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spiegazioni sul ph del terreno 
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Iscritto il: 14/10/2010, 19:49
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ciao a tutti vorrei sapere quali in fluenze ha il ph del terreno se elevato.. alla vite....grazie a tutti


15/10/2010, 22:09
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Ciao Luigi8286,
ci sono portinnesti selezionati per adattarsi a terreni con pH elevati, ma elevato quanto?
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


15/10/2010, 22:11
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ciao francesco...so dell'esistenza dei portinnesti ...che si differiscono tra di loro a seconda del terreno ....io vorrei sapere cosa puo provocare il tenore del ph elevato fino ad 8,ad un ceppo ...buona serat5a e grazie


15/10/2010, 22:27
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Per la vite il limite di vita è ph 8.5.
Terreni con ph elevati ostacolano l'assorbimento di ferro predisponendo la pianta alla clorosi ferrica,
i microelementi sono assorbiti con grande difficoltà(l'assunzione dei microelementi è favorita con ph subacido),i macroelementi invece sono assorbiti meglio con un ph subalcalino.
Non so se era questo che volevi sapere,chiedo scusa se non è pertinente quello che ho scritto.

Ciao Roberto.


15/10/2010, 23:35
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Iscritto il: 27/11/2008, 22:09
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Quindi le analisi del terreno, prima di creare un impianto, sono? ovverò io prelevo un campione di terreno quanto grande? deve essere indisturbato o può essere anche frantumato? a che profondità? e cosa che risultati devo richiedere o sono prove standard?


16/10/2010, 12:33
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Devi prelevare lo strato di terreno entro cui si sviluppano le radici(10-70cm)Devi fare vari prelievi nel tuo appezzamento,e ogni campione deve essere di appezzamenti omogenei,altrimenti devi fare più campioni se l'appezzamento è eterogeneo.
Fai varie buche in varie parti dell'appezzamento,togli la cotica erbosa,poi fai una buca fino alla profondità massima che le radici raggiungono.
Da una parte della buca prendi con la vanga una fetta di terreno dello spessore di circa 5cm e largo come la vanga,le varie fette prese negli appezzamenti omogenei, le metti su un telo o altro materiale ben pulito,e rimescoli con cura tutto il materiale terroso,lo essicchi all'aria poi metti in un sacchetto di plastica ben pulito circa un kg. di terra, che invierai ad un laboratorio per analisi,in caso di terreno eterogeneo fai vari campioni di terreno, ogni campione deve essere rappresentativo di un'area omogenea.

Ciao Roberto.


16/10/2010, 13:43
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grazie roberto ..volevo sapere proprio cio, da te gia detto...allora il ph elevato è capace di inbire la nutrizione della pianta ....ma se in caso di ph elevato quali sono gli ammendanti oltre la sostanza organica capaci di abbassare il ph portandolo ad un livello più o meno accettabiloe????meglio dire lo zolfo è capace di fare cio???


16/10/2010, 21:43
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Ciao Luigi8286,
bisogna vedere le cause del pH elevato, se fosse un terreno sodico si può intervenire con del gesso.
Saluti Francesco

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16/10/2010, 22:04
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si francesco ...so gia che il gesso agisce anch'esso a controllare il ph ...ma dall'analisi del terreno mi è uscito che il calcio è abbondante....mi spiego meglio, il gesso oltre ad avere un potere tampone lascia alla terra anche il calcio, che all'analisi del terreno mi è risultato abbondante...allora secondo me per controllare il ph ci vorrebbbe zolfo ...e tu che ne dici ??


16/10/2010, 22:33
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Per essere precisi va anche detto che non solo il calcare attivo ed il ph elevato inibiscono l'assimilabilità del ferro, ma anche: l'acqua favorisce l'asfissia e impedisce l'assorbimento del ferro quindi nei terreni calcarei è bene non irrigare;le basse temperature non consentono l'assorbimento del ferro;elementi minerali oltre al Ca che è antagonista del Fe,anche le forti concimazioni fosfatiche possono provocare clorosi ferrica;le lavorazioni del terreno che riportano in superficie calcare che diventa attivo e solubile,lavorazioni profonde rompono le radici e nei terreni umidi facilitano la clorosi,l'inerbimento e la non coltura diminuiscono, anche se non in maniera significativa, la clorosi;portinnesto che offre elementi minerali diversi da quelli che la pianta richiede;i sistemi di potatura espansi con poche piante per ettaro,sono più soggetti a clorosi per difficoltà di trasporto e per un'aumento di richiesta del Ferro.
Per correggere i terreni calcarei, che è un operazione difficile e costosa, si può impiegare del solfato ferroso che con contenuto calcareo elevato e ph elevato si usa con 20-30q.li/ha;in casi più gravi anche 30-70q.li/ha;zolfo 20-40q.li/ha;gesso 20-50q.li/ha oltre l'impiego di concimi fisiologicamente acidi.
Gli interventi più utili sono:
interrare una soluzione di solfato ferroso al 10%(10L/ceppo);
interrare chelati di ferro in soluzione allo 0.5%(50gr./ceppo in 10L di acqua)
In entrambe le operazioni si apre un solco vicino alla pianta si interra la soluzione e si richiude il solco.
trattamenti fogliari con chelati di ferro allo 0.10-0.15%
trattamenti fogliari con una soluzione di solfato ferroso(0.7%)+acido citrico(0.1%)

Ciao Roberto.


17/10/2010, 0:00
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