Ciao, osservando le foto ti posso confermare che si tratta di mal dell’esca che è malattia fungina conseguenza di un complesso di malattie fungine causate da varie tipologie di funghi e si può manifestare in forma acuta con un rapido evolversi della malattia o in forma cronica in cui la malattia ha un decorso più lento e può portare la vite gradualmente alla morte nell’arco di 2-3 anni. Ho imparato che una delle principali cause delle infezioni fungine che causano il mal dell’esca sono i tagli di ritorno a maggior ragione se eseguiti nelle viti vecchie. Per questo motivo mi hanno consigliato l’importanza di applicare il mastice per innesti nei tagli di grande spessore ed oltre tutto bisogna tener presente che gli utensili per la potatura infetti rappresentano il principale veicolo per la diffusione della malattia. Anche io ho riscontrato lo stesso problema in varie viti e ho riconosciuto la malattia grazie al consiglio di alcuni utenti del forum. Ho eliminato subito le viti che presentavano un rapido sviluppo della malattia ed ho disinfettato gli utensili prima di fare la potatura verde nelle viti sane, invece le viti che presentavano solo i sintomi iniziali della malattia le ho contrassegnate con un nastro per poi eliminarle durante la potatura invernale. E’ inutile eseguire nel ceppo un taglio corto sperando di rigenerare la vite perché la malattia si ripresenterà anche nei nuovi germogli. Saluti
http://www.safecrop.org/download/free_p ... a_vite.pdf Ciao, al momento contro questa patologia non esistono fitofarmaci curativi per cui la lotta al mal dell’esca viene eseguita solo con un’azione preventiva, disinfettando gli utensili per la potatura dopo che sono stati utilizzati nelle viti infette, utilizzando il mastice per innesti per coprire i tagli di notevole spessore e portando lontano dalla vigna i residui delle viti infette per evitare il diffondersi delle spore nel terreno e bruciandoli il prima possibile ed inoltre è importante disinfettare le viti con rame e zolfo subito dopo la potatura invernale. Tutti questi accorgimenti sono contenuti anche nel link che ha riproposto Eugenio e per esattezza nel capitolo “Prevenzione e difesa”. In questo capitolo viene anche indicata la possibilità di effettuare nel ceppo dei tagli di ritorno radicali per cercare di far rigenerare la vite ma per esperienza diretta sia mia che di qualche amico appassionato viticoltore la vite o non germoglia o se lo fa nei nuovi tralci si ripresentano i chiari sintomi della malattia. Per questo motivo ho preferito non fare miserie e ho deciso di eliminare definitivamente le viti con questa patologia anche per evitare la possibilità che anche le viti sane vengano inavvertitamente infettate a causa mia utilizzando gli attrezzi di potatura. Saluti
Buongiorno, mostro alcune viti di Pascale di Cagliari e di Nebbiolo che presentano i sintomi iniziali del mal dell’esca. Nella mia campagna ho già eliminato 2 ceppi che presentavano il mal dell’esca in uno stadio avanzato e ho riscontrato tale malattia in altre 6 viti. Tutte le viti infette hanno comunque 35 anni per cui hanno fatto il loro tempo ed è ora di eliminarle. Saluti
Allegati
Nebbiolo.jpg (65.5 KiB) Osservato 1912 volte
Nebbiolo2.jpg (75.08 KiB) Osservato 1913 volte
Pascale di Cagliari2.jpg (70.11 KiB) Osservato 1913 volte