esiste una varietà di albicocco resistente alla monilia ???? (o comunque la meno la più tollerante alla monilia)
mi spiego meglio:
genova , collina 150 m. slm vista mare, 2 km dal mare, terreno argilloso a fasce (comunque sufficientemente ben drenato e senza ristagni), esposizione a ovest, il sole arriva d'estate alle 10 del mattino fino al tramonto, d'inverno sole dal mezzogiorno in poi.
soggetto a rugiada, umidità dal mare, quindi molto molto umido (luvego in dialetto locale).
tanto vero che l'unica uva che vi si riesce a coltivare con successo è l'uva fragola americana (tutte le altre non campano a lungo)
Vorrei evitare l'uso di anticrittogamici anche quelli ammessi dal biologico, tipo zolfo e rame, anche a costo di qualche perdita quantitativa sul prodotto (coltivo per hobby, senza chimica).
Ho già rinunciato a coltivare il pesco (troppo delicato) mentre due qualità di prugne autoctone, piccole ma di gusto ottimo, si sono dimostrate abbastanza resistenti (un pò di gommosi, una piccola percentuale di frutta che marcisce o mummifica, un pò di rami che seccano, ma le piante resistono e prosperano).
Invece gli albicocchi (2) mi sono morti " giovani" , seccando improvvisamente (dopo la fioritura) dopo pochi anni di buona produzione (e di gommosi ma senza perdite importanti di frutta) .
Do per scontato che nin è un posto da peschi, ( la bolla in quel posto è un fenomeno troppo devastante ed incontenibile senza una chimica massiccia ) ma ho ancora speranza di trovate una varietà di albicocco rustica ed adattabile al sito.
? qualche idea, suggerimenti?
grazie e ciao

sicuramente le drupacee in condizioni di alta umidità sono di difficile gestione e la scelta di non aiutarti con la chimica ti complica le cose.
ma sicuramente la lotta agronomica ti può agevolare.
io ti consiglio di favorire quanto più possibile il deflusso e devi stare attento a non lasciare residui colturali infetti nel terreno:
http://agricoltura.regione.campania.it/ ... onilia.htm

per quanto riguarda le varietà devi chiedere agli anziani del posto sicuramente ci saranno delle antiche varietà locali resistenti o che si adattano a quelle condizioni, o cerca se ci sono progetti di recupero di qualche ente.
poi se ti registri su plantgest.com sicuramente hai un database di varietà e di molte indica anche la tolleranza.

Aspetta a dire che non è un posto da pesche!!! Dove abiti?
Se pianti vecchi alberi su portainnesto franco, esistono diverse specie resistenti alla bolla per il pesco e poco sensibili alla monilia per gli albicocchi (tipo la perla del garda, colemer, acot (harcot), s.castrese e vitillo). Devono avere però un portainnesto fatto da gente "sana". Appunto, franco o M1. Esistono vivai che ti portano a casa queste piante. Non è la roba che trovi in agraria....
Prova! Rivedrai i vecchi alberi da frutto possenti che stavano nei giardini dei nonni...

grazie a tutti per la pronta risposta.

per Curcuma:
ho chiesto ai vecchi in zona, a memoria d'uomo nessun pesco o albicocco è campato in quella esposizione per più di dieci anni.
Sull'altro versante, ad est , col sole al mattino, non hanno nessun problema di umidità e crescono bene.
? dove trovo le varietà che hai citato? i vivaisti a parole ti garantiscono tutto, poi se dopo qualche anno hai problemi non ne rispondono più.
grazie ancora e saluti

vivai omezzoli, riva del garda, consegnano in tutta Italia. Spieghi il problema, loro ti consigliano la specie. SOlo vecchie specie. Se vai a vedere capisci che la loro è una malattia... non una professione!!!!

chiedi da dove vengono le varietà prima di scegliere e comuqnue devi adottare una adeguata difesa agronomica