Come si fa a rispondere a una domanda coma questa: se mi va bene posso andarci anche in pari? Se la terra te la regalassero forse riusciresti a fare pari con i costi (o giù di lì), ma se devi acquistarla e poi non sei esperto... Se invece hai enormi capitali a disposizione, puoi pensare alla terra come bene rifugio, ma rassegnati a buttarci ogni anno altri soldi. Marco
Marco ha scritto:Come si fa a rispondere a una domanda coma questa: se mi va bene posso andarci anche in pari? Se la terra te la regalassero forse riusciresti a fare pari con i costi (o giù di lì), ma se devi acquistarla e poi non sei esperto... Se invece hai enormi capitali a disposizione, puoi pensare alla terra come bene rifugio, ma rassegnati a buttarci ogni anno altri soldi. Marco
Ok ho capito io non capirò niente di agricoltura ma vedo che anche tu con l'economia non sei proprio ferratissimo. Io non ho mai detto che voglio andare in pari considerando il costo di acquisto della terra. Mica la butto la terra dopo il raccolto, immagino che quella mi rimanga.
Ho soldi da buttare e la voglio acquistare come bene rifugio sì e dunque? Ci devo buttare soldi ogni anno? Vedremo... Intanto grazie per tutta questa immensa disponibilità e l'incoraggiamento. Se fossero tutti come te nel mondo l'unica cosa da fare sarebbe starsene su una poltrona a leggere libri.
Perdonami l'ironia, ma se hai qualche milione di euro ... "l'unica cosa da fare sarebbe starsene su una poltrona a leggere libri". Marco
P.S. A meno che tu non voglia produrre mais di varietà autoctone, ma con produzioni molto basse, si seminano ibridi F1 che si acquistano ogni anno da industie sementiere. Diverso è il discorso del grano.
Marco ha scritto:Perdonami l'ironia, ma se hai qualche milione di euro ... "l'unica cosa da fare sarebbe starsene su una poltrona a leggere libri". Marco
P.S. A meno che tu non voglia produrre mais di varietà autoctone, ma con produzioni molto basse, si seminano ibridi F1 che si acquistano ogni anno da industie sementiere. Diverso è il discorso del grano.
Eugenio, che è una grande esperto del settore, ti ha dato un ottimo consiglio. Oltre ad evitare gravi (e costosi) errori e perdite di tempo, faresti lavorare un tecnico preparato.
chi non riesce a leggere tra le righe , cio che ti consigliamo , prendendoli x sfotto', dovrebbe almeno considerare , che sapesse usare bene un motore di ricerca di libri sulla coltivazione dei cereali, e' pieno , tanto e' vero che ce una casa editrice l'"Edagricole" che pubblica solo libri su agricoltura e dintorni.
per mettere a coltura 100 ettari di cereali, ammettendo una rotazione tra le colture di minima, e cioe' grano-mais , senza sapere la differenza tra un ibrido f1 ,e quello che risulta dal raccolto , e' un po' come sentire un prete che parla di ginecologia, della serie, puo' dire tutte cose giustissime, ma sa tutto in teoria, da li a metterci mano c'e' di mezzo il mare..
se per il grano potresti anche riseminare cio che raccogli , ma dati alla amno hai una resa produttiva inferiore del 15/20%, sul mais sei in pratica costretto a comprare il seme tutti gli anni, perche' riseminando ammesso che riesci a conservarlo senza perdere la germinanbilita', avresti produzioni di circa il 20% totale, e per cui perdere il 80% del raccorlto ci penserei bene
non e' solo il discorso puramente tecnico, ci sono valutazioni economico commerciali, vedi il tipo di contratto, di vendita, oppure la possibilita' di avere un centro di stoccaggio (quando si lavorano tra i 10e i 15 mila quintali il problema sussiste)
nel caso di un centro di stoccaggio con relativo impainto di essicazione, setacciatura, impianto di controllo temperature, ventilazione, e refrigerazione) e i relativi controlli come haccp, sulle micotossine, e inquinanti (micotossine don e cct) antincedio, corsi antinfortunistici ect.
in caso di vendita al raccolto, venderlo secco, venderlo verde, al raccorlo in diferita con spese di imagazzinamento in impianti contorezi ,
gestire le fornitre di mezzi tecnici , oltre che tutta l'attezzatura ( che x 100 ettari siamo sui 250/300mila euro euro piu euro meno)gestire le lavorazione fatte dai terzisti ( mietitrbbiatura).
piu volte abbaimo cercato di sfatare che il biologico( o piu correttamente organico) sia un tipo di agricoltura piu facile di quella convenzionale .
primo motivo di fortissimo dubbio , e' quello che abbaimo raccolti non conformi alle varie normative nazionali , riguardanti la presenza eccessiva di muffe , che ricordiamo ai piu , sono tra le cause di alcuni tumori , al pari dei residui carbossilici dei dicarbamamti.
per cui uno rischia sopratutto sul grano x alimentazione umana di vedersi rifiutare il raccolto e di venderlo x animali( non da altte xke' le tossine bypassano nel sanue e finiscono x essere filtrati dalla ghiandola mammaira..)
