Kentarro,difatti ce un errore.
Il link afferma quello che dico io, dice questo:Viale Bornata 110 – 25123 – BRESCIA – Tel 030362285 –
assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.itRASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA 30-10-2009-2.DOC 1/3
30 OTTOBRE TTOBRE 2009
_ Viticoltura
_ Malattie del legno della vite
Le Vigneron Champenois n. 1/09 p.30-41
I funghi coinvolti nelle malattie del legno (Esca,
Eutipiosi ) non si propagano tramite gli strumenti per la
potatura (cesoie) secondo diversi studi condotti
dall’istituto IFV, INRA di Montpellier e di Bordeaux.
Le analisi microbiologiche realizzate sui tagli di potatura
in diversi periodi non hanno mai mostrato la presenza di
funghi in assenza di pioggia. Questo studio aveva
mostrato che le contaminazioni si sono sviluppate più
soventemente nei periodi di pioggia. Altri studi svolti a
l’INRA di bordeaux tra il 1997 e il 2002 mostrano che
Phaeoacremonium aleophilum non contaminava i tagli di
potatura durante il periodo invernale. degli studi
californiani hanno permesso d’identificare le fonti
d’inoculo.
Un altro fungo pioniere dell’Esca e’ il Phaeomoniella
chlamydospora il quale penetra durante il periodo
invernale in seguito alle piogge. E’ risaputo che l’ Eutypa
lata (agente dell’Eutipiosi) situata sotto le parti morte dei
ceppi sono responsabili delle contaminazioni osservate
sulle piaghe di taglio. Per quanto riguarda la Fomitiporia
mediterranea le spore provengono da carpofori situati
sulle parti morte dei ceppi. Questi due funghi non sono
presenti nel legno dell’annata e non possono essere
trasmessi da un ceppo all’altro se non tramite il taglio.
La disinfezione degli strumenti per la potatura non serve
fino in fondo a combattere l’Esca e l’Eutipiosi. La
disinfezione necessaria deve essere fatta sui pezzi di
terra colpiti dalla necrosi batterica per evitare
l’espandersi del batterio responsabile.
Per l’Esca e l’Eutipiosi è indispensabile togliere i ceppi
morti. continua Ciao saluti DoPa