Re: Agricoltura integrata, poco comunicata e poco valorizzata
24/11/2009, 18:15
Caro Grintosauro, questo è un bel problema! Per me biologico ha senso se è esclusivamente locale, altrimenti è meglio un bel convenzionale , o integrato, di zona. E parlo anche da un punto di vista ambientale. Mi fanno ridere i negozi specializzati nel bio con carni austriache o farine tedesche a prezzi folli...e uno pensa di fare una spesa "ecologica"... Jacopo
Re: Agricoltura integrata, poco comunicata e poco valorizzata
25/11/2009, 11:14
Grintosauro, mi riferivo alla tua frase "con questa prerogativa certamente si va verso il biologico , perche terreni coltivati e ben tenuto , ma meno produttivi , andranno o a prato stabile o a bosco"... Per l'abbandono: il prezzo dei cereali e la PAC (= basta tenere pulito: no agricoltura ma giardino!) certamente non aiutano, no? Jacopo
Re: Agricoltura integrata, poco comunicata e poco valorizzata
25/11/2009, 19:11
La mia risposta a "pero la mia riflessione a posteriori e' anche un altra, si puo parlare ancora di agricoltura , dovevi e' l'abbandono delle attivita'?"?? NO! Ricordiamo di cosa stiamo parlando: "Agricoltura", dal latino ager campo e colo coltivare, cioè l'arte di coltivare i campi, differente da Agronomia, che insegna la teoria e le leggi dell'agricoltura. Abbandono = anti-agricoltura = fame Lo slogan dei farmer's market americani è: NO FARM NO FOOD. Ciao, Jacopo
Re: Agricoltura integrata, poco comunicata e poco valorizzata
26/11/2009, 9:14
bello come slogan ,
come svariati mesi fa consigliavo a dondavi , di fare un giro nel basso monferrato , tra sti chivasso e villanova d'asti chivasso , zone fino a 20 anni fa egregiamnete coltivati , tra mille difficolta , ora molti abbndonati , e pioppeti , o rimselvatichiti( esempio tra tutti tra casalborgone e moncucco berzano san pieto castelnuovo , e la zona tra villanova d'asti stazione ffss, e montafia , viale cortanze cortazzone , fino ad arrivare al limite della prov di alessandria , e cioe cunico , e la strada per moncalvo ora patria dei trifolau..
zone dove poteva allargarsi un allevamenti di linea vacca vitello per la produzione di svezzati da ingrasso , am in pratica , abbandonati , e oltre tutto con il pericoli geologici che cio comporta l'abbandono di fossi e scoline , e come ogni tanto capita nei periodi di siccita degli incendi boschivi..
Re: Agricoltura integrata, poco comunicata e poco valorizzata
27/12/2009, 16:02
Io sono biologico. Ho prodotto ben poco ma perchè non ho ancora potuto concentrarmi esclusivamente sul suolo. Il suolo è davvero tutto. Poi si possono avere problemi dagli insetti o altro ma se la pianta sta bene nel suo suolo riece a difendersi da attachi misurati. La diabrotica ad esempio sono convinto che potrebbero eliminarla o contenerla migliorando al dotazione di s.o. Ricordiamoci che una delle cose che si imparano meglio nel nostro lavoro è che la natura riesce ad equilibrarsi da se. E' logico che se siamo "costretti" a trattare pesantemente con inseticidi allontaneremo anche gli insetti utili. Lo so che sto dicendo cose ovvie e scontate ma credo davvero che il punto sia li. Ad esempio Grinto sai quanto aborro la pratica di eliminare le gaggie o altre piante dai bordi dei campi?? Personalmente ci faccio una battaglia qui tra Chieri e Cambiano ma niente da fare. I giovani sono peggio dei vecchi. Con la scusa che non ci si riscalda più con il legno e che costa meno farlo arrivare dalla Romania o dalla Francia si taglia tutto a zero. Per ottenere cosa poi? 5 forse 10 file in più di mais. Ma le foglie che cadono apportano s.o. é vero che le radici invadono ma con rippature profondo nel senso perpendicolare ai bordi si eliminano le radici che "mangiano" E' vero che fanno un po di ombra ma benedett'iddio che la nostra sussistenza sia dovuta da 10 filari di mais mi sembra eccessivo. Però il vento non o si conta? i filari fermano i venti forti e riducono la evapotraspirazione creando di conseguenza dei microclima. Niente piante piu lavoro in irrigazioni. Ma dove voglio arrivare: In quei boschetti trovano rifugio insetti e arvicole che limiterebbero sensibilmente i patogeni. E dunque va da se che il biologico non può funzionare non apportando concimi dove la s.o. è bassa e dove non c'è una stabilità tra predatori e patogeni.