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Sapone di Marsiglia e Olio di Neem
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alexin
Iscritto il: 05/02/2018, 15:59 Messaggi: 54 Località: Valle Camonica
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Salve a tutti ho notato sui miei meli un infestazione pesante di afide grigio. Sul mirtillo gigante invece ho trovato afidi verdi e neri seppur l infestazione non sia grave come sui meli. Vorrei sperimentare prodotti biologici che non danneggiano gli insetti utili. Faccio già uso di macerato di ortica come repellente ma adesso che le infestazioni sono più pronunciate sono andato a cercare prodotti più aggressivi. Ho letto del sapone di Marsiglia che asfissia gli afidi e dell' olio di neem che agisce sulle forme giovanili impedendo la formazione di chitina. Dato che non ho mai provato questi prodotti avrei bisogno di pareri da persone che hanno già esperienza. Funzionano o sono una perdita di tempo e denaro? Se si posso trovare questi prodotti in una farmagricola comune? Come devo usarli? (Dosi, numero trattamenti, periodo trattamenti, si possono usare insieme o separatamente)
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30/05/2018, 10:03 |
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mhanrubalamotho
Sez. Agrumi
Iscritto il: 22/11/2013, 23:54 Messaggi: 12933 Località: Milano nord
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si funzionano anche se la durata è breve , nel caso di nuovi attacchi devi ripetere il trattamento. l'olio di neem pare resista più a lungo. li trovi normalmente in vendita , oppure in rete.
_________________ A furia de tirala, porca Peppa, anca ona bona corda la se sceppa = non abusare della pazienza degli altri perchè anche una buona corda, se la tiri troppo si rompe.
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30/05/2018, 11:33 |
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kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
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Se le foglie sono accartocciate col sapone fai poco o nulla. Non arriva a contatto e non fa nulla
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30/05/2018, 13:05 |
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Alverman23
Iscritto il: 18/12/2010, 14:12 Messaggi: 1759 Località: Alta Valle del Tevere
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Avevo lo stesso problema e dopo anni di lotta sono arrivato a queste conclusioni: parlando di bio, bisogna intervenire su più fronti e ripetutamente. Il lavoro più importante si fa in prevenzione, a partire dai trattamenti invernali, fondamentale poi è il controllo delle formiche, queste -come si sa- allevano e distribuiscono gli afidi x tutta la pianta. Eliminazione manuale di tutte le foglie accartocciate, dopodiché sapone, meem o piretroidi. Da luglio in poi -se si è fatto un buon lavoro- è difficile che bisogna intervenire. Ma ripeto, fondamentale è anticipare/prevenire l'attacco
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30/05/2018, 13:38 |
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alexin
Iscritto il: 05/02/2018, 15:59 Messaggi: 54 Località: Valle Camonica
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Alverman23 ha scritto: Avevo lo stesso problema e dopo anni di lotta sono arrivato a queste conclusioni: parlando di bio, bisogna intervenire su più fronti e ripetutamente. Il lavoro più importante si fa in prevenzione, a partire dai trattamenti invernali, fondamentale poi è il controllo delle formiche, queste -come si sa- allevano e distribuiscono gli afidi x tutta la pianta. Eliminazione manuale di tutte le foglie accartocciate, dopodiché sapone, meem o piretroidi. Da luglio in poi -se si è fatto un buon lavoro- è difficile che bisogna intervenire. Ma ripeto, fondamentale è anticipare/prevenire l'attacco Nel mio caso non si può piu fare prevenzione. E le formiche come faccio a controllarle? Ce ne sono una cifra.
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30/05/2018, 15:03 |
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mhanrubalamotho
Sez. Agrumi
Iscritto il: 22/11/2013, 23:54 Messaggi: 12933 Località: Milano nord
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sono gli afidi che attano le formiche e non viceversa. la formica poi stimola l'afide per fargli produrre la melata, cerca di mungerlo in parole povere. elimina gli afidi ed altri insetti e spariranno le formiche.
_________________ A furia de tirala, porca Peppa, anca ona bona corda la se sceppa = non abusare della pazienza degli altri perchè anche una buona corda, se la tiri troppo si rompe.
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30/05/2018, 15:30 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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Ad infezione in atto è dura. Il neem è un ottimo prodotto ma andrebbe fatto più in chiave preventiva. Il piretro, pur con scarsa persistenza, ha azione abbattente ma con le foglie ormai accartocciate gli fai poco più che il solletico. Inoltre, ad esempio col neem, un solo trattamento non è sufficiente: si deve trattare due volte subito prima e subito dopo la fioritura curando bene la bagnatura (possibilmente usando acqua con pH non alcalino). Sicuramente quest'anno anche l'andamento stagionale li ha favoriti: pensa che ho visto qualche afide anche sui germogli di vite
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30/05/2018, 16:25 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2594 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Degli afidi del melo quella grigia è la specie più dannosa in quando determina accartocciamenti fogliari. arresti dello sviluppo dei germogli, deformazione sui frutticini. E' specie dioica e con l'estate si porta su ospiti secondari (piante del gen. Plantago) per poi ritornare in autunno per l'ovideposizione che sono la forma svernante.
