Marco ha scritto:
Meglio estirpare i vecchi alberi. Ma sarebbe meglio aspettare qualche anno prima di ripiantare.
kentarro ha scritto:
Arare e lavorare il terreno in profondità incorporando letame maturo. Sarebbe opportuno non far seguire la stessa frutta dove hai estirpato. Patologie fungine restano li in agguato.
Ok, grazie. Penso che potrei aspettare un anno prima di ripiantare.
Riguardo l'irrigazione? Mi chiedevo come si procede in questi casi.
Al più presto leggerò un bel po' di discussioni qui per farmi un'idea più dettagliata. Per ora sono in fase preliminare, inizierò questo autunno-inverno e a questo punto probabilmente pianterò nell'inverno successivo.
neoagricolo ha scritto:
comincia a studiarti le qualità che vuoi mettere e quando maturano , mica vorrai farle maturare tutte in una settimana ?
vediti l' impollinazione incrociata per aumentare la resa
controlla se non fioriscono troppo presto per la tua zona , pericolo gelate !
Be', sì soprattutto sulle ciliegie volevo riuscire a spalmarle su almeno 3 settimane, le gelate non dovrebbero essere un problema, qui difficilmente andiamo sotto i -2°C (a parte il 2012 in cui abbiamo toccato i -8°C). Mi sono fatto qualche idea ma su questo devo ancora studiare molto.
Delvi83 ha scritto:
Ma le vuoi per uso personale? Perchè limitarsi solo a due-tre tipi di Rosacea?
Non è meglio spaziare, ci sono decine di fruttiferi....dai melograni ai fichi, dai kaki ai kiwi.
Io poi di consiglierei (dato che suppongo che come zona non sia così arida come altre della Liguria) di piantare delle Asimine (Asimina triloba)....un frutto dal sapore tropicale resistente a -25°.
Per le radici delle piante vecchie meglio rimuoverle, arare e concimare il terreno......
Uso personale più qualche cliente che mi compra già la verdura e tutti mi chiedono frutta. Altrove ho già ciliegi, peschi, albicocchi, fichi, cachi e kiwi... anche varie qualità di prugne, nespole, e anche mele e pere su cui sto cercando di migliorare. Però non basta (e vorrei separare orto e frutteto).
Ho recuperato questo terreno dalla boscaglia e ora mi chiedevo cosa farne, mantenendo quel poco di buono che c'è rimasto (qualche ciliegio, fico, pero, caco e gli ulivi). Non conosco l'Asimina, non l'ho nemmeno mai vista, non mi dispiacciono gli "esperimenti" anche se i numerosi semini mi lasciano perplesso.
Di fatto ho due "possedimenti" da poco meno di un ettaro: in uno voglio fare solo orto e lo sto già facendo (non è che sradico gli alberi da frutta ovviamente ma pian piano moriranno), nell'altro solo frutteto: oltre ai 1000 mq già detti ce ne sono altri 2000 (male) utlizzati da ulivi e altri 5000 mq che prima era rovi e macchia mediterranea e ora è un misto alberi da frutta e legna da ardere.