|
Autore |
Messaggio |
FIATAGRI
Iscritto il: 09/11/2009, 19:23 Messaggi: 124 Località: BERTINORO (FC)
Formazione: perito agrario
|
Ma quì è tutto un ot, perchè il titolo della discussione è la potatura del vigneto a guyot, quindi tutte le risposte riguardanti al ma dell'esca andrebbero messe in una discussione che parla esclusivamente del mal dell'esca, secondo me...
|
17/11/2009, 13:36 |
|
|
|
|
Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
|
Ciao FIATAGRI, hai ragione, però all'inizio si parlava della potatura, poi abbiamo confrontato i metodi di potatura e ora stiamo analizzando se alcune forme di allevamento predispongono alla vite al mal dell'esca. Per dopa, io cerco di moderare al meglio, poi può darsi che non ci riesca, ma cerco di lasciare più liberi possibile gli utenti, non mi piace intervenire di continuo per far parlare strettamente di una cosa, è bene che ognuno riporti la propria esperienza. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
|
17/11/2009, 20:57 |
|
|
dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
|
Francesco,Fiatagri non ha ragione,meno male che subito dopo c'è quel però,e gli spieghi come è andata la discussione.Io non ho voluto rispondere a Fiatagri e dirgli di andarsi a leggere tutti i commenti per capire, che quel secondo lui non centra. Francesco, io vi sto ponendo delle precise domande. 1)siete convinti che il mal dell'esca è causato dai tagli della potatura? 2)Siete convinti che l'infezione avviene tramite la pioggia che porta le spore all'interno dei tagli di potatura? Basta queste due risposte e la smettiamo,io non voglio mettervi nella testa con la forza questa convinzione. Poi, Francesco,non vi rendete conto che voi fate la mia stessa affermazione e non vi rendete conto,dite che sono gli attrezzi ad infettare, poi andate a mettere gli astringenti o catrame per non far entrare l'acqua. Ciao vi saluto DoPa.
|
18/11/2009, 11:47 |
|
|
kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
|
dopa ha scritto: 2)Siete convinti che l'infezione avviene tramite la pioggia che porta le spore all'interno dei tagli di potatura? Può benissimo essere e magari sarà anche così non voglio discutere su ciò che persone studiano dedicando tempo e forza. ma i tagli ci sono e ci saranno su ogni tipo di potatura e l'acqua può entrare su tutte le potature, non solo sul guyot. Il cordone è piegato a 90° verissimo e potrebbe benissimo rallentare o fermare la corsa delle spore verso il basso, ma lo è anche il guyot dopo che è stato legato (oppure intendi che entrano dallo sperone lasciato per il prossimo anno?). è questa la cosa che mi sforzo di capire ma a cui non trovo risposta nella mia testa. Non sarebbe allora sufficiente coprire in qualche modo i tagli fino a cicatrizzazione avvenuta con del pvc che a differenza del mastice o altro non viene intaccato dal tempo?
|
18/11/2009, 14:41 |
|
|
FIATAGRI
Iscritto il: 09/11/2009, 19:23 Messaggi: 124 Località: BERTINORO (FC)
Formazione: perito agrario
|
kentarro ha scritto: dopa ha scritto: 2)Siete convinti che l'infezione avviene tramite la pioggia che porta le spore all'interno dei tagli di potatura? Può benissimo essere e magari sarà anche così non voglio discutere su ciò che persone studiano dedicando tempo e forza. ma i tagli ci sono e ci saranno su ogni tipo di potatura e l'acqua può entrare su tutte le potature, non solo sul guyot. Il cordone è piegato a 90° verissimo e potrebbe benissimo rallentare o fermare la corsa delle spore verso il basso, ma lo è anche il guyot dopo che è stato legato (oppure intendi che entrano dallo sperone lasciato per il prossimo anno?). è questa la cosa che mi sforzo di capire ma a cui non trovo risposta nella mia testa. Non sarebbe allora sufficiente coprire in qualche modo i tagli fino a cicatrizzazione avvenuta con del pvc che a differenza del mastice o altro non viene intaccato dal tempo? La penso esattamente come te...
|
18/11/2009, 18:07 |
|
|
kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
|
Pensavo prima Esempio, lasci lo sperone più lungo di quello che serve, accechi le gemme che non servono (quelle sulla parte che hai lasciato in più), avvolgi questa parte con del nastro isolante che a differenza del mastice non secca e non si spacca. Risultato, le gemme che ti servivano ci sono ancora, il taglio è isolato dall'acqua. così l'acqua non entra di certo.
