quest'anno vedo tanti rami secchi e anche spezzati sui mandorli da un rodilegno.quando tolgo il ramo e lo taglio a pezzi non vedo il bruco,vuol dire che è già uscito??bucano i alberelli piaantati ca.6anni fa.esce gomma/linfa resinosa cha tappa il buco.non ho ben capito il ciclo di questi insetti,che li vedo anche sui ulivi e anno scorso mi hanno ucciso un nespolo.la li ho trovati sull atto e li ho uccisi col fil di ferro,unabparte almeno...c'è qualcosa che posso fare?spalmare sul tronco un veleno consentito in agricoltura biologica?una volta ho individuato il bruco che forse era della (bellissima)falena bianca coi puntini blu che sembra un setaccio.funzionerebbero anche qui trappole feromonali e bacilli thuring.?come vanno usati?quando?è vero che la maggioranza sopravive in qualche modo,sopratutto i alberi vecchi.pero vedere i piccoli soffrire e perire mi sprona a trovare rimedii..
grazie per tutti consigli!

Da quel che descrivi si suppone che le tue piante siano attaccate da Zeuzera pyrina, detta comunemente 'rodilegno giallo' perché la larva è di quel colore; l'adulto è una falena bianche punteggiata di macchie scure, e per tale motivo chiamata anche 'falena leopardo'.
Questa specie ha un ciclo di uno oppure due anni e in tal ultimo caso sfarfalla al terzo anno dall'attacco (la larva sverna comunque entro le gallerie scavate nei rami). Al termine del ciclo la larva si porta presso l'uscita dei rami e si impupa. Lo sfarfallamento avviene in primavera e continua per tutta l'estate con picchi di volo a luglio: le femmine depongono le uova su germogli e giovani rametti che vengono attaccati dalle larve neonate, le quali successivamente passano su rami più robusti scavando all'interno gallerie com emissione di rosura e gomme, entrando e uscendo più di una volta dal legno.
Non c'è mezzo per eliminare la larva una volta che è penetrata, salvo appunto cercare di infilzarla col fil di ferro.

Esistono trappole al feromone per il monitoraggio/cattura massale, ma ha un senso applicare questa tecnica a livello di impianti estensivi.
Il B.thuringiensis funziona ma deve entrare in diretto contatto con le larve neonate quando sono ancora sulla vegetazione, dunque il timing è essenziale e a livello professionale questo tipo di lotta è abbinato al monitoraggio con le trappole.

grazie alessandro
queste trappolesono specifici per ogni specie?oppure ci vanno tutte le falene?i bruchi delle falene sono tutti rodilegni?c'è un buon libro che mi puoi consiliare su questi insetti con foto .sarebbe anche a vedere le pupe,che saranno belli grossi e ucciderli in quella fase?
poi non so se 4ha valgono come dici tu estensivo...

Ma 4 ha sarebbero tutti a mandorlo? Ovvero, quante piante a rischio hai? Ti allego una foto da web su come si attua la lotta tramite cattura massale, così ti tendi conto.

I feromoni sessuali sono attrattivi generalmente per la specie di riferimento, quello per la zeuzera prodotto dalla ditta del link anche per un altro insetto > https://www.biogard.it/prodotto/isonet-z/" target="_blank" target="_blank" target="_blank.

Per quanto riguarda l'aspetto, basta digitare Zeuzera pyrina su google e aprire la pagina di Wikipedia: ci sono foto di tutti gli stadi.

Con il termine di falena si indicano genericamente i lepidotteri notturni: dove abito io, in Val di Susa, sono state censite nel 2004 ben 973 specie diverse (allego foto di un poster preparato da un Guardiaparco - Alpi Cozie).

la wikipedia ormai è IL libro,dove trovi tutto che ti interessa,solo che mi ci vuole sempre un giorno per arrivarci,nel senso che penso sempre nei schemi vecchi...libri..esperti etc.l'articolo in riguardo è molto esauriente.ho capito,che è praticamente impossibile di combattere.le trappole costose,la tempistiica essenziale.proverò di potare forte quelle giovani colpiti ed irrorare con nematodi,se sono accessibili nel prezzo.i 4 ettari sono mescolati tradizionalment coi ulivi e qualche carrubo.ultima domanda:il nespolo,che non è morto del tutto ma 90% lo devo eliminare xche sempre pieno di zeuzeria?grazie e ti saluto cordialmente

Coi nematodi furono fatte sperimentazioni iniettando con la siringa nelle gallerie il prodotto: furono state saggiate tre specie di nematodi ma solo Steinernema carpocapsae fornì risultati incoraggianti purché iniettato alla dose di 3000 nematodi per singolo foro; in alternativa anziché iniettare si può introdurre nel foro un cotton fioc imbevuto della soluzione con i nematodi in sospensione.
Se credi puoi provare (in commercio sono disponibili confezioni ridotte a costi accessibili); trattandosi di organismi vivi devi seguire scrupolosamente le istruzioni di etichetta.

Riguardo al nespolo si tratta di una scelta soggettiva: personalmente non mi va di tenere piante compromesse.

Circa le informazioni da rete ti posso confessare che, se non altro per motivo di età, sono anch'io abituato a consultare testi e riviste, tuttavia con il web hai tutto il sapere dentro uno schermo, solo occorre avere basi cognitive sufficienti per discriminare la spazzatura dalle informazioni scientificamente corrette.