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Buonasera... settimana scorsa ho piantato alcuni alberi da frutto e due piante di ulivo.
In particolare 6 ciliegi (3 varietà diverse: 2ferrovia, 2durone, 1Giorgia e 1bigarreau moreau)
1 susino goccia d'oro, 1 suino president, 1 susino di cui non ricordo il nome ma che viene grosso e giallo/rossastro, 1 mandorlo dolce, 1 pero abate, 1 pero coscia, 1 mela fuji, 2 melograno dente di cavallo, 1 limone 4stagioni, 1 noce comune, 1kaki vaniglia, 1kaki mela.
Ulivi: 1 bella di Spagna, 1 uovo di Colombo.

Cortesemente mi date tutte le dritte del caso per evitare che si "perdano"? Mi riferisco a trattamenti, irrigazione, concimazione e chi più ne ha più ne metta :D
Se può essere utile...ci troviamo sulla collina jonico-silana calabrese 420 m s.l.m. terreno abbastanza argilloso

Infiniti anticipati ringraziamenti a ciascuno di voi che risponderà.

Saluti

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16/04/2020, 19:36
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Ogni specie ha esigenze diverse.

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16/04/2020, 20:47
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Marco ha scritto:
Ogni specie ha esigenze diverse.

Diciamo che questo era prevedibile...

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16/04/2020, 22:05
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Mi sento chiamato in causa perché anch'io, avendo pensato più a esigenze famigliari che commerciali, ho impiantato alberi di diverse varietà, porto solo la mia esperienza personale, eventualmente i tecnici correggeranno errori e inesattezze.

Tutte le piante: è il primo anno, non hanno un apparato radicale esteso, irrigale con regolarità (senza affogarle), specie nei mesi più caldi, l'anno prossimo e quello successivo idem poi, eventualmente, se l'irrigazione è problematica, puoi intervenire solo in caso di necessità.

olivi, hai scelto varietà da frutto, tieni presente che i frutti sono calamite per i parassiti, se le temperature, dopo l'allegagione, dalle tue parti restano ben sopra i 30° dovresti evitarti le olive bacate, altrimenti devi trattare, ma questo è ancora di là da venire, immagino tu abbia realizzato una concimazione d'impianto, tieni presente che le piantine, nei primi anni hanno bisogno di un apporto regolare di azoto per sviluppare, se non ricordo male, per cominciare 200 g. di urea nella proiezione della chioma (non direttamente su fusto e radici) dovrebbero bastare, scegli il tipo di chioma che vorrai realizzare e comincia a ragionarci su, io, i primi anni, ho potato solo per dare forma, le foglie servono a accumulare sostanze nutritive e a far crescere la pianta, per la produzione hai tempo di pensarci.

Ciliegi: acqua, concime, potature non necessarie (i miei ciliegi non sono mai stati potati e stanno benissimo e di ciliegie ne fanno anche troppe).

Mandorli e susini come i ciliegi, dalle mie parti sono sensibili ad attacchi fungini, dalle tue non so, qualcosa contro la monilia lo metterei in conto, trattamenti alla rottura delle gemme, pre e post fioritura quando in produzione, eliminar i rami secchi.

Vado al lavoro, se mi viene in mente qualcos'altro magari lo aggiungo dopo.

p.s. sembra che nel forum si sia intrufolato un topolino, vale per tutte le piante: il sesso on line non ha effetti sulle stesse :D


17/04/2020, 7:51
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pantagruele ha scritto:
Mi sento chiamato in causa perché anch'io, avendo pensato più a esigenze famigliari che commerciali, ho impiantato alberi di diverse varietà, porto solo la mia esperienza personale, eventualmente i tecnici correggeranno errori e inesattezze.

Tutte le piante: è il primo anno, non hanno un apparato radicale esteso, irrigale con regolarità (senza affogarle), specie nei mesi più caldi, l'anno prossimo e quello successivo idem poi, eventualmente, se l'irrigazione è problematica, puoi intervenire solo in caso di necessità.

olivi, hai scelto varietà da frutto, tieni presente che i frutti sono calamite per i parassiti, se le temperature, dopo l'allegagione, dalle tue parti restano ben sopra i 30° dovresti evitarti le olive bacate, altrimenti devi trattare, ma questo è ancora di là da venire, immagino tu abbia realizzato una concimazione d'impianto, tieni presente che le piantine, nei primi anni hanno bisogno di un apporto regolare di azoto per sviluppare, se non ricordo male, per cominciare 200 g. di urea nella proiezione della chioma (non direttamente su fusto e radici) dovrebbero bastare, scegli il tipo di chioma che vorrai realizzare e comincia a ragionarci su, io, i primi anni, ho potato solo per dare forma, le foglie servono a accumulare sostanze nutritive e a far crescere la pianta, per la produzione hai tempo di pensarci.

