Nel mio terreno, che è in discesa, la maggior parte degli alberi per non so quale fenomeno od errore di piantumazione (dovuti al mio predecessore) si vengono a trovare come al limitare di un gradino (non è un terrazzamento, è un fatto diciamo naturale), col risultato che il tronco a monte è immerso nella terra a una certa altezza e a valle qualche decina di centimetri più sotto (cioé il colletto rimane scoperto), e questo mi sembra un fatto negativo; poi gli alberi, avendo un radicamento difforme, tendono a piegarsi verso valle e, penso, a divenire più instabili. Per alcuni ho costruito con pietre, nel lato a valle, una specie di muretto di contenitmento semicircolare, che riempio di terra. Per uno in particolare, un susino regina claudia piuttosto inclinato, ho messo anche un tirante da viti con cavo d'acciaio fissato al suolo, che vado lentamente stringendo. Vi sembra che siano procedure razionali o - soprattutto il tirante - andrebbe evitato?
In mancanza delle foto, che non ho digitali, ho fatto uno schizzo che provo a mandare, ma è venuto talemnte male che non so se i moderatori lo passeranno...ci provo
potresti anche provare a mettere dei pali che puntellano la pianta che tu ogni tanto cerchi di aumentare la tensione del rientro della pianta nella posizione eretta. Se ti riesce di farlo dopo, fare un murettoa secco così che la pianta nn ritorni + ad essere inclinata