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Riprodurre una varietà innestata da seme senza selvatico 
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Ciao a tutti,
mi sapete dire perchè se provo a far riprodurre una varietà qualsiasi da frutto innestata (lo riproduco attraverso la semina), quello che mi nasce è invece il suo portinnesto e quindi la specie selvatica?
Pensate sia possibile arrivare a far riprodurre da seme varietà "pregiate"? Se sì, quali sono i pregi ed i difetti di tutto ciò?
Ringrazio e saluto, Daniele.


10/01/2009, 14:15
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Ciao DanieleV,
quello che ti nasce dalla semina non è il portinnesto, ma una varietà che è il risultato dell'incrocio tra il tuo innesto e una varietà che ha impollinato, molto probabilmente non si sa quale, quindi viene una varietà diversa che può assomigliare ad un selvatico perché fa frutti piccoli.
Comunque se si seguono specifici programmi di impollinazione programmata si può ottenere varietà pregiate partendo dal seme, però è un lavoro che richiede molta attenzione e molto tempo, per questo tutti preferiscono propagare per innesto le varie varietà.
Spero di esserti stato di aiuto.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


10/01/2009, 15:52
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Ciao Francesco, bene ora ho capito.
Ma allora quindi se avvenisse l'impollinazione fra due uguali varietà "pregiate" potremmo produrre dei semi che, una volta gemogliati, daranno vita alla stessa varietà "pregiata" dalla quale sono stati originati. Dico bene?
Ma la riproduzione di varietà pregiate, quindi solitamente anche molto sensibili, tramite seme è una pratica consigliata o si ricorre all'innesto per evitare problemi (anche sanitari) come per esempio facciamo con la vite (per combattere la fillossera)?
Non sempre si può impollinare artificialmente il fiore di una pianta facilmente?


10/01/2009, 16:47
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Ciao DanieleV,
se le due varietà sono uguali, e non ci sono problemi, alcune volte il polline della stessa varietà non riesce a fecondare l'ovulo, la pianta che viene fuori è uguale, se invece sono due varietà diverse ma entrambe pregiate verrà una nuova varietà con caratteristiche intermedie.
La riproduzione tramite seme, viene fatta dai centri di ricerca, che vogliono "creare" nuove varietà, di maggior valore, oppure resistenti a qualche patologia, poi una volta creata si propaga per innesto, sia perché è più facile sia perché spesso serve il portinnesto e quindi sarebbe inutile seminare.
L'impollinazione forzata non è facilissima, e come ti dicevo richiede tempo e cura, quindi sconsigliata ai normali agricoltori, sempre che non si vogliano dilettare e creare qualche pianta senza pretendere chi sa che, se viene bene, altrimenti si innesta dopo con altre varietà.
Spero di esserti stato di aiuto.
Saluti Francesco

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10/01/2009, 16:58
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Grazie Francesco per le tue risposte.
Quindi allora potrebbe essere che spontaneamente in natura avvenga una fecondazione fra due varietà e che, sempre naturalmente, sia possibile seminare i semi del frutto originatosi dando luogo così alla varietà pregiata.
Ma come mai questo non succede mai? Anche in frutteti specializzati dove vi sono ettari ed ettari di varietà pregiate (pereti, meleti, pescheti...ecc) se si prova a far germinare i semi di questi frutti vengono fuori sempre varietà selvatiche.


10/01/2009, 19:05
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Oggi, la maggior parte delle specie di piante coltivate vengono propagate per via agamica con lo scopo di conservare alcune caratteristiche essenziali, sia perché sono sterili, sia perché il loro genoma è troppo complesso e quindi la riproduzione gamica rischia di determinare delle gravi variazioni fenotipiche.

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10/01/2009, 20:01
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Aggiungo una cosa: sempre parlando di riproduzione asessuata può essere usata anche l'apomissia, specie in frutticoltura credo, con la quale si può riprodurre per via agamica ogni singolo individuo. In questa maniera si può arrivare quindi ad ottenere semi che daranno luogo ad individui identici geneticamente alla pianta madre dalla quale hanno avuto origine.
Non tutte le specie sono capaci di questo particolare tipo di riproduzione e, dove presente (esistono piante facoltative o obbligate), vi saranno probabilmente dei problemi di variabilità genetica.

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Saluti,
Flavio.


13/01/2009, 11:55
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x Flavio
http://cercauniversita.cineca.it/php5/p ... 2002075587

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13/01/2009, 18:44
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Bello, molto interessante.
Ma mi hai consigliato il link perchè c'è qualche imperfezione in quello che ho scritto? :)
Nel documento che hai riportato però evidenzia solo l'apomissia femminile come unica manifestazione; mentre tempo fa, mi sembra di ricordare, che un progetto di ricerca (nel quale fra l'altro lavorarono ricercatori dell'Università di Firenze) mise in luce il fatto che potesse esserci anche l'apomissia paterna, riscontrata in pochissime specie vegetali.

Se lo ritrovo riporto il passaggio dell'articolo.

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Saluti,
Flavio.


13/01/2009, 20:53
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http://www.ricercaitaliana.it/prin/dett ... 071321.htm
Assolutamente no è solo per attingere maggiori notizie e sapere da chi è svolta la ricerca.
ciao

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14/01/2009, 1:14
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