bravo dario. le potature a sud si eseguono a metà febbraio, al nord ai primi di marzo, e comunque in base al clima che c'è in quel periodo. le piante vanno aperte di sopra, tanto da formare "una specie di ciambella col buco". Questa azione da un doppio effetto: 1) consente ai raggi del sole di entrare anche all'interno della pianta; 2) ti consente di raccogliere i frutti senza l'attrezzatura da alpinisti. saluti
Volevo precisare che a tutte le piante fa bene la potatura (tranne alla ginestra ); se si fa da soli è bene potare tutti gli anni, ma senza esagerare, in modo da non incidere sulla produzione e senza ritrovarsi in situazioni complicate. Come è stato detto, si da la forma che più ci fa comodo, eliminando i rami che creano un groviglio o che si toccano tra loro, procurando ferite alla corteccia. Di solito i rami interni si tolgono, soprattutto i bolloni, cioè i rametti sui rami principali che vanno verso l'alto, che producono dopo 3-4 anni, ma richiedono molta energia, che tolgono alla parte vecchia, cioè quella produttiva. Però qualche bollone, soprattutto sulle piante vecchie, si fa crescere per rinvigorire una parte della pianta.
gianni1 ha scritto:ma come si capisce quali saranno i rami che fruttificano rispetto a quelli che non faranno frutti? Ad es ci sono rami che siu sviluppano in verticale ed altri in orizzontale, alcuni sviluppano verso l'esterno altri verso l'interno... Come gestirli?
Grazie
Purtroppo non si può generalizzare e applicare gli stessi criteri a tutte le specie. Ogni specie richiede determinati interventi anziche altri, e spesso all'interno della stessa specie cultivar fruttificano su feterminati organi anzichè altri. Cmq...è utile sapere cos'è una formazioni fruttifera e quali sono, e conoscere le gemme (g. a legno, g. a fiore, g. miste). Ad ogni modo i fruttiferi si possono raggruppare in due grosse branche POMACEE (melo e pero) e DRUPACEE (ciliegio, albicocco, pesco, olivo,...). I due gruppi hanno formazioni fruttifere diverse tra loro e alcune in comune. Se avete vogli di approfondire questi argomenti...altrimenti postate delle foto delle piante in questioni e vi dicono dove tagliare si fa prima
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: potatura alberi da frutto....
25/01/2012, 21:26
non generalizzate troppo, sia per il periodo in cue effettuare la potatura sia sul metodo. non esiste solo il vaso ma ci sono anche le forme appiattite, e non esiste solo la potatura a legno ma anche quella verde.... per esempio il ciliegio va potato in estate e non in inverno
Sicuaramente ogni pianta ha il suo periodo e metodo di potatura, ma questo vale negli impianti intensivi; per tagliare qualche ramo a qualche pianta, non cè bisogno di essere così precisini. Magari si possono osservare le varie piante quando stanno fiorendo o stanno fruttificando, per capire dove si concentrano le gemme fruttifere o quelle a legno, in modo da regolarsi per le potature future. Osservare, ragionare, immagginare e poi tagliare........
gerry94 ha scritto:Sicuaramente ogni pianta ha il suo periodo e metodo di potatura, ma questo vale negli impianti intensivi; per tagliare qualche ramo a qualche pianta, non cè bisogno di essere così precisini. Magari si possono osservare le varie piante quando stanno fiorendo o stanno fruttificando, per capire dove si concentrano le gemme fruttifere o quelle a legno, in modo da regolarsi per le potature future. Osservare, ragionare, immagginare e poi tagliare........
Invece sugli impianti famigliari, dove si hanno poche piante e spesso allevate con forme in volume "arcaiche" è buona norma ragionare su come operare e pensare a cosa si fa, anche perchè la manodopera non inflluisce sui costi
geo ha scritto:Invece sugli impianti famigliari, dove si hanno poche piante e spesso allevate con forme in volume "arcaiche" è buona norma ragionare su come operare e pensare a cosa si fa, anche perchè la manodopera non inflluisce sui costi
Sicuramente, ma tagliare un rametto, non comporta gravi danni.