Buonasera, uno dei miei ciliegi ha il tronco spaccato verticalmente, in basso, da terra in su per circa 60 cm (non mi chiedete la foto perché non ho macchina digitale e con l'altra è troppo lungo), comunque la corteccia è staccata attorno alla rottura e io sotto ripulisco e disinfetto dai parassiti e sotto e anche dove la corteccia manca del tutto si va lentamente formando una specie di callo molto spesso che risarcisce molto lentamente la rottura, lentamente nel senso che la spaccatura c'era anche l'anno scorso almeno e ora è un po' più richiusa ma c'è sempre e in mezzo a questa specie di callo che avanza dai due lembi si vede il tessuto sottostante. Io in autunno pennello la rottura con la pasta per tronchi di mia invenzione (bentonite, rame, zolfo, ecc.) e la cosa sta lì. Il ciliegio produce normalmente. Non c'è gomma attorno alla rottura. Il tronco ha circa 20 cm. di diametro e la rottura è profonda due-tre cm. In altre parti e in altri alberi la corteccia si fessura orizzontalmente e talora si stacca, ma qui penso che sia un fenomeno fisiologico dovuto all'età (sbaglio?). Non ho idea di cosa abbia prodotto la rottura di cui sopra: forse qualche animale (talora girano daini) o un passato passaggio con un aratro. Che fare?
Il ciliegio quando sta male emette gomma è una regola sempre valida, le cause potrebbero essere un po' quelle indicate da te ma potrebbe essere anche un fulmine, se questo è caduto quando il tronco era ancora asciutto all'inizio della pioggia, il tratto interessato risulta modesto come nel tuo caso, ciao, saluti Mario
Renatod ha scritto:Buonasera, uno dei miei ciliegi ha il tronco spaccato verticalmente, in basso, da terra in su per circa 60 cm (non mi chiedete la foto perché non ho macchina digitale e con l'altra è troppo lungo), comunque la corteccia è staccata attorno alla rottura e io sotto ripulisco e disinfetto dai parassiti e sotto e anche dove la corteccia manca del tutto si va lentamente formando una specie di callo molto spesso che risarcisce molto lentamente la rottura, lentamente nel senso che la spaccatura c'era anche l'anno scorso almeno e ora è un po' più richiusa ma c'è sempre e in mezzo a questa specie di callo che avanza dai due lembi si vede il tessuto sottostante. Io in autunno pennello la rottura con la pasta per tronchi di mia invenzione (bentonite, rame, zolfo, ecc.) e la cosa sta lì. Il ciliegio produce normalmente. Non c'è gomma attorno alla rottura. Il tronco ha circa 20 cm. di diametro e la rottura è profonda due-tre cm. In altre parti e in altri alberi la corteccia si fessura orizzontalmente e talora si stacca, ma qui penso che sia un fenomeno fisiologico dovuto all'età (sbaglio?). Non ho idea di cosa abbia prodotto la rottura di cui sopra: forse qualche animale (talora girano daini) o un passato passaggio con un aratro. Che fare?
senti scusa mi potresti dire il contenuto della pasta per tronchi? da mia madre, frequentemente, occorre che gli alberi da frutto presentino dei tagli e/o similari grazie e ciao
Scusami innanzitutto per la risposta tardiva, comunque la pasta che dò io è fatta sulla base di consigli che ho trovato qua e là: bentonite (quella per gatti, per intendersi) stemperata in acqua e poi piccole quantità di rame e zolfo (pasta caffaro e zolfo bagnabile, 2-3 per cento sul totale) con aggiunta di sapone liquido di potassio e olio di colza; il tutto un po' a occhio e acqua per dare una consistenza semiliquida per applicarla col pennello. La mia idea è che il rame, lo zolfo e l'olio quanto meno disturbino i parassiti che vorrebbero svernare sulla corteccia; il sapone di potassio potrebbe avere un'azione simile e comunque dà un po' di nutrimento; la bentonite e l'olio creano una sorta di barriera contro il gelo. Il tutto ha una buona persistenzxa, se riesce a seccare in assenza di pioggia. Ciao