ho un noce di cui non ho salvato nulla l'anno scorso a causa della mosca del noce.
Ho anche vari alberi da frutto (albicocchi, peschi, susini, peri, ciliegi, fichi) che per la prima stagione seguirò, da quando ne sono entrato in possesso, e di cui scoprirò le possibilità nei prossimi mesi. Sono un neofita totale che studia su internet e segue le istruzioni sulle confezioni (poltiglia bordolese, dodina, concimazioni varie, potature).
Dopo il trauma di aver perso l'anno scorso tutte le noci a causa delle mosche, mi chiedo: 1) come salvare le noci; 2) cosa succederà ai frutti degli altri alberi e come mi suggerite di intervenire?
Non vorrei usare insetticidi e avevo pensato ai metodi di confusione sessuale... funzionano? Ne vale la pena per applicazioni da hobbista? Mi raccontate le vostre esperienze?
puoi provare con 2 cose oltre alle trappole (delle quali so poco o nulla dal punto di vista economico e reperibilità per noi piccoli coltivatori). inizia a campionare la cosa con trappole cromatiche (qualcosa di giallo, che so piatti di plastica etc etc) con del vischio sopra. prova poi con bottiglie di pvc (quelle dell'acqua) con dentro un poco di acqua, aceto e zucchero, attira molti insetti. ultima via è quella di proteggere i frutti insacchettandoli in veri e propri sacchetti di tessuto non tessuto. se la mosca non arriva ai frutti non farà danni. ovvio questo vale per mele, pesche o comunque frutti grossi. su noci ciliegie etc etc è difficile realizzarlo.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: mosca del noce e mosche degli altri frutti
11/03/2014, 20:18
prima di tutto devi capire bene cosa attacca il noce, sicuro che é la mosca?(attacca solo in pochi areali mi sembra per esempio in veneto) o é la carpocapsa? é importante. per la confusione la puoi fare solo se hai areali molto grandi, per poche piante o piccole superfici questi metodi non funzionano. puoi fare il monitoraggio mettendo una trappola con i relativi feromoni e capire cosa e quando trattare
Oggi sono passato dal consorzio agrario nella mia zona e ho chiesto.
Mi hanno convinto a comprare un noto insetticida di una nota azienda tedesca, a base di spinosad e consentito in agricoltura biologica. Sembra sostanzialmente buono per tutti le larve di lepidotteri e un milione di altre bestie su 1000 fruttiferi diversi... incluso tutto ciò che può attaccare il noce. Tempi di carenza bassi.
Io uso anche un prodotto a base di dodina e poltiglia dispress. Per tutti i prodotti seguo le etichette e mi sembra che nessuno di questi sia incompatibile con gli altri, per cui fin qui tutto bene.
La domanda è come faccia un prodotto che viene descritto come mega potente, adatto a sterminare uno zoo intero, ad essere considerato biologico...
ciccio82 ha scritto:La domanda è come faccia un prodotto che viene descritto come mega potente, adatto a sterminare uno zoo intero, ad essere considerato biologico...
La gente tende a identificare "biologico" come "non pericoloso": non è vero! Per essere biologico deve semplicemente rientrare nel disciplinare di produzione biologica e quindi sostanzialmente essere un prodotto tradizionale (come la poltiglia bordolese) oppure a basso impatto ambientale e non di sintesi (cioè in pratica non deve essere prodotto attraverso procedimenti chimici e deve lasciare residui che vengono assorbiti dall'ambiente in tempi brevi). Esempio: il piretro è un estratto di alcuni particolari crisantemi e una volta distribuito viene degradato in 2-3 giorni, ma non per questo è consigliabile berlo a colazione e non per questo è selettivo (infatti colpisce anche le api per dire). Ecco, per lo spinosad è la stessa cosa, solo che viene prodotto da colonie di particolari batteri se non sbaglio. Altro esempio è il rotenone che infatti è stato addirittura revocato