salve a tutti, sono un nuovo iscritto mi chiamo antonio, mi interesso molto di campagna ....... tra galli -frutteti ..ecc! quest'anno ho deciso piantare un vigneto , siccome non sapevo niente a riguardo, mi sono documetato un pò. il punto è questo: come vitigno ho scelto il dolcetto (che mi piace)... però non so se in calabria si può fare ......... accetto di tutto!!
Ciao, Il dolcetto ha particolari esigenze in fatto di ambiente naturale che ne limitano la coltura a una parte delle colline piemontesi . é uva di maturazione piuttosto precoce , ed è piacevole anche come uva mangereccia. La produttività è buona e regolare solo nelle suddette zone tipiche (altrove lascia facilmente cadere gli acini a maturità). Dà un vino molto pregiato e ricercato , perchè, pur avendo una buona alcolicità , è più armonico e meno aspro di altri vini piemontesi. Marcello
io confronterei le caratteristiche agroambientali dove è diffuso in Piemonte e le confronterei con quelle della tua zona.Potrebbero esserci analogie e quindi la possibilità di poterlo coltivare.Certo non ottenendo vino eccelso ma poi questo è un altro problema.
"Vitigno proveniente dal nord-italia. Oggi si coltiva in Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Sardegna e anche in CALABRIA (ma forse solo sulla Sila ndr). Il nome Dolcetto deriva dalla dolcezza della bacca. La sua diffusione si è contratta dopo l'invasione fillosserica a favore di altri vitigni più idonei alla produzione di vini più serbevoli."
Fenologia: Epoca di germogliamento: medio-precoce Epoca di fioritura: medio-precoce Epoca di invaiatura: precoce Epoca di maturazione: medio-precoce
Esigenze ambientali: Vitigno che esige una potatura ricca ma corta, con speroni a 3-4 gemme. Per la sua media vigoria preferisce sistemi d'allevamento non espansi (spalliera) Non essendo un vitigno di larga adattabilità, in ambienti non idonei, può dar luogo ad inconvenienti sopratutto nella colorazione dell'uva con basse produzioni e disformità alla maturazione
Sensibilità malattia e avversità: Sensibile alle malattie crittogamiche, sopratutto oidio e peronospora Teme le pioggie autunnali Nelle zone non adatte, in particolare in terreni molto argillosi, a maturità lascia cadere con facilità gli acini. Si possono avere casi di accentuata colatura Buona resistenza ai geli invernali
Se vuoi sapere anche l'uso enologico fammi un fischio
io ho un vitigno, purtroppo molto ridimensionato e un pò abbandonato a se stesso per mancanza di tempo, a Donnici. Ho letto che sei calabrese, di quale parte?
in effetti c'erano circa 3/4 varietà di vitigno... su una superficie di circa 6 ettari collinari coltivata a "zappa"... oggi si trovano vecchie piante mantenute malissimo e non più produttive... ci vorrebbero aiuti finanziari per meccanizzare e avviare un nuovo progetto di viticoltura... mi date una mano?