Cari signori buon giorno a tutti voglio impostare un discorso che tratti dei trattamenti da eseguirsi nel frutteto: infatti gia sto pensando di eseguire un trattamento contro monilia laxa gia entro la prox. settimana poiche nelle mie zone le gemme a fiore principalmente delle albicocche sono gia estese e cominciano ad intravedersi i petali. Tempo permettendo con temperature abbastanza elevate nell'arco di una settimana gia potrebbero germogliare.A questo punto mi sto attivando forzatemente poiche sono diversi anni che le mie piante sono attaccate da questo fungo e non riesco a raccogliere neanche un albicocca se vogliamo neanche a far allegare un frutto detto cio quest'anno ho deciso di investire per evitare tutto cio, anche perche le piante si presentano con un accentuato deperimento con la presenza anche di rameti completamente secchi dati dalla stessa malattia l'anno scorso. Grazie per l'attenzione se avete qualche consiglio in piu non esitate a rispondermi anche suggerendomi qualche principio attivo molto efficace!!!
Per i principi attivi lascio la parola ad altri. Meglio informarsi da tecnici specializzati, magari al consorzio dove acquisti i vari prodotti. Io ti posso consigliare di fare i trattamenti invernali classici (a base di rame) e, ora che le gemme cominciano a spingere, prodotti più specifici, come del resto vorresti già fare. Modifico per allegare un link dove troverai alcune informazioni: http://agricoltura.regione.campania.it/difesa/fitopatologia/albicocco/albicocco_monilia.htm
Se non l'hai gia fatto, esegui una bella potatura per ridare robustezza alla pianta e per asportare tutti i rametti secchi. Se ci sono rami ( anche di discrete dimensioni ) che presentano dei cancri rameali, non esitare a tagliarli e bruciarli. Lascia solamente rami e rametti sani ( anche se lasci qualche succhione va bene, l'anno prossimo entrerà a frutto ). Sacrificherai un po' la produzione di quest'anno ma l'anno prossimo avrai una pianta rinnovata, robusta e fertile.
Tutto questo lo dico senza vedere la pianta ( se puoi inserisci una foto )
Per quanto riguarda i trattamenti :
- Un trattamento al mese con rame ( poltiglia bordolese o ossicloruro rameico ) da novembre ( caduta foglie ) fino a febbraio.
- Prima dello sbocciare dei fiori tratta con " BITERTANOLO " E " DODINA " insieme ( ci sono vari prodotti commerciali )
- Quando non ci sono più fiori e i frutticini cominciano ad "allegare" fai un'altro trattamento con BITERTANOLO+DODINA ed aggiungi un insetticida ( es. IMIDACLOPRID )
.......Se vuoi mangiare le albicocche.....conviene dire basta con i trattamenti fino a raccolta avvenuta.
Poi, se nel corso della stagione vedi la pianta che si ammala puoi trattare nuovamente con bitertanolo+dodina.
.......e cosi arrivi di nuovo a novembre ( caduta foglie ) e ricominci i trattamenti con il rame. ( il rame per le drupacee e tossico in fase vegetativa )
""" Nell'interesse degli animali e della salute pubblica è fatto divieto da parte degli utenti del forum di effettuare diagnosi, prescrivere farmaci, nominare medicinali o principi attivi di sorta. Per quanto riguarda la cura delle piante si dovranno invece limitare le indicazioni al "minimo" indispensabile e comunque in modo responsabile e circostritto a soli principi a basso impatto ambientale. E comunque, visto che per lo più le richieste vengono da utenti inesperti e per piante per uso amatoriale, non è il caso di indicare interventi tipici di un agricoltura intensiva """""
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: trattamenti sulle drupacee
20/02/2011, 23:04
A parte il giusto riferimento fatto da eugenio, si deve precisare alcune punti importanti che ci devono far riflettere su quanto si posta in un forum pubblico, e le motivazioni sono ben spiegate sopra nel link. Sia il bitertanolo che la dodina sono in fase di revoca e il rame con la nuova direttiva è ammesso solo a legno. Questo lo ribadisco perchè quando si scrive non si deve pensare solo all'intervento in oggetto come se fosse una discussione unica ma che viene riletta nel tempo. a parte la discutibile prescrizione a calendario
marco77 ha scritto: sono in fase di revoca e il rame con la nuova direttiva è ammesso solo a legno.
Scusa marco se vado OT. in fase di revoca cosa vuol dire in termini pratici? vuol dire che non sarà più consentito l'uso su determinate piante o che non sarà più possibile utilizzare il determinato principio attivo? La cosa mi interessa perchè cerco di prestare attenzione a queste cose. Uso anche io i principi attivi indicati e mi chiedo (visto che sono in fase di revoca) se utilizzarli ancora oppure no.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: trattamenti sulle drupacee
20/02/2011, 23:35
in fase di revoca vuol dire che si è deciso allo stato attuale di revocarne l'utilizzo. la revoca può essere sia totale che per alcune colture, come è stato per il rame che è stato fortemente limitato nelle drupacee. per entrambi i principi attivi ne è consentito l'utilizzo fino al 31/12/2012. quindi fino a quella data ne è ammesso l'utilizzo, tranne che ci sono deroghe o proroghe.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: trattamenti sulle drupacee
21/02/2011, 1:09
certo eugenio, sperando che riesco a spiegare in maniera semplice una problematica molto complessa per chi non conosce la registrazione dei fitofarmaci. sicuramente un limite così ampio è stato deciso perchè evidentemente sono state richieste delle informazioni supplementari per questi principi attivi, per vari motivi, che comunque sono sempre legati a problemi di residui, che non per forza sono legati all'impiego diretto sulle colture ma possono essere anche legati a residui sull'operatore, sul terreno o l'acqua o i pronubi. Questo perchè tutti i principi attivi devono attenersi a una direttiva precisa della comunità europea per essere autorizzati e quindi essere inseriti in un allegato della stessa direttiva per essere poi autorizzati in ogni singolo stato, nel nostro caso tramite il Ministero della Salute. L'iter dura diversi anni per richiedere l'autorizzazione e consta di diverse prove a fini della valutazione dei residui sia sulle colture in cui si richiede l'autorizzazione, sia sull'ambiente che sull'operatore.
Andando alle molecole nello specifico, essendo molecole in uso da molto tempo è normale che ci sia una revisione e non è detto che vengano revocate del tutto. Ci può essere un iter di prove residui che ne modificano solo l'uso, come colture autorizzate, tempi di carenza, dosi e formulati, oppure essere cambiate di classe o al contrario revocate solo per alcuni formulati. Come si può decidere di revocarle del tutto e quindi non ne sarà più ammesso l'utilizzo. Poi la loro vita dipende anche dal detentore della molecola se decide di investire fondi per salvarla in funzione anche delle informazioni che vengono richieste e delle problematiche riscontrate Tranquilli però tutto è talmente rigido che viene dato un tempo anche di smaltimento delle scorte da parte dei rivenditori, quindi non c'è pericolo di comprare prodotti revocati o non auotrizzati, perchè anche in caso di cambio dell'etichetta vengono subito messe in circolazione le etichette sostitutive.
grazie per la risposta e per la delucidazione che ti ha chiesto Eugenio, comprensibile ed interessante per chi, come me, cerca di usare fitofarmaci in modo cosciente.