del 2008, secondo le prime valutazioni fornite dagli operatori del settore, l'interesse per i terreni agricoli è continuato a crescere anche in conseguenza delle difficoltà sempre più evidenti riscontrabili negli altri mercati dei capitali. Il peggioramento della congiuntura agricola a metà del 2008 e, soprattutto, l'estendersi della crisi finanziaria pongono non pochi dubbi sulla capacità del mercato fondiario di mantenere lo stesso dinamismo rilevato qualche mese prima.

Le quotazioni - Quanto valgono terreni nel 2007
(migliaia di euro per ettaro; quotazioni minime/massime; regione per regione)
Piemonte
Vigneti Doc a Erbaluce Caluso (To) 41-52
Vigneti Doc nella bassa Langa di Alba (Cn) 36-70
Vigneti Doc di pregio nell'astigiano (escluso Moscato) 30-50
Vigneti Doc Moscato nella zona di Canelli (At) 35-60
Altri vigneti Doc (At) 18-30
Val d'Aosta
Vigneto a Quart (Ao) 40-70
Lombardia
Vigneti Doc superiore della Valtellina (So) 47-78
Vigneti Doc nell'Oltrepo Pavese 25-42
Azienda mista viticola nella collina morenica (Mn) 52-84
Trentino alto Adige
Vigneti a nord di Trento 278-490
Vigneti Doc nella zona del Lago di Caldaro (Bz) 302-457
Veneto
Vigneti nella valle dell'Illasi (Vr) 80-300
Vigneti di collina nella zona occidentale della provincia di Vicenza 52-103
Vigneti Doc di Valdobbiadene (Tv) 340-516
Vigneti di pianura del basso Piave (S. Donà Ve) 76-110
Vigneti Doc nei Colli Euganei (Pd) 66-93
Friuli Venezia Giulia
Vigneti Doc nei Colli Orientali (Ud) 35-90
Vigneti Doc nella zona del Collio (Go) 49-80
Vivai viticoli di Rauscedo (Pn) 39-63
Vigneti nella zona centrale della provincia di Pordenone 50-76
Liguria
Vigneti Doc a Dolceacqua (Im) 40-65
Vigneto Doc nelle colline litoranee di Albenga (Sv) 38-55
Emilia Romagna
Vigneti Doc nella collina piacentina 34-41
Vigneti Doc nelle colline di Parma 55-65
Vigneti Doc nella pianura di Reggio Emilia 50-66
Vigneti nella bassa collina del Reno (Bo) 30-45
Toscana
Terreni vitiolivicoli nelle colline di Lucca 20-31
Vigneti Docg Chianti Classico (Fi) 135-160
Terreni vitiolivicoli nelle colline di Firenze 22-30
Vigneti Docg a Carmignano (Po) 55-80
Podere vitiolivicolo con seminativi nella collina di Pisa 27-31
Azienda vitiolivicola in Valdarno (Ar) 15-19
Terreni vitiolivicoli nella Val d'Elsa Senese 29-38
Vigneti Docg Chianti Classico (Si) 145-190
Vigneti Docg nelle colline di Montalcino (Si) 350-430
Umbria
Vigneti Doc nelle colline di Perugia 21-26
Vigneti Doc nelle colline di Montefalco (Pg) 60-75
Vigneti Doc nella collina tipica di Orvieto (Tr) 25-30
Marche
Vigneti Doc nella zona delle colline tra Cesano e Misa (An) 25-38
Vigneti Doc di Matelica (Mc) 25-50
Vigneti Doc del Falerio (Ap) 20-35
Lazio
Vigneti Doc nella zona di Montefiascone (Vt) 18-24
Vigneti Doc nei Castelli Romani (Rm) 77-140
Vigneti Doc nelle colline dei Colli Albani 60-80
Vigneti nelle colline litoranee di Gaeta (Lt) 22-26
Vigneti Doc nei Monti Ernici (Fr) 18-31
Vigneti Docdella zona del Piglio (Fr) 50-80
Abruzzo
Vigneti Doc nelle colline litoranee di Roseto degli Abruzzi (Te) 23-48
Vigneti Doc nelle colline litoranee di Chieti 19-45
Molise
Vigneti Doc nella fascia costiera di Campobasso 31-36
Campania
Vigneti della zona di Galluccio (Ce) 17-28
Vigneti Doc nelle colline del Calore 29-40
Vigneti Doc nelle colline del Taburno (Bn) 27-30
Vigneti Doc nelle colline dell'Irpinia centrale (Av) 29-40
Puglia
Vigneti nella zona orientale della provincia di Taranto 11-20
Vigneti a tendone a Francavilla F. (Br) 12-15
Vigneti ad alberello nella pianura di Copertino (Le) 6-14
Basilicata
Vigneti Doc nella collina del Vulture (Pz) 18-40
Calabria
Vigneti nella collina litoranea sud-orientale di Cosenza 15-26
Sicilia
Vigneti irrigui a Marsala (Tp) 21-40
Vigneti da vino di piccole dimensioni a Monreale-Partinico (Pa) 15-28
Vigneti da vino di piccole dimensioni nelle aree dell'agrigentino, 12-21
Vigneti da tavola a Naro-Canicattì (Ag), 19-30

Per approfondimenti:
http://www.winenews.it" target="_blank

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30/10/2009, 15:53
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Ripeto, per me è scappato uno zero in più (essendo un comunicato stampa, l'errore è ripetuto in tutta la rete). Controllando velocemente si conferma quanto avevo detto. In più c'è qualche vigneto (Caldaro, Valdobbiadene) e le zone ortofloricole di Albenga e Sanremo, e non mi sembra altro. Nessuna zona in pianura.
Marco

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30/10/2009, 16:05
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sta di fatto che anche a prezzi "normali" (vedi i 17.000€ a ettaro,ma dove?) con il reddito che dà l'agricoltura non si può assolutamente acquistare dei terreni che non siano qualche pezzetto confinante con la proprietà dell'agricoltore.
e poi,è vero che la terra èun fattore produttivo,ma cosa devo fare, passare tutta una vita con l'acqua alla gola, che quando muoio ne bastano 2 mq? sempre che non mi brucino?


30/10/2009, 23:30
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17 mila ad ettaro??

qui nn bastano x una giornata piemontese cioe , quel valore va moltiplicato come minimo per 2,64 .. e cioe arrivcare a 45 50mila euro ad ettaro..

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Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


31/10/2009, 8:43
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