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Trattamento vigneto-lavori aprile-maggio 
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Ciao gattoFelix,
rispondo prima a te, per rispondere a DanieleV mi serve più tempo che ora non ho, le infestanti molto spesso non fanno una copertura completa e possono avere apparati radicali che entrano in competizione con la vite, quindi consiglio di seminare, ma se tieni l'erba molto corta, dovrai fare molti passaggi, puoi utilizzare anche le essenze presenti.
Per la raccolta dei tralci esiste un apposito attrezzo che si applica al attacco a tre punti del trattore, con questo la raccolta è veloce e poco faticosa. Poi puoi bruciare i tralci o farne anche altro uso, per esempio tritarlo per usarlo nelle apposite stufe, fare le fascine per il forno.....
La zappatura nel filare è importante, dirai importantissima nei primi anni di vita del vigneto, anche qui ci sono appositi strumenti sempre da applicare al trattore, che escono ed entrano dal filare, lavorando tra vite e vite, naturalmente ci deve essere lo spazio necessario altrimenti lo strumento non riesce ad entrare e passa avanti senza lavorare.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


30/04/2009, 12:58
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grazie Francesco!
sei stato molto utile.

sai mica dirmi il nome di questi attrezzi?? cosi mi informo.

grazie mille Felix


30/04/2009, 14:46
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Ciao gattoFelix,
innanzitutto di nulla è un piacere se riesco ad aiutare qualcuno, lo strumento per la raccolta dei sarmenti si chiama raccogli sarmenti, il secondo per la lavorazione dipende dallo strumento, se è una fresa si chiama fresa con scansatore, altrimenti ci può essere un erpice rotativo, basta che abbia lo scansatore cambia solo il tipo di lavorazione, da scegliere in base al terreno.
Ora rispondo anche a DanieleV, in effetti in gran parte dei terreni boschivi ritroviamo un terreno acido, o almeno nei primi strati, poi molto varia anche dal tipo di bosco che è.
La lignina è un composto complesso, sulla quale si devono scoprire ancora molte cose, fa parte dei composti fenilpropanoidi, ha un elevato peso molecolare e si ottiene dall'unione di diversi acidi con alcooli fenilpropilici, poi non mi addentro altrimenti non capiamo più niente, quindi quando questa si degrada libera anche gli acidi, così hanno pensato gli studiosi e poi hanno provato e da quel che so hanno notato che effettivamente il pH scende dove si fanno continue trinciature dei residui colturali, altra ipotesi è che per degradare la lignina servono microrganismi, questi si moltiplica, trovando substrato, e alcuni di questi compiono la respirazione aerobica quindi liberano anidride carbonica che contribuisce all'acidificazione. Poi quando il pH varia dipende da tanti fattori, primo fra tutti il tipo di terreno se è calcareo risponderà molto bene e manterrà un pH basico.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti Francesco

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30/04/2009, 15:44
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Salve, credo che sia arrivaro il momento di iniziare con i primi trattamentio sbaglio?
in base a cosa si capisce che è arrivato il momento di iniziare?
Comunque, credo che nei prossimi gg darò il primo trattamento, mi hanno consigliato Topas (200gr per 100L d'acqua) e Ridomil (250gr per 100L d'acqua), da ripetere ogni 12-15gg, questo penso fino a prima la fioritura. perchè poi cosa cambia?
COSA NE PENSATE?


02/05/2009, 14:35
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Ciao MarcoDr,
in effetti tra poco, a dire il vero c'è già chi ha iniziato, si dovrà eseguire il primo trattamento, il segnale è dato dalla vegetazione, quando supera i 10 cm di lunghezza inizia ad essere suscettibile, soprattutto alla peronospora, poi altro parametro sono le temperature che cominciano ad essere elevate e favoriscono lo sviluppo dei funghi patogeni e ultimo parametro le piogge che non ci sono proprio mancate, in breve sarebbe la regola dei tre 10.
Per darti un consiglio sui prodotti ci dovresti indicare i principi attivi e non il nome commerciale.
Come giustamente hai detto durante la fioritura e in post-fioritura si cambiano prodotti in quanto, sopratutto il primo è un momento delicato e quindi servono altri principi attivi.
Saluti Francesco

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02/05/2009, 14:45
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@ Gatto felix e Marco DR, non so se siete andati a leggere quello che ho postato io su questo forum,comunque vi invito a provare ad un cantone del vostro vigneto coprite tre quattro ceppi con un telo di plastica a 30 cm dalla vegetazione, in modo che la stessa rimanga asciutta,e non fate nessun trattamento ne con pesticidi e ne con veleni.Il resto del vigneto fate come vi ha suggerito Francesco,poi vedrete i risultati,se tenete il vigneto, l'esperienza vi dovrà servire per gli anni avvenire.Dovete solo mettere un telo di un metro e venti sul filare e basta.Se perdete il raccolto di quei ceppi che coprite scrivetemi vi pago le spese.Donato Pasqualicchio.


02/05/2009, 15:28
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Ciao dopa, ho letto ciò che hai scritto, e devo dir che ci ho pensato, e penso di provarci per 4-5 viti. Ti faccio sapere.
Francesco ma è possibile che solo coprendo le foglie si evita la peronospera? nn è una questione di umidità??


02/05/2009, 16:05
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Ciao MarcoDr,
come giustamente tu dici basta l'umidità non importa la pioggia battente e avrai visto che ho già espresso tutte le mie perplessità nell'altra discussione, comunque provate, io non voglio scoraggiare nessuno però mi raccomando riportato a noi tutti del forum come va la situazione e mi raccomando su questi ceppi non effettuate trattamenti.
Saluti Francesco

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02/05/2009, 17:36
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Salve, voglio intervenire in questo post per togliermi una curiosità che ho da qualche tempo e che riguarda la tradizione in varie zone del nord Italia di piantare delle rose all’inizio e in mezzo ad ogni spalliera o pergola di vite e che dovrebbero assolvere alla funzione di monitorare nella vigna il diffondersi della peronospora e dell’oidio .
Ho letto e ascoltato pareri discordanti su questa tradizione. C’è chi avvalora la validità di questo metodo ritenendo che le rose che vengono impiantate in mezzo alla vigna vengano colpite dalla peronospora e dall’oidio prima ancora che queste malattie si diffondano nella vite e dunque si riesca a sapere in maniera empirica quando è il momento migliore per intervenire con i trattamenti di fitofarmaci.
Invece due importanti viticoltori che conosco, in merito a questa tradizione, mi hanno riferito che l’oidio e la peronospora sono certamente malattie tipiche anche delle rose ma non è assolutamente vero che nelle rose poste lungo i filari di vite queste malattie fungine infettino le rose prima ancora di svilupparsi nella vite, per cui in definitiva le rose assumono solo una funzione puramente estetica nella vigna.
In merito a quest’argomento chiedo cortesemente parere ai diversi esperti di viticoltura che scrivono nel forum.

Saluti


05/05/2009, 13:32
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MarcoDR ha scritto:
Ciao dopa, ho letto ciò che hai scritto, e devo dir che ci ho pensato, e penso di provarci per 4-5 viti. Ti faccio sapere.

Sono d'accordo, MarcoDR! Prova a fare come dice dopa, copri le viti "campione" e non trattarle per nessun motivo. Dopo documenta tutto con foto ed inseriscile qua nel forum. Così ci togliamo tutti il dubbio. Sarebbe interessante se più utenti potessero fare questo genere di prova in modo da avere un pò di dati a riguardo. Ciao, Franci


05/05/2009, 14:28
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