Fucrem ha scritto:
............Per tornare a quello che dice Pedru: l'aerosol di cloruro di sodio a lungo andare non modifica anche la salinità del terreno? io fossi in lei comunque proverei a fare una protezione con piante di pino marino (o una pianta arborea resistente alla salinità), a mò di frangivento dal lato in cui si trova il mare.
Il cloruro di sodio portato dal vento (se reiterato per diverso tempo) fa male solo alle foglie delle piante sensibili, sulla composizione chimica del terreno è praticamente ininfluente. Questo perché il sale (cloruro di sodio) non si accumula: essendo estremamente solubile, percola rapidamente nel terreno, specie in quelli tendenzialmente sabbiosi.
Contro il vento di mare la protezione con qualche barriera è indispensabile, se vogliamo far crescere piante sensibili, ma i grandi alberi (tipo pini o eucalipti), non sono adatti, perché come dice Elmo, "
sono alberi parchi d'ombra ed avidi d'acqua le radici corrono ovunque e vanno in competizione con qualsiasi cosa abbiano vicino ....", a meno che il terreno non sia molto grande. Io avevo provato con i cipressi (quelli conici, sottili) alberi che fanno una bella e insormontabile barriera. Li avevo piantati a 6/7 m. dall'ultimo filare della vigna. Il vento lo fermavano, ma la concorrenza con le viti, dopo qualche anno era disastrosa: tutte le viti degli ultimi filari (quelli più vicini al frangivento) stavano deperendo e la produzione compromessa. Ho abbattuto tutti i cipressi e, l' anno successivo, quei filari ormai compromessi si sono ripresi meravigliosamente.
Molto meglio barriere "morte" o siepi arbustive: io consiglierei il "Mioporo" o, meglio ancora (se il terreno è piccolo) un arbusto non arboreo che noi chiamiamo "èramu", ma non so il nome scientifico né quello italiano.
Pedru