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Cereali minori avena , farro , grano saraceno ,
Autore |
Messaggio |
denny
Iscritto il: 20/11/2008, 11:22 Messaggi: 5
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Il farro è una pianta erbacea della famiglia delle graminacee. Se ne distinguono tre tipi: il Triticum dicoccum, il farro propriamente detto, il Triticum spelta, chiamato anche spelta o farro maggiore, e il Triticum monococcum, chiamato anche piccolo farro. Il farro è un cereale molto antico. Sembra che il luogo di origine di questo cereale sia stata la Palestina, da qui si è poi diffuso in Egitto (è stato trovato nelle tombe egizie) e in Siria (è citato già nelle opere di Omero). Per secoli il farro è stato l'alimento base dei romani: era considerato un bene molto prezioso, fungeva infatti da merce di scambio e partecipava al rituale del matrimonio: la sposa offriva allo sposo un dolce o un pane fatto con la farina di farro, che consumavano insieme. Il farro veniva anche utilizzato in alcune cerimonie religiose, come dono propiziatorio agli dei.
Il farro ha avuto un successo notevole grazie al fatto che cresce bene in terreni poveri ed è molto resistente al freddo. Con l'avvento di altri cereali, nel medioevo, venne progressivamente abbandonato poiché la resa per ettaro non è molto elevata e la raccolta è difficoltosa poiché i chicchi tendono a cadere sul terreno man mano che maturano.
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30/11/2008, 23:22 |
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Gdlv
Iscritto il: 30/09/2009, 16:05 Messaggi: 1
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Cia a tutti!. Sono interessato per questa nuova stagione alla semina del farro nella mia azienda agricola in provincia di Siena (vicino chiusi-chianciano). L'unico dubbio che ho riguarda la commercializzazione. Il consorzio agrario non lo prende, che opzioni ci sono xvenderlo? solamente in proprio? Grazie
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30/09/2009, 16:10 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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contatta Prometeo nelle Marche e vedi se sono interessati
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03/10/2009, 23:16 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Salve, era diffuso in Trentino perche' rappresentava l'unico modo di avere una seconda produzione, es. dopo la patata, stante la velocita' di crescita. Adesso e' sparito. Si trova in val di Gresta, in seguito ad un esperimento provinciale per recuperare zone marginali. Pero' anche li', a conti fatti, hanno scoperto che alla fine il bilancio era in perdita considerato il prezzo di importazione della farina (dalla Cina). Basta pensare al problema della trebbiatura su piccoli appezzamenti in montagna.
Noi abbiamo provato a seminare 1000 metri, due anni di seguito, per provare ad ottenere miele monofloreale di grano saraceno. Il primo anno ha funzionato, il secondo no. Comunque ce ne vorrebbero ettari, per questo scopo. Quanto a recuperare i semi ... raccolto qualche kg a mano, poi ci siamo stufati. Alletta facilmente ed ha fioritura molto scalare, tutti fattori che ostacolano lo sfalcio. E' solo bello da vedere quando fiorisce.
Mi incuriosisce sapere come va nel resto dell'arco alpino (non so se si usava anche sugll Appennini). Era un vanto della Valtellina (pizzoccheri, polenta taragna, etc.) ma a quanto ho sentito, adesso e' tutta farina che viene dalla Cina.
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12/02/2010, 20:07 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Questa è la scheda del Grano Saraceno - Fagopyrum esculentum Moench. http://www.agraria.org/coltivazionierba ... raceno.htm
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12/02/2010, 20:11 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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12/02/2010, 21:07 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Grazie, anche se ... e' del '98, e con l'aria che tira, le colture minori fanno una brutta fine.
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12/02/2010, 21:18 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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_________________ I
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14/02/2010, 0:55 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Interessante, pero' si rimane a livello sperimentale. La questione fondamentale emersa dal progetto in Val di Gresta era quella economica: in termini di mercato non conviene, almeno in montagna. Puo' darsi che aumentando le dimensioni coltivate ed operando in semi-pianura, i costi di lavorazione (trebbiatura) possano venire ridotti.
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14/02/2010, 12:08 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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in pianura i terreni sono sempre più fertili ed alletta di conseguenza e quindi difficile da mietitrebbiare.Inoltre le varietà(poche) hanno fioritura e maturazione troppo scalare per cui si hanno perdite notevoli di prodotto. Per granella andrebbe migliorata dal punto di vista genetico per cercare di ottenere piante a fioritura più concentrata. Cmq pianta mellifera bellissima
_________________ I
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14/02/2010, 13:28 |
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