io se voglio tenere una pianta vigorosa bassa opero sul portinnesto xchè immagino che con la potatura la pianta reagisce con succhioni e polloni poi addirittura sul dare e ridare forma sai che stress x le piante che oggi hanno una vita produttiva abbastanza breve? da anni ormai si parla di contenere tagli sulle piante e di agire sul verde in funzione dell'equilibrio vegetativo anche se tu nn concordi ma devo presumere dalle tue affermazioni che hai esperienza in materia e quindi anche se nn concordo ti credo sulla parola
si certo comunque il portinnesto lo stabilisci prima dell'impianto.Una volta fatto il danno come fai? Comunque vedo che tra esperti ci sono e ci sono sempre state filosofie proprie di ognuno.Ci possiamo stringere la mano:) Scherzi a parte,mai avute o viste piante seccate per la potatura di produzione..Il ciliegio non lo conosco più di tanto
quante ne vuoi di piante di albicocco passate a miglior vita per errori di potatura?(tagli di grosse branche per abbassare le piante è l'errore classico)
ti farei vedere,una cosa impressionante,una vite a pergola completamente cariata e legno fradicio che stava in piedi con un filo di legno e solo perchè legata con spago al palo.Portava la bellezza di 15 kg di uva per pianta ed era viva e non me lo so spiegare.La natura riesce a fare delle cose impressionanti!
L'albicocco si pota sia per i ponti che avete indicato ma soprattutto per migliorare/contenere la quantità di frutti. é indubbioa la necessità di eliminare parti ammalorate o sfoltimento.
Detto questo però ogni potatura o ferita può causare attacchi di funghi e parassiti. Soprattuto negli ultimi anni vi è una diffusione di malattie fungine che va diffondendosi in tutta europa.
E' quindi necessario dopo la potatura trattare sul legno ancora secco (meglio subito dopo la potatura ma anche altri trattamenti prima della fioritura) con prodotti fungicidi rameici neutri (poltiglia bordolese per esempio).
Inoltre necessita sterilizzare allo stesso modo gli atrezzi di potatura passando da una pianta all'altra per non diffondere l'eventuale infezione.
P.S.: a mio parere se gli albicocchi da cultura e innestati non vengono potati dopo pochi anni seccano o partono i polloni del nesto, cosa diversa per gli alberi nato da selvatico che fanno storia a sè.
Direi che questi alberi non sono potati da diversi anni. A mio parere se non intervieni in modo abbastanza radicale, sia per eliminare le parti ammalorate che per ricreare una armonia geometrica, sia per lasciare solo i rami potenzialmente più promettenti, se ne andranno in breve tempo. Ovviamente poi sono le eccezzioni che fanno le regole. Comunque un albero deve essere anche armonico e geometrico, sono le leggi che governano l'universo.
C'è un detto qui da me che se un albero non produce, lo poti un pò profondamente, si trova paura e inizia a produrre. Spesso funziona
ciao ragazzi! Io non ho molte conoscenze tecniche riguardo la potatura, però ho diverse piante da frutto! le potature le ho sempre fatte un po' a tentoni, in diversi casi ho tagliato il mio albicocco ti vent'anni circa con la motosega su rami di 30cm di diametro, lo stesso per quanto riguarda due ciliegi e due prugne goccia d'oro, tutte queste piante sono vive e vegete, però producono pochissimo (i ciliegi) pur essendo immensi, l'albicocco invece le albicocche (poche) che fa si ammalano e cadono da acerbe, le prugne invece producono a livelli industriali, piante immense e sanissime, ogni anno qualche ramo si rompe per il carico eccessivo di prugne....per quanto riguarda le prugne quindi ok...ma per ciliegi e albicocco pensavo che questi problemi derivassero dall'età delle piante, ma leggendo queste informazioni miviene un dubbio...può essere che fanno così perchè ho tagliato rami troppo grossi?? Altra cosa...io le piante le taglio tutte a fine inverno inizio primavera quando ancora le gemme sono chiuse. può derivare da questi fattori la scarsa produttività dei ciliegi e la malattia dell'albicocco?? grazie in anticipo Niccolò
L'albicocco io di solito lo tratto con qualche medicina per non far cadere e macchiare i frutti se vai in un consorzio ti sanno consigliare, per quando riguarda il ciliegio lo poto dopo la raccolta ma sempre giusto il minimo indispensabile.metti comunque in conto che concimo sempre tutte le piante che devono fruttificare e poi le poto ogni due anni altrimenti la raccolta è sempre misera. Comunque la produzione dipende tutta dall'impollinazione, ci sono anni in cui le piante sono talmente piene da far spezzare i rami e anni in cui i frutti riesci appena ad assaggiarli.