Ciliegi: acqua, concime, potature non necessarie (i miei ciliegi non sono mai stati potati e stanno benissimo e di ciliegie ne fanno anche troppe).

Mandorli e susini come i ciliegi, dalle mie parti sono sensibili ad attacchi fungini, dalle tue non so, qualcosa contro la monilia lo metterei in conto, trattamenti alla rottura delle gemme, pre e post fioritura quando in produzione, eliminar i rami secchi.

Vado al lavoro, se mi viene in mente qualcos'altro magari lo aggiungo dopo.

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Gentilissimo, grazie

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17/04/2020, 16:09
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Ah, ma non è finita! ;)
Noce: avevo letto su un vecchio testo che il noce entra in produzione a 50 anni, vabbeh, lascio perdere, poi un parente mi ha convinto a piantarne uno comunque, che qualche noce la fa anche prima, in vivaio avevo cercato una qualche varietà pregiata, ma c'era solo una pianta con un cartellino con su scritto "noce", e bona lè.
E' più di quindici anni che il mangiapane a ufo cresce, lentamente ma cresce, e non ho ancora visto nemmeno un fiorellino.
Di recente, però, anche in Italia sono stati impiantati noceti specializzati, con varietà selezionate, meno imponenti e con una entrata in produzione più precoce, si dice 7/8 anni, la varietà più coltivata è la Chandler.
I noci, come gli olivi, vogliono un impollinatore, per cui sarebbe meglio provvedere, insomma, di olivi da quelle parti deve essere pieno, ma i noci sono più rari e la fioritura deve essere coordinata.
(Lo ammetto, non ho resistito, lo scorso anno ho comprato due piante di chandler e un impollinatore (Franquette, mi pare), ora sono curioso di vedere se raccoglierò una noce prima di finire in un cofano di noce.)
Meli: non conosco la varietà fuji, e bisognerebbe conoscere il portinnesto, preparati alla lotta contro la tignola (il verme della mela), scilla pomonella o carpocapsa che dir si voglia, ci sono colture e estratti di bacillus thuringensis abbastanza efficaci, ma i trattamenti devono essere ripetuti dopo ogni pioggia e con regolarità nel periodo in cui la farfallina vola.
Peri: anche per loro occorrerebbe conoscere il portinnesto, di solito cotogno o franco, comunque il pero ha un portamento assurgente che, a mio avviso, non dovrebbe essere ostacolato più di tanto, nei vivai spesso li potano a vaso, con tre o 4 rametti aperti, ma, secondo me, sono piante che danno il meglio con una forma conica (ad albero di natale, insomma), magari deviando il germoglio apicale su un altro più piccolo per contenere la crescita in altezza, qui da me, a parte il colpo di fuoco, che è una batteriosi e non c'è cura, l'unico problema che ho è la ticchiolatura su una sola varietà, se cerchi sul web trovi di tutto.
Melograno: non ha paura di niente.
Al fine di evitare di riempire un armadio di fitofarmaci, cerca quelli consigliati per avversità simili su tutte quelle che hai preso.
Per tutte le piante, comunque, una bella passata alla caduta delle foglie in autunno con una soluzione rameica fa solo bene
buon lavoro :)


17/04/2020, 20:10
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mi sembra di capire che con il noce ho fatto una caxxata :D :D :D
comunque grazie per i preziosi consigli

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20/04/2020, 10:27
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Per il noce, parlo dalle esperienze imparate dai nonni: per aiutare a fruttificare si deve incidere il fusto ( tronco) con un coltello, nel senso verticale dall'alto verso il basso, fare 3/4 incisioni su tutta la lunghezza del tronco,( incidere solo la corteccia) .

Il noce tende a crescese in altezza perchè non riesce a rompere la corteccia molto dura del tronco, con l'incisione l'albero cresce meno in altezza e si sviluppa con la chioma, rami laterali , quelli che danno frutto.

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Il sapere è come mettere dei soldi nel salvadanaio, più ne metti e più ne trovi. :D


20/04/2020, 16:46
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salvo1 ha scritto:
Per il noce, parlo dalle esperienze imparate dai nonni: per aiutare a fruttificare si deve incidere il fusto ( tronco) con un coltello, nel senso verticale dall'alto verso il basso, fare 3/4 incisioni su tutta la lunghezza del tronco,( incidere solo la corteccia) .

Il noce tende a crescese in altezza perchè non riesce a rompere la corteccia molto dura del tronco, con l'incisione l'albero cresce meno in altezza e si sviluppa con la chioma, rami laterali , quelli che danno frutto.


Grazie del prezioso consiglio

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27/04/2020, 14:29
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