Un saluto a tutti i partecipanti di questo forum, questo è il mio primo messaggio e sono qua per chiedervi un consiglio riguardo un problema di afidi.

Nel mio giardino ho alcune piante da frutto disposte l'una a fianco dell'altra: un albicocco un susino e due meli. Giusto oggi ho notato sul susino e su di un melo la presenza di alcune foglie arricciate con un discreto numero di afidi grigi.

In passato, non avendo avuto fortuna con soluzioni bio (es sapone), ho risolto applicando il Confidor, vaporizzandolo sulle foglie.

Il mio dubbio è se posso procedere nello stesso modo adesso.

Il dubbio nasce dal fatto che i due meli hanno iniziato a germogliare da poco, non hanno ancora sviluppato tutte le foglie ma hanno già diversi fiori. L'albicocco ed il susino invece non hanno praticamente più i fiori ma stanno già sviluppando piccoli frutti (alcuni sono ancora veramente piccoli, anche 2-3 mm).

Secondo voi, come posso risolvere?
Vado ancora di Confidor oppure è sbagliato vista la presenza dei meli in fiore?

Anziché vaporizzandolo sulle foglie, posso eventualmente applicare il Confidor alle radici? Ha lo stesso effetto?

Mi devo tenere gli afidi? (vorrei evitare, lo scorso anno sono intervenuto tardi e le piante hanno sofferto parecchio).

Vi ringrazio per i suggerimenti che saprete darmi e ancora complimenti a tutti per il contributo a questo forum.

Saluti, ByGiuse.

Usa il nome del principio attivo. No, mai usare imidacloprid in presenza di fiori. Anche vicino a dove tratti. Con quel principio attivo dovresti anche tagliate bene il prato prima. È un neonicotinoide ed è tossico anche per le api.

per l'autore del post, meglio completare il proprio profilo inserendo la località.
per conoscere meglio il prodotto è consigliabile leggere attentamente le caratteristiche descritte in etichetta in cui sono evidenziati tutti i particolari di tossicità e le precauzioni da mettere in campo.
se non disponi dell'etichetta....... in rete c'è tutto consultabile per informazioni maggiori
é un aficida ma per soli quattro alberi ci sono rimedi molto meno tossici ed più economici in quanto è un articolo che costa abbastanza.
saluti

Vi ringrazio per le vostre risposte, a breve completerò le info del mio profilo prendendo confidenza con le regole del forum.

Riguardo l'argomento afidi e l'applicazione del imidacloprid, sulla scheda tecnica non ho trovato indicazioni particolari, eviterò comunque di usarlo in questo periodo di fioritura.

Nel frattempo credo che ricorrerò a dei rimedi naturali per ostacolare il proliferarsi del problema.

Ho letto riguardo preparati a base di sapone di marsiglia, di macerati di ortica e aglio, oppure del uso del piretro: credo che queste soluzioni possano essere applicate senza grossi problemi.

Se avete suggerimenti riguardo a questi rimedi "fai da te" fatemi sapere.

Grazie mille!

poiché hai scritto alcune foglie.
consigli semplici per rimediare a minime infestazioni:
lava bene con acqua le parti in cui vedi afidi. attendi che asciuga e fai miscela con sapone di marsiglia come consigliato nell'uso per allontanare altri possibili contagi.
L'ortica con queste piogge tra poco sarà reperibile e tratta con macerato di ortica che è anche un ottimo concime in quanto contiene calcio, fosforo, ferro.
Se non riesci con i modi naturali passa al piretro o azadiractina.
cerca di porre rimedio se ci sono formiche che infestano la pianta.

I prodotti a base di imidacloprid sono vietati in campo aperto (UE - 2018/783).

Contro gli afidi che provocano accartocciamento fogliari sono inadeguati i prodotti che agiscono per contatto, sia quelli di sintesi sia quelli ammessi nel biologico, in quanto non riescono a raggiungere i parassiti annidati all'interno delle foglie contorte e avviluppate su se stesse.

