Salve a tutti. Il mio vicino, ha un appezzamento coltivato a frutteto (mele, pesche, kaki, susine). Qualche settimana fa stava bruciando i sarmenti di potatura, gli chiesi come mai non li triturava, mi disse che portavano marciume alle piante. Risulta anche a voi ?
esiste una tecnica di coltivazioni che si chiama BRF che consiste nel coprire il terreno con i rami (possibilmente non secchi) triturati e poi coltivare...io stesso ci stò provando nel mio piccolo
puoi usare il triturato come pacciamatura dopo il trapianto delle orticole per mantenere più fresco e libero dalle erbacce
Ho appena fatto un corso di cultura del nocciolo in cui si consigliava di triturare sul posto i rami dopo la potatura se fatto prima dell'inverno questi si degradano completamente e non creano alcun problema nella raccolta dell'anno successivo (settembre)
purtroppo tanti mandano letteralmente in fumo un sacco di energia vegetale riutilizzabile
è vero che trinciare aiuta il terreno a mantenere una certa umidità e da sostanza organica al terreno, così da poter persino evitare di dover concimare il terreno. c'è l'obbligo o comunque è preferibile bruciare i sarmenti solo in alcuni casi, ma non mi sembra questo il caso.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Trinciatura sarmenti e marciume radicale
19/03/2015, 23:38
Ma un fondamento c'e', se effettivamente hai un legno non sano, penso ad oidio non curato o cancri rameali, non e' il massimo interrare o trinciare i residui della potatura. sul portare rami di altre specie si deve vedere caso per caso se non hanno effetti negativi sul ph o su altri aspetti