L'infestazione non va trascurata, sempre che si abbia ragione di tenere in buono stato la pianta e la sua produttività.
Tecnicamente si interviene almeno sino alla fase di frutti-noce, in pre-fioritura (per contrastare le fondatrici che si portano verso le foglioline in formazione) e successivamente in post-fioritura alla presenza degli afidi (a livello professionale si tratta al solo e semplice rinvenimento, dunque senza neppure soglia di intervento giusto per dire che questo afide è uno dei fitofagi chiave del melo). Fino a qualche anno fa in agricoltura intensiva con difesa integrata si impiegavano prevalentemente neonicotinoidi, ma con le recenti limitazioni e divieti di alcune di tali sostanze attive ci si è orientati verso altre molecole a ottimo profilo eco-tossicologico (es. fluvalinate; flonicamid, spirotetramat: queste ultime due sono translaminari/sistemiche e hanno un interessante meccanismo di azione); in alternativa e nel bio si impiega azadiractina ancorché risulti meno efficace degli aficidi di sintesi. Personalmente sconsiglio l'olio di neem (cioè quello da erboristeria o da ditte che commerciano nel bio) in quanto troppo debole su infestazione in atto e contro questo tipo di afide, così come il sapone molle in quanto non riesce al raggiungere gli afidi annidati entro la foglia accartocciata.
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30/05/2018, 18:10 |
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alexin
Iscritto il: 05/02/2018, 15:59 Messaggi: 54 Località: Valle Camonica
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Alessandro1944 ha scritto: Degli afidi del melo quella grigia è la specie più dannosa in quando determina accartocciamenti fogliari. arresti dello sviluppo dei germogli, deformazione sui frutticini. E' specie dioica e con l'estate si porta su ospiti secondari (piante del gen. Plantago) per poi ritornare in autunno per l'ovideposizione che sono la forma svernante.
L'infestazione non va trascurata, sempre che si abbia ragione di tenere in buono stato la pianta e la sua produttività.
Tecnicamente si interviene almeno sino alla fase di frutti-noce, in pre-fioritura (per contrastare le fondatrici che si portano verso le foglioline in formazione) e successivamente in post-fioritura alla presenza degli afidi (a livello professionale si tratta al solo e semplice rinvenimento, dunque senza neppure soglia di intervento giusto per dire che questo afide è uno dei fitofagi chiave del melo). Fino a qualche anno fa in agricoltura intensiva con difesa integrata si impiegavano prevalentemente neonicotinoidi, ma con le recenti limitazioni e divieti di alcune di tali sostanze attive ci si è orientati verso altre molecole a ottimo profilo eco-tossicologico (es. fluvalinate; flonicamid, spirotetramat: queste ultime due sono translaminari/sistemiche e hanno un interessante meccanismo di azione); in alternativa e nel bio si impiega azadiractina ancorché risulti meno efficace degli aficidi di sintesi. Personalmente sconsiglio l'olio di neem (cioè quello da erboristeria o da ditte che commerciano nel bio) in quanto troppo debole su infestazione in atto e contro questo tipo di afide, così come il sapone molle in quanto non riesce al raggiungere gli afidi annidati entro la foglia accartocciata. Allora cosa devo fare? Fai il conto che quest' anno i meli non produrranno perché non hanno ancora gemme a fiore. Però non vorrei che si ammalassaero dato che gli afidi sono vettori di malattie e non vorrei che, data l abbondante proliferazione su melo, si possano diffondere anche su altre piante da frutto
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30/05/2018, 18:28 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2594 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Se vuoi eliminare/contenere gli afidi o vai su un comune aficida di sintesi sistemico (es. a base di acetamiprid, un neonicotinoide ma passato indenne sotto la scure delle limitazioni/divieti) o su azadiractina (è estratta dei semi di neem, ammessa nel bio): per entrambe le scelte ci sono produtti uso gardening che credo possano esse venduti anche ad hobbisti in quanto non portano in etichetta simboli di pericolo. Adesso tra l'altro siamo abbondantemente in post-fioritura dunque non si pone quantomeno il problema dei pronubi.
Personalmente non ho particolari fobie verso i prodotti fitosanitari, anche perché a livello domestico l'impiego è ridottissimo e occasionale, e cmq scelgo quelli a miglior profilo eco-tossicologico (recentemente ho trattato per afidi le rose e un albicocco, e già che c'ero anche un alloro per la psilla, con uno degli aficidi che ti avevo nominato, cioè lo spirotetramat che avevo acquistato non meno di tre anni fa - all'epoca veniva venduto in confezioni garden - e ho constato che è rimasto efficace). Con il che ognuno ha la proprie convinzioni sui pesticidi e il conseguente giudizio sul da farsi.
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30/05/2018, 21:44 |
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