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Vite, olivo, alberi da frutto: tecniche colturali, avversità, produzioni, potatura, propagazione e consigli
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Re: Trappole per popillia japonica

12/07/2024, 0:19

Se hai il patentino puoi scegliere tra vari insetticidi.
Il chlorantranliprole è certamente un ottimo insetticida in quanto come punto di forza ha la sua persistenza (si parla di due mesi di protezione, dunque basterebbe una sola applicazione stagionale), tuttavia le indicazioni sono per l'impiego contro le larve che infestano prati e tappeti erbosi. Per inciso ha un costo molto elevato (siamo sui 100+ euro il flacone da 1 litro, tuttavia quello di un noto produttore, recentemente autorizzato per l'impiego suddetto, ho letto € 581,28 :o il flacone da 600 ml).
Contro gli adulti, e rimanendo su quelli autorizzati ad es. da Regione Lombardia, ci si orienta verso insetticidi abbattenti, come la deltametrina; è autorizzato anche l'acetamiprid che oltretutto è sistemico. Se vuoi stare sul bio sembra funzioni abbastanza bene anche spinosad.

Re: Trappole per popillia japonica

12/07/2024, 19:48

Si, ho visto dopo che costa un patrimonio! Ci sono anche prodotti con lo stesso principio attivo registrati per alberi da frutto che sembra costino qualcosa meno, ma insomma. Comunque si, hai ragione devo provare con l'acetamiprid che è sistemico. Per ora ho dato una volta l'etofenprox (che se non sbaglio non è sistemico) e non è molto efficace, cioè abbatte, ma due giorni dopo è uguale a prima.

Re: Trappole per popillia japonica

12/07/2024, 22:51

Qui c'è una sperimentazione condotta di recente con acetamiprid (in abbinamento con un piretroide).
https://agronotizie.imagelinenetwork.co ... nica/78475" target="_blank

Re: Trappole per popillia japonica

12/07/2024, 22:59

Molto interessante, grazie!

Re: Trappole per popillia japonica

17/07/2024, 10:16

L'acetamiprid funziona bene quando arrivano le prime e non sono ancora molte, perlomeno sulla vite. Parlo per esperienza personale. L'ipotesi che ho fatto io è che essendo sistemico funziona bene quando hai l'apparato fogliare ancora relativamente "sano" e permette l'assorbimento di una ragionevole quantità di principio attivo.
Se si aspetta troppo per farlo e l'apparato fogliare è già parecchio mangiucchiato funziona molto meno.
Diversamente i piretroidi funzionano sempre perché sono abbattenti.

Il problema principale è che hai una forte fonte di infestazione dall'esterno tempo 5-6 giorni la vite si trova re-infestata e sei al punto di partenza. Parlo della vite perché è una pianta che gli piace particolarmente, magari su altre piante ci mette molto più tempo ad infestarle. Io per esempio quest'anno ho seminato 2 file di fagiolini e 2 file di fagioli, una a fianco all'altra e alternate tra l'altro, vai a sapere il perché mi stanno mangiando i fagiolini e saltano i fagioli (o quantomeno ce ne sono molto poche).

Per la vite non ho più problemi in quanto completamente defogliata e non penso le piante supereranno l'estate :shock:

Re: Trappole per popillia japonica

17/07/2024, 12:14

leorasta ha scritto: L'ipotesi che ho fatto io è che essendo sistemico funziona bene quando hai l'apparato fogliare ancora relativamente "sano" e permette l'assorbimento di una ragionevole quantità di principio attivo.


Mi sembra un'ipotesi senz'altro sostenibile.

Circa le predilezioni gastronomiche del pest in argomento, in letteratura il novero degli ospiti e assai lungo (sono elencate circa 300 specie): quando sono andato a cercarlo nell'area piemontese del Ticino per fare foto, appena sceso dall'auto lo ho subito adocchiato a sbranare in massa foglie di nocciolo (ovviamento ho poi controllato accuratamente dentro l'auto per non portarmelo a casa).
Nella spedizione cercavo in particolare le trappole sperimentali a base di funghi entomopatogeni, collocate a cura dell'Istituto Piante da Legno di Torino in collaborazione con SFR-Piemonte, ma non le ho trovate.

Re: Trappole per popillia japonica

17/07/2024, 15:48

Alessandro1944 ha scritto:Circa le predilezioni gastronomiche del pest in argomento, in letteratura il novero degli ospiti e assai lungo (sono elencate circa 300 specie): quando sono andato a cercarlo nell'area piemontese del Ticino per fare foto, appena sceso dall'auto lo ho subito adocchiato a sbranare in massa foglie di nocciolo (ovviamento ho poi controllato accuratamente dentro l'auto per non portarmelo a casa).

Diciamo che negli anni mi è parso di capire che, avendo un comportamento aggregativo, le prime coltivazioni dove salgono le prime nate sono quelle su cui poi si concentrano la maggior parte degli attacchi per tutta la stagione.
Tra le preferite in generale comunque vite, rosa, susino sicuramente. Altre gradite nocciolo come hai riferito tu, salice, melanzana, kiwi e pesche ma lì comincia già a dipendere dall'annata.
Di quello che pianto io ho visto che non mangiano cipolle, aglio, pomodori, i fichi (anche se lì qualcuna se ne vede ogni tanto)

Alessandro1944 ha scritto:Nella spedizione cercavo in particolare le trappole sperimentali a base di funghi entomopatogeni, collocate a cura dell'Istituto Piante da Legno di Torino in collaborazione con SFR-Piemonte, ma non le ho trovate.

Io sto un po' più a ovest rispetto al ticino, ma neanche di molto, mi pare che abbiano smesso di mettere le trappole nella mia zona da almeno 4 anni se non di più, forse nella zona delle risaie le hanno messe ancora per qualche anno... O gli hanno tagliato i fondi o si sono accorti che l'effetto non era quello sperato
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