|
18/11/2009, 19:15 |
|
|
FIATAGRI
Iscritto il: 09/11/2009, 19:23 Messaggi: 124 Località: BERTINORO (FC)
Formazione: perito agrario
|
dopa ha scritto: Francesco,Fiatagri non ha ragione,meno male che subito dopo c'è quel però,e gli spieghi come è andata la discussione.Io non ho voluto rispondere a Fiatagri e dirgli di andarsi a leggere tutti i commenti per capire, che quel secondo lui non centra. Francesco, io vi sto ponendo delle precise domande. 1)siete convinti che il mal dell'esca è causato dai tagli della potatura? 2)Siete convinti che l'infezione avviene tramite la pioggia che porta le spore all'interno dei tagli di potatura? Basta queste due risposte e la smettiamo,io non voglio mettervi nella testa con la forza questa convinzione. Poi, Francesco,non vi rendete conto che voi fate la mia stessa affermazione e non vi rendete conto,dite che sono gli attrezzi ad infettare, poi andate a mettere gli astringenti o catrame per non far entrare l'acqua. Ciao vi saluto DoPa. Chi sei tu, il detentore della verità suprema per poter affermare con sì tanta certezza il mio essere in errore? Sei sicuro di voler ricevere risposta alle domande che poni? A cosa ti servono le nostre risposte se parti col presupposto che sono sbagliate? Se sei convinto delle tue teorie della polvere che filtra fra i raggi del sole per me non è un problema, è giusto confrontarsi e scambiarsi opinioni, ma evita di screditare le conoscenze degli altri solo perché a te non piacciono o non convincono, ed evita di volere a tutti i costi imporre agli altri le tue teorie. Detto questo, la tua teoria della pioggia io proprio non la condivido, l'apoplessia si propaga nel vigneto o per azione diretta del micelio, che passa dal legno infetto a quello sano, o, come già più volte detto, per trasmissione diretta attraverso gli arnesi da taglio usati nella potatura.
|
18/11/2009, 22:26 |
|
|
Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
|
Ciao dopa, non riesco a capire il tuo ragionamento, certo le forbici in se, cioè come pezzo di acciaio non sono il responsabile del mal dell'esca, ma sono responsabili della trasmissione dei funghi patogeni, perché noi potiamo una pianta malata e poi una sana, così facendo trasmettiamo la malattia che si propaga velocemente. I tagli vengono fatti in tutti i sistemi di potatura, e io non vedo differenze di suscettibilità tra una forma di allevamento e un'altra. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
|
19/11/2009, 0:04 |
|
|
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10192
|
nn c'è peggior sordo di chi nn vuole sentire
_________________ I
|
19/11/2009, 0:27 |
|
|
dopa
Iscritto il: 20/04/2009, 15:41 Messaggi: 291
|
Francesco,come puoi capire il mio ragionamento, se non riesci a capire ciò che dico.Non posso spiegare a te la funzione che fa la linfa in una pianta. Quello che dici non può avvenire, perchè la linfa parte dalle radici va alle foglie e poi torna indietro alle radici.Quando fai un taglio non torna più indietro, i buchi si chiudono ,non può entrare l'infezione nella pianta. Questa infezione può avvenire ne tempo quando si secca si spacca e l'acqua può essere lo strumento che porta l'infezione, Se non si capisce che quando fai un taglio la meta del diametro di questo si secca si perdono anche le radici. Se capiamo questo e riusciamo a creare una difesa di non far entrare le spore in quei spacchi forse quel legno secco causato dai tagli potrebbe diventare più resistente come succede che non tutti i ceppi si ammalano. Questo perchè noi siamo costretti potarle le piante. Io sto suggerendo una prevenzione, Kentarro ha intuito dice se ci metto la plastica sul taglio sarebbe più efficace degli astringenti,giusto io sui tagli all'impalcatura del tentone ci mettevo dei bicchieri di plastica bottigliette,pezzetti di plastica dei sacchetti del concime.Sui tagli quando ricostituivo una branca malandata agli alberi ci mettevo la plastica, ma anche questa si deteriorava nel tempo. @ Eugenio una risposta particolare:Per far sentire a un sordo che non vuol sentire, ci vuole un muto.
|
19/11/2009, 15:37 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|