Buongiorno a tutti,
Vi scrivo per un problema con un Noce, spero sia la sezione corretta.
Il Noce in questione (dovrebbe essere Juglans regia) ha una cinquantina d'anni e si trova nel nord Italia (provincia di Como, circa 240 slm) e al momento, 14 maggio, è ancora praticamente spoglio.
Stanno spuntando le nuove foglie ma sono ancora piccole e sembra fatichino molto. Inizialmente pensavo ad un normale ritardo viste le nevicate a marzo e il freddo di inizio primavera ma adesso la cosa mi preoccupa un po'.
Ho notato la presenza di alcune branche secche con presenza di funghi di cui vi mostro delle foto.

Potete inoltre notare che anche la siepe di lauro alle sue spalle presenta dei problemi (probabilmente cancro rameale), le cose potrebbero essere collegate?

Come consigliate di muovermi?

Grazie in anticipo

Temo che sia ormai da abbattere. Quei funghi (la specie potrebbe essere Auricolaria auricola judae, comunemente chiamata Orecchio di Giuda: ma aspetta altri pareri che mi intendo fino a un certo punto di funghi a cappello) crescono su legno particamente morto, dunque sono il segnale che la pianta, non potrei dire se in tutto o in parte, non sia più vitale.

Per le siepi dovresti mettere foto dettagliate. In ogni caso il cancro rameale del lauroceraso ha una eziologia che nulla a che a vedere con i funghi lignicoli.

Confermo la specie fungina, normalmente sviluppa su sambuco morto. Sto tentando di coltivarla, ma ho difficoltà nella clonazione. Ha notevoli proprietà medicinali.
Comunque non è detta che va abbattuta tutta la pianta, essendo un fungo saprofita e non parassita, non è lui la causa. Prova a tagliare il ramo secco e disinfetta con rame.

Innanzitutto grazie per la risposta.
Credo che comunque la pianta sia ancora vitale, ha fatto i fiori e, anche se a fatica, sta mettendo le nuove foglie. Solo che mi sembra in difficoltà e in ritardo e sto cercando di capire per quale motivo.

I funghi sono presenti solo su 3 branche ormai secche che provvederò a rimuovere e disinfettare come suggerito.

Molto opportuno l'intervento di Alverman...quantomeno ora siamo certi che è un fungo utile, quanto meno per l'uomo (credo sia anche edibile, se non da noi se lo mangiano da quanto ho letto nei Paesi Orientali: giusto?)
Certamente non è un agente di carie e perciò non è il responsabile del decadimento del noce; a tal ultimo proposito si tenga conto che in generale dopo i 40 anni di età gli alberi possono andare più facilmente incontro ad agenti di carie che sono i maggiori responsabili appunto del progressivo ancorché più o meno lento decadimento.
La carie si sviluppa internamente a carico del legno e la sua manifestazione si esterna solo quando il fungo responsabile emette i carpofori; diversamente esistono metodi e strumenti di indagine afferenti al c.d. VTA (Visual Tree Assessment), ma ad esso si ricorre in pratica solo nei casi di rischio di schianti.
Il giudizio che ho dato dunque è solo una sensazione, se non altro perché andando quotidianamente a spasso in campagna vedo che i noci in questo periodo sono ben rigogliosi e ricchi di fronde.