il biiologico , quello vero , vediamolo alivello globale , dove e' veramente fatto come dio comanda, ha dei prezzi di vendita medi di 3 /4volte il prezzo convenzionale ( che a dire la verita , e' piu basso dei prodotti convenzionali ialiNI DI CIRCA IL 50%)
se da uan aprte il biologico ha un costo maggiore per le maggiori cure colturali, per l'assenza di diserbanti , dalla'ltra ha dei costi di certificazione che il prodotto convenzionale non ha, oltr tutto sul buiologico , sii ha una concorrenza sopratutto dai prodotti francesi e dell'est europa , o dei paesi scandinavi( miele e piccoli frutti..).
detto cio' propio un mese fa tirando giu i conti della campagna 2010, hoavuto al amgra consolazione che 1 ettaro di cereali alal fine mi ha portato a casa un utile inferiore a 100 euro, e sul mais in seccagna 50euro,
in soldoni ,un 5,4% allordo dell'inps e degli affitti ,
per cui a contidella serva su una produzioen ipotetica di 10mila quaintali a prezzi correnti , si e no avresti un utile di 15/20mila euro , comprendedo l'ipotesi che uan aprte di raccorlto viene perso o mper intemperie ( e su 100 ettari sicuramente grandina al momaneto sbagliato) o per danni da colombi e passaracei e corvidi, oltre che cinghiali e daini , presenza ormai costante nei vari areali
grintosauro ha scritto:piu volte abbaimo cercato di sfatare che il biologico( o piu correttamente organico) sia un tipo di agricoltura piu facile di quella convenzionale .
primo motivo di fortissimo dubbio , e' quello che abbaimo raccolti non conformi alle varie normative nazionali , riguardanti la presenza eccessiva di muffe , che ricordiamo ai piu , sono tra le cause di alcuni tumori , al pari dei residui carbossilici dei dicarbamamti.
per cui uno rischia sopratutto sul grano x alimentazione umana di vedersi rifiutare il raccolto e di venderlo x animali( non da altte xke' le tossine bypassano nel sanue e finiscono x essere filtrati dalla ghiandola mammaira..)
il biiologico , quello vero , vediamolo alivello globale , dove e' veramente fatto come dio comanda, ha dei prezzi di vendita medi di 3 /4volte il prezzo convenzionale ( che a dire la verita , e' piu basso dei prodotti convenzionali ialiNI DI CIRCA IL 50%)
se da uan aprte il biologico ha un costo maggiore per le maggiori cure colturali, per l'assenza di diserbanti , dalla'ltra ha dei costi di certificazione che il prodotto convenzionale non ha, oltr tutto sul buiologico , sii ha una concorrenza sopratutto dai prodotti francesi e dell'est europa , o dei paesi scandinavi( miele e piccoli frutti..).
detto cio' propio un mese fa tirando giu i conti della campagna 2010, hoavuto al amgra consolazione che 1 ettaro di cereali alal fine mi ha portato a casa un utile inferiore a 100 euro, e sul mais in seccagna 50euro,
in soldoni ,un 5,4% allordo dell'inps e degli affitti ,
per cui a contidella serva su una produzioen ipotetica di 10mila quaintali a prezzi correnti , si e no avresti un utile di 15/20mila euro , comprendedo l'ipotesi che uan aprte di raccorlto viene perso o mper intemperie ( e su 100 ettari sicuramente grandina al momaneto sbagliato) o per danni da colombi e passaracei e corvidi, oltre che cinghiali e daini , presenza ormai costante nei vari areali
Allora mettiamola così:
gli attuali produttori di cereali italiani dai 100 ettari in su, lavorano tutti per la gloria secondo te?
lavorano per pagare i mutui , per pagare el tasse , perche per inerzia stanno andando avanti .
nella speranza che ora come ora i prezzi tengano.
al di aldi poche realta , vorrei sapere chi nel 2008 nel nord ovest dopo 52 gg di pioggia , abbia guadagnato qualcosa dal frumento , e dire che fino ad aprile sembrava uan capagna da record..
l'alernativa quale e'? , in seguito al 2008/2009 oltissimi contorerzisti si son emssi a fare biogas( parlaimo di superfici impegante superiori ai 150 ettari , e investiemnti solo x il biogas sui 2milioni di euro, per impianti che per pagarsi a prezzi odierni e nn quelli di un anno fa, ci vogliono almeno 5anni...,idem per il fotovoltaico ammesso che il comune ti dia il permesso di tappezzare coi pannelli i terreni..
purtroppo e' un po al storia della rana che muore bollita nella pentola.
a forza di essere torchiati , non abbiamo a volte la forza di fare il colpo di reni x abbandonare l'azienda agricola, che sta soffocando la volonta di fare..
ritornoa chiede l'aternativa quale e'? chi assumerebbe dei laureati in veterinaria , agrria, o dei periti afgrari , deglia grotecnici esperti in un settore cosi specifico?
e' cem avere la centralina di un tostapane , e volerla riprogramamre x metterla i un auto...