Orf ha scritto:
Ciao a tutti,
ho delle piante di pero su portinnesto BA29, ormai hanno alcuni anni ma la loro produttività è assolutamente scarsa. Le piante non sono sofferenti e direi che hanno una buona situazione di equilibrio. Qualcuno è in grado di dirmi quale potrebbe essere la causa? E' una caratteristica del portinnesto? Il terreno? La potatura? Tutte queste cose messe insieme?
Se qualcuno mi sa dare dei consigli vi sarei veramente grato!
A presto
Origine
Selezione clonale di ‘Cotogno di Provenza’ ottenuta
dall’INRA, Angers (Francia) e licenziata nel 1967.
Descrizione
Pianta di vigoria medio‐elevata in vivaio,
comparativamente superiore agli altri cotogni.
Habitus vegetativo abbastanza espanso.
Foglia di dimensione medio‐piccola di forma
circolare‐ovale; base del lembo di forma troncata o
cordata; apice mediamente appuntita. Lamina
fogliare diritta o leggermente concava in sezione
trasversale. Il margine si presenta liscio, non
ondulato. Il picciolo è corto e le stipole sono assenti
o molto piccole. Le foglie presentano un
portamento procombente (lembo rivolto verso il
basso) rispetto al ramo.
Ramo di colore marrone‐verde; pubescenza medioelevata
nella parte distale; forma del ramo ondulata
(o flessuosa) con internodi di media lunghezza.
Lenticelle abbastanza numerose e piccole. Le
gemme vegetative si presentano piuttosto grandi,
triangolari, allungate, pubescenti ed in posizione
appressata al ramo. Scarsa emissione di rami
anticipati.
Epoca di germogliamento: precoce (prima‐seconda
decade di marzo) rispetto a P. communis (terza
decade di marzo‐prima di aprile).
Epoca caduta foglie: tardiva (fine novembre) e
prolungata persistenza di parte delle foglie anche
nei mesi invernali.
Apparato radicale robusto e fascicolato. Buono
l’ancoraggio.
Attitudine pollonifera: scarsa.
Propagazione
Soggetto dotato di buona attitudine rizogena. Si
moltiplica bene per margotta di ceppaia, in passato
anche per talea legnosa. In vivaio presenta un
comportamento migliore rispetto ad MA, con
produzione di astoni più uniformi e vigorosi.
Sensibilità agli stress abiotici e biotici
Si adatta bene a diversi tipi di suolo, ma predilige
terreni fertili e freschi; è in grado di tollerare livelli
di calcare attivo fino a 6‐7%. Risulta sensibile ad
Erwinia amylovora (fuoco batterico), mediamente
suscettibile ad Agrobacterium tumefaciens, “pear
decline”, nematodi e virosi; poco sensibile ad
Eriosoma lanigerum (afide lanigero).
Comportamento delle piante innestate
Induce una vigoria inferiore al franco comune (pari
a circa il 60% di questo) e maggiore di ‘MA’ (+10%).
Affinità d’innesto media o buona con le principali
cultivar di pero. Presenta però problemi di
disaffinità con alcune varietà quali ‘Kaiser’ e
‘William’, per le quali si consiglia l’impiego
dell’innesto intermedio. I sintomi di disaffinità sono
comunque più contenuti rispetto ad altri cotogni a
vigoria più bassa. Induce una più lenta entrata in
produzione rispetto ai genotipi meno vigorosi ma
garantisce una buona e costante efficienza
produttiva. I frutti sono di buona pezzatura e
qualità.
Giudizio complessivo
Soggetto abbastanza vigoroso, idoneo per impianti
a media o medio – bassa densità (<2.500 alb./ha) in
terreni anche sub‐calcarei poco adatti ai cotogni
nanizzanti.
MONOGRAFIA DEI PORTINNESTI
DEI FRUTTIFERI
di Carlo Fideghelli e Filiberto Loreti
(coordinatori)
e
Vincenzo Ancarani, Carlo Fei, Angelo Godini, Daniela
Giovannini, Michelangelo Grandi, Alessandro Liverani, Stefano
Lugli, Marino Palasciano, Rossano Massai, Silviero Sansavini