L'uso di spaventapasseri ha una lunga storia che risale ai tempi di Roma antica: all'epoca si usavano protettori generici in forma di statuette, in particolare quella di Priapo che grazie alle sue proporzioni dissuasorie si riteneva scoraggiasse qualsiasi tipo di animale, bipedi compresi; poi in epoca cristiana, essendo politicamente non corretto esibire certe effigie, si misero nei campi delle croci, poi sulle croci si cominciarono ad appoggiare panni e così si originarono i prototipi degli spaventapasseri.
I corvidi sono animali intelligenti e ci mettono poco a capire che si tratta di fantocci inanimati, allora si provò quotidianamente a spostarli nel campo, ma ovviamente senza risultati, così nel meranese si stipendiò un apposito figurante (fig. 1) che in epoca di maturazione dell'uva girava per i vigneti addobbato di piume e quant'altro ma anche di un pistolone in grado di scacciare cioè non solo volatili.
In agricoltura estensiva si impiegano apparecchi che ciclicamente emettono botti, ma non mi pare il tuo caso e non saprei dire quanto efficaci; esistono moderni spaventapasseri in forma di palloni occhiuti (fig. 2) e al top ci sarebbe un apposito scaccia-uccelli a laser (fig. 3).
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