Salute a tutti! Quando lessi per la prima volta le bellissime Georgiche di Virgilio, fuii colpito da alcuni versi in cui il poeta elenca alcuni portainnesti ideali per piante da frutto. Ora volevo sottoporre alla vostra attenzione questo interessante passo (vv 68-72 liber II°):
"Però si innesta con la prole del noce il corbezzolo ispido, e gli sterili platani si caricano addosso meli produttivi; il faggio biancheggia del candido fiore del castagno, l'orno di quello del pero, e i porci frangono ghiande sotto gli olmi"
Prima di allora non avevo mai sentito dire che sul platano e sull'orno si potessero innestare rispettivamente melo e pero. Visto che gli antichi poeti era il più delle volte anche dei grandi eruditi, attenti osservatori e conoscitori della materia che andavano trattando, non dubito sulla veridicità dell'affermazione virgiliana. Ma mi chiedevo se le nostre attuali varietà, dopo così tanto tempo, sono ancora compatibili a tali tipi d'innesti e soprattutto se si rendono realmente produttive. Voi ne sapete qualcosa di più?
Ciao non ho mai letto le opere di Virgilio.Quesi innesti mi sembrano un po' strani.Per esempio non mi sembra che ci sia un affinta' botanica tra il noce e il corbezzolo.Sono curioso si sentire il parere dei nosrti agro moderatori.Ciao ciao