Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: Occhio di pavone dell'olivo: quando trattare?
04/05/2009, 12:59
Ciao DanieleV, io ti sconsiglio di trattare ora che siamo in prossimità della fioritura, di solito questa patologia non fa grossi danni e bastano a contenerla i trattamenti fatti a settembre, se proprio la presenza è massiccia nei prossimi anni puoi fare un trattamento a base di rame subito dopo la potatura. Saluti Francesco
Ciao Francesco, grazie della risposta. Trattare in concomitanza della fioritura danneggia i piccolo fiori? Ma quindi non posso trattare fino a settembre? Neanche subito doo l'allegagione? Ho gli olivi ridotti maluccio, diversi sono parzialmente defogliati, penso sia da ricondurre anche all'attacco dell'occhio di pavone o di altre malattie fungine simili... ...cosa posso fare?
http://it.wikipedia.org/wiki/Spilocaea_oleaginea" target="_blank Saluti a tutti, da diversi anni uso medicare gli olivi con trattamenti a base di rame o mancozeb sia per contrastare l’occhio di pavone che per la rogna. E' importante non dare mai questi prodotti in presenza dei fiori, questo vale anche per gli alberi da frutto e la vigna. Il cicloconio è una malattia fungina che si propaga in primavera e in autunno e che provoca come conseguenza anche la debolezza del picciolo dell’oliva. Io do solitamente 3 trattamenti agli olivi, il primo a gennaio-febbraio, con funzione preventiva, il secondo in primavera anche in presenza della mignolatura e l’ultimo trattamento all’inizio di settembre miscelando il prodotto a base di rame con un insetticida a base di dimetoato contro la mosca. Nel caso gli olivi siano infetti da rogna, che invece è un'infezione batterica, non sono assolutamente sufficienti i trattamenti a base di rame contro questa malattia , è fondamentale tagliare tutti i rami infetti e bruciarli il prima possibile. Questo è un lavoro che si può anche adesso. Mi hanno inoltre insegnato che quando si esegue l’eliminazione dei rami colpiti da rogna è opportuno lavare spesso con alcool gli utensili da potatura perché costituiscono essi stessi un veicolo di propagazione della malattia.
Ciao! con tutto il rispetto per il moderatore, ma non è assolutamente vero che l'occhio di pavone causa danni contenuti, anzi, molte aziende olivicole, principalmente del Sud Italia che intervenendo in quel modo subiscono decrementi nella resa pari al 5-10%. Inoltre trattare in via preventiva usando solo Rame al momento della potatura è la prassi comune che non ha lo scopo di prevenire il cicloconio ma tutte le crittogame e le batteriosi. Inoltre devi sapere che al momento della potatura il RAME viene usato per disinfettare le ferite e prevenire principalemnte la Rogna. L'occhio di pavone, ha una penetrazione attiva nella cuticola fogliare pertanto non c'è bisogno di vie d'ingresso secondarie. Io ti consiglio tre interventi: -un primo intervento con RAME dopo la potatura per prevenire la Coltura dalle batteriosi e crittogame varie -un secondo intervento sempre con rame (eventualmente miscelato ad altri prodotti di contatto/citotropici. -un terzo intervento nel mese di Settembre utilizzando Rame ed eventualmente Dodina.
Questa metodica d'intervento è facilmente definibile conoscendo l'eziologia del patogeno.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Occhio di pavone dell'olivo: quando trattare?
07/10/2010, 22:08
sarebbe opportuno vedere prima quando è stato fatto l'intervento, in questo caso la risposta non è consequenziale alla discussione, ma comunque va bene riprendere vecchie discussioni per continuare a discutere dell'argomento in oggetto. Inoltre non è stato proprio scritto che l'occhio di pavone non causa danni, ma essendo una crittogama molto influenzata dalle condizioni ambientali, sono vere entrambe le affermazioni: cioè che in base all'ambiente dove si trova l'oliveto puoi avere sia ingenti danni, come riporta l'utente, che situazioni dove la malattia non si manifesta, come riporta francesco. Infine per la prescrizione di fitofarmaci si devono seguire le regole del forum, e permettimi di aggiungere delle indicazioni al tuo piano. Le indicazioni date da te vanno bene in ambienti dove si ha una forte pressione della malattia, per quanto riguarda il trattamento di settembre si deve vedere bene quando si raccoglie, quindi in funzione dei tempi di carenza si potrebbe posticipare a dopo la raccolta(in zone precoci). Inoltre un uso così frequante del rame sull'olivo deve essere attenzionato se si ha in programma di usare olio minerale. E si deve avitare il rame in fioritura. Io nel forum non consiglierei più la dodina, visto che, ad oggi, sembra che verrà revocata a fine 2011, quindi tra un anno questa indicazione non sarà più attuale. Infine per continuare la discussione sull'occhio di pavone, aggiungerei che l'uso del rame fa cadere le foglie malate.
Ciao Marco, Ciò che hai precisato riguardo il Rame e le sue interazioni nonchè la questione riguardante i tempi di carenza le ho date un pò per scontate. D'altra parte, però, mi è nuova la notizia riguardante l'esclusione della Dodina a partire dal 2011. CIAO
PS: chiedo scusa per aver dato alcune cose per scontate senza sottolinearne l'importanza.
Il trattamento con ossicloruro di rame (molto piu' efficace di altri tipi di sali) lo puoi fare in presenza di mignole che devono ancora schiudersi ma non durante la fioritura. un consiglio che ti do' e' di aggiungere sempre zolfo (protegge i fiori dagli acari). Un ottimo trattamento molto efficace contro occhio di pavone e parassiti di ogni genere e' il polisolfuro di calcio in autunno post raccolta. Spesso molti non producono olive e' danno colpa all' alternanza o alla mancata impollinazione. in realta' il nemico numero uno della produzione e' un invisibile parassita chiamato Aceria oleae. lo zolfo e il polisolfuro di calcio lo tiene a bada per asfissia. io ho pubblicato alcuni video su youtube dove mostro gli acari al microscopio. Per debellare gli acari ho usato il polisolfuro e ho vis to che le piante ( normalmente si ammalavano) nonostante la stagione di pioggia intensa di quest' anno sono sanissime.
Esistono in commercio prodotti a base di ossicloruro di rame e zolfo che hanno un'elevata viscosità e capacità di penetrazione nel legno (secondo la mia esperienza personale, non sono un tecnico). In pratica ho effettuato un intervento prima della fioritura e adesso a novembre ho ancora i rami e le foglie che portano tracce del prodotto. Probabilmente anche la maggiore o minore quantità di precipitazioni determina il fenomeno.
Facendo un trattamento prima della fioritura ed uno dopo la raccolta/potatura, è utile fare anche il trattamento estivo?
2 o 3 trattamenti di solo solfate e rame sono normalmente sufficenti per mantenere l'uliveto in buona salute?
Non sarà troppo forte come prodotto? Meglio usarlo solo per le piante ammalate di rogna?
Io ho molte piante di Nostrale di Rigali. I primi anni erano sempre defogliate nonostante i numerosi trattamenti di rame. Li ho provati tutti:ossicloruro, idrossido,poltiglia. Mai nessun risultato convincente, le foglie si amnalavano sempre. un vero disastro .... poi la scoperta fortuita... a NOVEMBRE HO TRATTATO CON POLISOLdodFURO DI CALCIO . a primavera le foglie nuove erano finalmente sane