Come la lotta alla tignoletta della vite, si sa ormai perfettamente la sua biologia ma 9 agricoltori su 10 non sanno quando intervenire e con cosa perché non si monitora mai, il venditore vuole VENDERE e i bollettini sono errati e redatti da persone poco preparate
quindi la cosa da fare, anche per un super hobbista, è quella di essere competente ed informato sulle specifiche malattie ed intervenire così in maniera dettagliata. Condivido l'impostazione pienamente!
Come si fa a costruire la competenza su ogni malattia, visto le particolarità di ogni zona?
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: poltiglia bordolese
03/03/2013, 20:14
matteodc91 ha scritto:Come la lotta alla tignoletta della vite, si sa ormai perfettamente la sua biologia ma 9 agricoltori su 10 non sanno quando intervenire e con cosa perché non si monitora mai, il venditore vuole VENDERE e i bollettini sono errati e redatti da persone poco preparate
Sei sicuro di quello che dici? Anche sulle dosi affermi una cosa che a mio avviso non è corretta
Ma chi ha mai parlato di dosi sono assolutamente sicuro di ciò di quello che ho scritto, i posizionamenti dei trattamenti se fatti bene devono avere scarti di due massimo tre giorni, invece ci sono anche "tecnici" suggeriscono regolatori di crescita a fine volo
In Italia l'importante è "dar l'acqua" (trattare), la strategia sta a 0 a tutti i livelli...speriamo cambi la mentalità con un cambio generazionale, sono il primo a sperarlo credimi
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: poltiglia bordolese
04/03/2013, 12:48
Effettivamente dal cellulare non avevo letto bene i nomi, poi mi ha tratto in inganno il fatto che il tuo messaggio sembrava una integrazione a quello precedente. Comunque per le dosi c'é molto da dire e si deve capire cosa vuol dire il massimo compatibile? se é legato ad un discorso economico non é cosí, se invece é legato ad un diuscorso di residui ed efficacia tenendo conto della resistenza allora ne possiamo parlare.
Per la tignola(ma vale per tutte le problematiche) non la penso come te e sicuramente ci sono realtá che funzionano e dove si fa un ottimo monitoraggio e si da una assistenza con modelli previsionali e bollettini molto efficaci. Poi si deve vedere a che tecnici ti riferisci, forse parli di alcuni venditori. Io non generalizzerei troppo il discorso. Se volete iniziare a cambiare iniziate anche a seguire quanto prescritto dalle etichette e dalle strategie di lotta e fidiamoci dei tecnici che fanno questo per lavoro.
Non per ultimo continuate a perseverare mischiando in un unico agromento altri temi.
Località: il famosissimo veneto orietale,pianura al confine fra Veneto e Friuli
Formazione: maturità classica
Re: poltiglia bordolese
11/04/2013, 10:53
riapro questo argomento perché sono assolutamente inesperta,e leggendovi mi sono un po' persa.. Ho 4 alberini di 2 anni,questo è il primo che impalcano,sono due ciliegi,un albicocco e un susino.La persona che me li aveva regalati mi ha portato UNA SPORTA di trattamenti,fra questi insetticidi quali fosmet e il famigerato imidacloprid.Poi dodina e poltiglia bordolese. Le istruzioni prevedono applicazioni piuttosto ravvicinate,non le istruzioni sulle scatole,ma quelle date a voce.addirittura dodina+fosmet ogni 8/10 giorni o dopo piogge diffuse. Allora,siccome ho ancora oggi il rimorso per una cavolata fatta con l'imidacloprid qualche anno fa,perché non sapevo che le api bevono la rugiada sulle piante,ho bisogno di aiuto! Naturalmente gli anticrittogamici servono per la bolla,specialmente sui ciliegi che ne hanno già segno,ma non è troppo?Quanto male fa la dodina?E il fosmet,che pericoli dà?E approfitto per farvi una domanda che mi attanaglia:imidacloprid è sistemico,giusto?Se io lo dò solo in irrigazione,è comunque pericoloso per gli insetti che si posano sulla vegetazione aerea?Io lo uso solo per piante che sono in vaso,poco,e copro con rete fine le interessate dal trattamento,anche lontano dalla fioritura,ma ho lo stesso questa curiosità.Comunque penso di non somministrarlo agli alberi. Ah,tutti gli alberi non hanno fiori,tranne il susino,che verrà esentato da qualsiasi cosa fino a quando non avrò mangiato i suoi frutti. Sfogatevi e ditemi tutto quello che avete da dirmi a questo proposito! Grazie in anticipo!
I trattamenti li faccio all'occorrenza e comunque con parsimonia. Personalmente penso che "aiutando" troppo una pianta a difendersi questa resterà vulnerabile sempre più. è come noi, se continui a prendere antibiotici per ogni singola stupidata guarisci si ma alla fine avrai bisogno di dosi sempre più massicce.
Tu cosa vuoi? frutta bella o frutta sana? La bolla sul ciliegio non l'ho mai vista e comunque bastano pochi trattamenti di solito in prefioritura per contenere i problemi.
kentarro ha scritto:I trattamenti li faccio all'occorrenza e comunque con parsimonia. Personalmente penso che "aiutando" troppo una pianta a difendersi questa resterà vulnerabile sempre più. è come noi, se continui a prendere antibiotici per ogni singola stupidata guarisci si ma alla fine avrai bisogno di dosi sempre più massicce.
Tu cosa vuoi? frutta bella o frutta sana? La bolla sul ciliegio non l'ho mai vista e comunque bastano pochi trattamenti di solito in prefioritura per contenere i problemi.
sono d'acordo, in tutto. L'unico albero con il quale ho problemi con la bolla è il pesco ma riesco a contenerla bene con i trattamenti invernali di poltiglia bordolese, che è prodotto biologico.
Località: il famosissimo veneto orietale,pianura al confine fra Veneto e Friuli
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Re: poltiglia bordolese
11/04/2013, 13:00
Ecco,vedete che mi avete già insegnato qualcosa?Io ignorantissimamente chiamavo bolla dei "bottoni" rossi sui margini delle foglie dei ciliegi e anche dell'albicocco.In seguito le foglie arrossiscono,si accartoccano e cadono.Non posso postare foto perché la fotocamera del telefono mi ha abbandonata..Cos'è quindi? La frutta poi la vorrei più possibile sana!E vorrei veder crescere forti gli alberi.