Per uso non professionale hai in pratica due sole alternative: azadiractina (derivata dall'olio di neem, di origine vegetale), o aficidi specifici selettivi (= non tossici) nei confronti dell'entomofauna utile (disponibile in confezione per casa-giardino: flonicamid, viene assorbito nel giro di tre ore e ha azione anti-feeding, cioè blocca l'alimentazione e in 2-5 giorni gli afidi muoiono per disappetenza e disidratazione).

Su melo si interviene alla fase fenologica di bottoni rosa/mazzetti divaricati (vd. foto: lettera E) oppure in post-fioritura, regola quest'ultima che vale per tutti gli altri fruttiferi.

l'imidacloprid è illegale da gennaio, salvo utilizzo in serra.

Vi ringrazio per le indicazioni, non sapevo che l'imidacloprid fosse stato vietato in campo aperto.. Mi era stato venduto un paio di anni fa e, non essendo un professionista del settore, non sapevo delle nuove disposizioni..

Procederò a questo punto con prodotti a base di olio di neem o altri aficidi non tossici.

Ne approfitto per un'ultima domanda: posso considerare come post-fioritura la fase "H" dello stato fenologico? Quando in pratica non si vedono più i petali dei fiori, oppure è necessario aspettare una fase successiva?

Grazie!

Io mi terrei sulla prudenza come criterio di principio e abitudine indipendentemente dal prodotto che di fatto si impiega (ci possono essere leggere variazione di all'interno della chioma di una stessa pianta), perciò va bene ad allegagione, sempre che ci sia un problema di afidi.

Poiché da quanto hai scritto non hai ottenuto risultati soddisfacenti col sapone molle, ti metto alcune foto che ho fatto oggi pomeriggio e che spero possano essere utili agli utenti meno esperti circa l'efficacia di tale prodotto.
Come senz'altro capirai è un test del tutto empirico e con valutazione soggettiva misurata "ad occhio", privo quindi di attendibilità scientifica, dunque che può giusto servire per vivacizzare la discussione.

Ho preparato un soluzione di sapone molle (fig. 1) che ho distribuito a inizio pomeriggio su crisantemo (ritengo Aphis gossypii) (fig. 2 allo stereo dove si vede bene il rostro con il quale succhia la linfa e fig. 3 su pianta) e su rosa (Macrosiphum rosae) (fig. 4); poco fa sono andato a controllare. Parallelamente ho fatto un test diciamo 'in vitro' nel senso che ho preso una fogliolina di crisantemo infestata e la ho pipettata con soluzione saponata.
In vitro ho esaminato tale ultimo campione allo stereomicroscopio dopo una mezzoretta: tutti gli afidi erano sicuramente schiattati (diciamo pure per affogamento).
Nelle prove - per così dire - di campo invece la mortalità era variabile: gli esemplari più giovani e più esposti erano deceduti, gli adulti robusti e quelli riparati sotto le piegoline delle foglie (crisantemo) erano sopravvissuti.

Lo scorso anno, quando sono intervenuto con il sapone, non ho avuto successo probabilmente perché ho agito troppo tardi: molte foglie erano completamente coperte di afidi ed essendo arricciate non hanno ricevuto bene la soluzione con il sapone. Credo inoltre di averla preparata male, sciogliendo del sapone solido che tuttavia tendeva ad addensarsi..

A questo punto faccio un nuovo tentativo adesso che gli afidi sono appena comparsi, devo solo aspettare che smetta di piovere (magari scopro che l'acqua piovana ha dato una mano e lavato le foglie )

Dovrò poi decidermi a dare una pulita intorno le piante: ho delle pietre e del vecchio legname proprio in prossimità dei due alberi "infestati".. non credo sia un caso, probabilmente lì si insediano maggiormente insetti e formiche che mi creano poi il problema degli afidi..