|
|
Pagina 1 di 1
|
[ 6 messaggi ] |
|
Oidio su plantule di melo
Autore |
Messaggio |
bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
|
ciao a tutti! premetto le scuse per l'argomento che è stato sicuramente già trattato, cercando sul forum saltano fuori diverse centinaia di messaggi... mi scuso se non ce la faccio a leggerli tutti per trovare ciò che mi interessa. allora, avevo 5 piantine di melo nate questa primavera da semi di deliziose rosse (comprate dal fruttivendolo), dopo varie peripezie 2 sono sopravvissute e crescono felici. Finché sabato noto un paio di chiazze di patina biancastra sia sulla pagina superiore, sia su quella inferiore di una foglia: la identifico come mal bianco. Ora conosco la cura, che è lo zolfo, e so che è una cura preventiva o inibente, non eradica il fungaccio malefico. Vi rompo le scatole per 3 questioni: 1) essendo ignorante, mi domando se il fungo agente dell'oidio sia lo stesso per più tipi di piante - in altre parole, se è possibile che dalla salvia abbia passato le sue spore sulla plantula di melo, trovandosi a un paio di metri di distanza sullo stesso terrazzo (e nel tal caso il fungo è compatibile anche con la quercia) 2) conviene trattare una plantula di melo oppure è fatica sprecata, che anche se si salva viene su debole e stentata? mi riferisco al fatto che molti per il melo consigliano di asportare e bruciare rametti e foglie infettati dalle spore di oidio... su una piantina di 5-6 foglie che ci tolgo... 3) su siti di "rimedi naturali" consigliano il "the di aglio", cioè un infuso a base di aglio, come sostituto dello zolfo con funzione antifungina - è bio-fuffa o è veramente efficace come rimedio?
grazie mille
|
27/04/2010, 23:24 |
|
|
|
|
marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
|
sui rimedi naturali prova, sicuramente non devi asportare niente ma devi trattare e se riesci a eradicare il fungo le piante crescono normalmente, certo se le lasci così l'apparato vegetativo ne risente riducendo la superficie fotosintetica, che in piantine giovani porta al deperimento. Prova con più trattamenti con lo zolfo, eventualmente tratti con altri principi chiaramente curativi. L'agente non sempre è lo stesso, in molti casi la forma asessuata è polifaga. Nel caso del melo è un agente specifico per questa specie che è diverso da quello della quercia o della vite
|
27/04/2010, 23:50 |
|
|
bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
|
grazie marco, provo l'infuso d'aglio in serata o meglio domani mattina presto (ha da freddarsi). per cortesia, sapresti dirmi quando tempo è meglio far passare fra un trattamento di zolfo e l'altro? marco77 ha scritto: L'agente non sempre è lo stesso, in molti casi la forma asessuata è polifaga. Nel caso del melo è un agente specifico per questa specie che è diverso da quello della quercia o della vite i miei studi di biologia sono scarsi ... la "forma asessuata polifaga" mi pare una parolaccia ... mi pare di capire che se lascio le piantine accanto alle quercine non succede niente, ma è sconsigliabile metterle vicino ad altre rosacee, giusto?
|
28/04/2010, 15:29 |
|
|
bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
|
ciao, vi aggiorno sull'infuso d'aglio. innanzi tutto ho letto che dovrebbe avere un effetto anti-fungino a causa della presenza di solfati, tipo l'allicina dovrebbe contenere molecole di zolfo. Sicuramente puzza da morire, macchia il terrazzo e potrà avere effetto antibatterico e anti-afidi, ma non mi pare di grande efficacia contro l'oidio. L'ho dato ieri mattina presto con uno spruzzino, accertandomi di spruzzare con forza sulle parti colpite. Inizialmente, le foglie sembravano quasi ripulite (illusione) e all'ora di pranzo la situazione si presentava ad occhio migliorata. Oggi, mi pare tutto come ieri se non peggio, le macchie sono in estensione. Domani vado con lo zolfo in polvere.
|
30/04/2010, 15:09 |
|
|
bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
|
ciao ragazzi, il problema oidio non accenna a diminuire, anzi colpisce sempre più le mie povere piantine di melo. Le foglie cominciano a presentare macchie scure come se stessero necrotizzandosi e si rinsecchiscono diventando come cartapesta, perciò soggette facilmente a rompersi. Anche il fusticino si è ricoperto di una peluria bianca. Cosa posso fare? Lo zolfo da solo credo non sia sufficiente. In garage ho trovato un prodotto anti-oidico per piante ornamentali combi a base di esaconazolo (1,3 g) e zolfo (30 g): può andare bene anche per le plantule di melo o rischio di dare il colpo di grazia? Poi, quanto periodo deve passare almeno fra un trattamento di zolfo e l'altro? 10-15 giorni?
grazie Stefano
|
20/05/2010, 13:30 |
|
|
Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
|
Ciao bartolo, quando l'odio è presente, quindi la pianta è infetta lo zolfo serve a poco, devi usare un prodotto curativo registrato per il melo. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
|
20/05/2010, 15:02 |
|
|
|
Pagina 1 di 1
|
[ 6 messaggi ] |
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Google Adsense [Bot] e 15 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|