Buon giorno,

premetto che sono un principiante assoluto perciò vi chiedo in anticipo pazienza in caso di inesattezze o mancanza di informazioni.

Vivo a ridosso del versante sud dei Colli Euganei, nel sudovest del Veneto e vorrei piantare in una parte incolta del giardino degli alberi da frutta.
La zona è a ridosso di un colle coperto da bosco il cui primo albero è una conifera molto grande, non è molto vicina a casa (niente accesso comodo ad acqua, se non secchie) e la superficie non è molto grande (2-300 m2?), perciò vorrei mettere delle piante abbastanza rustiche e piccole, ma non so bene cosa scegliere e dove reperirle.
Pensavo a varietà "nane" o semi-"nane" di meli (possibilmente non con frutti troppo farinosi), peri, cigliegi, ma mi incuriosiscono anche piante "straniere" come gli agrumi che resistono a temperature basse di qualche grado sotto zero (tipo i calamondini, i kumquat e i mandarini satsuma).
Nella radura ci sono già dei susini cresciuti spontaneamente che producono molta frutta di piccolo taglio e inoltre l'anno scorso ho messo lungo il percorso che porta alla radura un meograno e un giuggiolo che fortunatamente sembrano aver attecchito, ma vorrei aumentare la varietà.
Grazie in anticipo per consigli, informazioni e collegamenti a pagine internet.

puoi prenderti piante su portainnesti poco vigorosi, non piante nane. queste non danno frutti buoni. se prendi piante su portainnesti poco vigorosi puoi anche fare una spalliera così sono più gestibili.

Grazie mille per la velocissima risposta.

Che tipologie consiglieresti (i.e. specifiche varietà portainnesti e innesti) e che tipo di frutti?

Come dicevo, non sono affatto esperto, ma sono prontissimo a provare e imparare seguendo i consigli che gentilmente mi date. Dovrei fare io gli innesti o le vendono già pronte?
E nel caso piante a spalliera, è difficile per un principiante come me seguirle?

Non vedo l'ora di cominciare

la spalliera non è altro che un filare simile al vigneto. la qualità di piante devi vederla te in base ai tuoi gusti. oppure ti puoi orientare, soprattutto per le pomacee verso varietà resistenti alla ticchiolatura, così da non dover trattare contro di essa. come portainnesti di solito si sceglie gisela 5 o 6 per i ciliegi. m9 su melo fox 11 per pero. poi comunque se vai in un vivaio o cerchi qualche vivaio in internet di piaten a radice nuda chiedi direttamente in base alle tue esigenze.

Grazie per la risposta e mi scuso se parto a raffica con nuove domande.

Ma le piante si trovano già innestate?

E c'è qualche varietà specifica che resiste bene senza trattamenti e con relativamente poca acqua? Parlo di varietà specifiche, per poter cercare i vivai che magari le abbiano senza rischiare di andare dal primo che trovo e prendere solo quello che c'è e che magari per la mia situazione non è il massimo.

E per quanto riguarda altri tipi di frutta che non siano mele o pere, cosa mi conviene scegliere?

Non ho esigenze specifiche, se non quelle legate al luogo (poca acqua, temperature invernali un po' sotto lo zero, poca esperienza->che necessitano di poche cure).
Grazie.

potresti provare a cercare un vivaio di frutti antichi e particolari. li trovi varietà resistenti alla ticchiolatura. spesso in piccoli vivai dove vendono piante anche a radice nuda ti raccontano balle. che invece ha un vivaio proprio e alleva frutti particolari tende a vendere qualità e non quantità. per il resto quoto i consigli di paolosame.

Rispetto alle ottime indicazioni che ti hanno già dato, mi sento di fare una piccola considerazione ulteriore: portinnesto debole significa poche radici, e quindi la resistenza alla siccità è limitata.

vero orf, però avendo solo 300 m di terreno è meglio orientarsi su piantine piccole per poter sfruttare al meglio il poco spazio. comunque per le esigenze di un hobbista non credo ci saranno grossi problemi. se mette giù piante su franco specialmente ciliegi, meli, fichi,ecc porti via 100 m con 3 o 4 piante. per non parlare della difficoltà nella raccolta e nelle altre operazioni. invecve con piante basse, non ha problemi di raccolta potatura ed inoltre con le mele può risolvere il problema carpocapsa senza trattamenti. semplicemente usando una rete antigrandine avvolgendo le piante, così da non consentire alla farfalla di fare il volo nuziale. è il metodo migliore che stanno adottando molti produttori. infatti hanno iniziato anche a vendere una rete chiama carpò, anche se con una semplice rete antigrandine si ha lo stesso risultato. in questo modo nessun trattamento contro la carpocapsa e usando varietà ticchiolatura resistenti non si deve nemmeno trattare per questo problema. resterà solo il problema pidocchi e da fare comunque un po' dirame in inverno.

ciao, per gli agrumi se non nevica e la temperatura minima non va sotto i 5° puoi piantarli, altrimenti evita perche sotto i 5° o gelate continue non hanno speranze. gli unici che resistono sono i PONCIRUS, il Flying Dragon, e qualche altro ibrido prodotto da queste varietà, per lo piu usati come potainnesti i frutti non sono commestibili.

Ciao! Ma infatti io mica mettevo in discussione la scelta, solo facevo presente per completezza che, che ne so, un M9 non è che resiste alla siccità (.....era stato lui a far riferimento alla resistenza alla siccità)
Riguardo il resto, so che quelle reti si stanno diffondendo molto, anche se a me non piacciono e io non le voglio usare pur facendo bio in quanto a mio modestissimo parere i difetti sono molti (pur essendo interessanti ci mancherebbe).
Saluti!