Salve! normalmente lo sviluppo delle radici è parallelo a quello della chioma. Succede così anche nella vite? le radici si sviluppano parallele al tralcio? Grazie
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 13:19
Lo sviluppo delle radici, pur essendo un carattere genetico, viene condizionato sensibilmente dalle caratteristiche fisiche del terreno e dalle condizioni nutrizionali e idriche in esso esistenti; infatti ogni specie è caratterizzata da un angolo geotropico specifico, che può essere molto ampio (es. in Vitis riparia Michx.) o molto stretto (es. in Vitis rupestris Scheele), ma può essere influenzato dalle condizioni del microambiente in cui le radici si sviluppano (più in profondità in terreni a bassa disponibilità idrica, molto sciolti, lavorati in profondità). (da Coltivazioni arboree – F. Nasi, R. Lazzaretto, R. Ghisi – Liviana editrice). Ciao, Marco
Nota Angolo geotropico: l’angolo medio formato dall’apparato radicale rispetto alla proiezione verticale del fusto nel terreno.
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 14:13
Grazie! La domanda era propedeutica a un altro quesito. In un sistema di allevamento tradizionale della vite, mi sembra che si faccia partire il nuovo tralcio (se ho ben capito) ora da un lato ora da un altro. E mi domandavo cosa avveniva delle radici...ora mi viene però il dubbio di non aver capito il sistema...mi puoi illuminare?
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 14:27
Alla tua domanda sulla forma di allevamento ti risponderà qualcun'altro. Non penso che lo sviluppo radicale segua l'andamento della potatura. Ciao, Marco
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 20:17
le potature non influenzano le radici, in quanto ha un apparato superficiale fittonante, come dice marco dipense dalle caratteristiche del terreno dalla nutrizione e dall'irrigazione.
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 20:55
Scusate ma la vite coltivata è costituita in genere da talee innestate per cui l'apparato radicale dovrebbe essere fascicolato.Almeno a questo seppur sono un teorico ci arrivo.Per quanto riguarda la forma di allevamento tradizionale dovresti dirci a cosa ti riferisci perchè sono più di 1 quelle che prevedono tralci di fruttificazione. Invito a parlare Marcello,un caro amico del forum anche se "sapientone autodidatta". ciao a tutti
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 22:13
opssssss scusate!!!! volevo scrivere fascicolte!!! anche perchè non avrebbe avuto senso in qunto la vite sta bene in terre a scheletro prevalente e per leradici fittonanti un terreno così non farebbe per niente bene scusate ancora! piccolo errore di distrazione!
Re: Un dubbio botanico: apparato radicale della vite
09/03/2009, 23:05
Ciao. l'apparato radicale di viti provenienti, da innesti o da talee ,è fascicolato , poco fittonante e con radici avventizie ramificate in tutte le direzioni. Una caratteristica molto importante della radice è l'angolo geotropico , che è l'angolo che la radice forma con la verticale . Questo angolo varia sensibilmente con la specie,(vitus riparia, riparia x rupestris, rupestris), ma può dare una indicazione sulla capacità di resistere in misura maggiore o minore alla siccità del terreno , almeno negli strati superficiali. Ad ogni modo le radici si sviluppano maggiormente in orizzontale e, meno in vericale, ed è ormai dimostrato che lo strato interessato alle radici è quello compreso tra 25-30cm e 60-80cm. lo sviluppo dell'apparato radicale non dipende solo da come viene preparato il terreno , ma anche dalla densità con la quale le barbatelle vengono messe a dimora. Nella scelta del tipo di allevamento influisce moltissimo il fattore clima . Non è possibile adottare un sistema valido per tutte le regioni d'Italia , perchè per la conformazione della nostra penisola si determinano esigenze molto diverse. Le forme possono essere a sviluppo verticale, a sviluppo inclinato e orizzontale. Marcello