alessandrodel83 ha scritto:È sicuramente la prima. Perché ha quel colore rosato che la contraddistingue. È veramente una piaga.
anche per le pere.
Immagino: è il fitofago chiave delle pomacee ed è uno dei più studiati.
Nelle aree a vocazione pomicola (asta dell'Adige e valli laterali, veronese, Emilia-Romagna, nella mia Regione la zona pedemontana del cuneese e pinerolese) si stanno sempre più diffondendo strategie di lotta sofisticate (es. confusione sessuale) non riproducibili però in ambiente domestico.
Trattando con insetticidi il problema è la tempistica che deve raccordarsi con le punte di sfarfallamento (nel corso dell'anno ce ne possono essere tre a cui segue l'ovideposizione: bisogna in pratica centrare questo momento in quanto una volta che la larva è entrata nel frutto non c'è più niente da fare).
Per poche piante, tenendo presente che hai anche pere da difendere, su questo forum ho già dato questo consiglio (metto una mia foto 1 di trappola fotografata in un Centro di Sperimentazione della mia Regione: la capsula contiene un feromone attrattivo per i maschi); tutto ciò comporta ovviamente un certo costo per prodotti e la volontà di praticare una difesa tecnicamente più qualificata. Ti metto uno schema di come viene impostata la lotta guidata (foto 2: tralascia le indicazioni inerenti le tecniche della confusione e del disorientamento sessuale).
Monitoraggio dei voli della farfallina con trappole al feromone, poi calcolare una sommatoria di 50-60 gradi-giorno* dall'inizio delle catture e a quel punto intervenire con insetticidi autorizzati (ce ne sono diversi distinti a seconda della modalità di azione, ma per semplicità io ti consiglierei emamectina benzoato = seguire bene le istruzioni in etichetta).[
* Grado-giorno. Si ottiene sottraendo alla temperatura media stimata giornaliera (calcolata sommando temp. max e temp. min e poi dividendo per due) il valore minimo per lo sviluppo dell'insetto, che per la carpocapsa è stabilito in 10 °C.
Ad esempio se il giorno 20 aprile le trappole hanno catturato il primo volo di adulti, inizia a rilevare con un termometro a max e min le temperature giornaliere riportandole su un quaderno; diciamo che il 21/04 hai una max di 14 e una min di 5°C, la tua media è (14+5):2 = 9,5 ma sottraendo 10 di soglia hai un valore negativo che devi contare come zero, il 22 hai invece 18 e 8 = media 13 e quindi hai un accumulo di 3 gradi-giorno; supponiamo infine che il 08/05 sommando i gradi-giorno registrati giornalmente ottieni un valore intorno ai 55: quello è il momento di intervenire (n.b.: con prodotti citotropici in grado di raggiungere le larvette anche quando esse stanno iniziando a penetrare all'interno degli strati superficiali del frutto, come il prodotto consigliato, si può trattare anche qualche giorno dopo).]
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