Le prime due foto non sono chiare (sembrerebbe di scorgere avvizzimento di germogli); nelle altre due si osservano macchie necrotiche compatibili con una attacco di corineo.
Ammesso che si tratti di tale patogeno, ora non ha senso intervenire, anche perché con l'innalzamento della temperatura questo patogeno perde la sua virulenza. Conviene invece trattare a fine stagione e poco prima della ripresa con rameico (come per la bolla del pesco); in primavera, con lo sviluppo del fogliame, si può fornire una ulteriore protezione con prodotti di origine naturale, quali l'estratto di equiseto, il chitosano, la zeolite.
Questa malattia io l'ho su un ciliegio e in verità ho provato a fare un trattamento un mese fa per cercare di bloccare l'ulteriore sviluppo del patogeno (piove in continuazione e ciò favorisce il fungo) con un mix di ossicloruro e un fungicida endoterapico, ma non è che ho ottenuto risultati concreti (vd. foto).
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