Ciao vi chiedo consiglio per capire chi o cosa sta danneggiando le foglie di un morus Alba pendula che abbiamo piantato in giardino questa primavera. Vi chiedo anche eventualmente cosa fareste per risolvere il problema! Grazie del supporto
Pensi si tratti della c.d. fersa del gelso provocata dal fungo Mycosphaerella morifolia. La malattia si può combattere raccogliendo e distruggendo le foglie cadute in autunno (serve ad eliminare il materiale di inoculo) e intervenendo in primavera con rameici per prevenire l'attacco.
Grazie Alessandro Provvederò a raccogliere ed eliminare le foglie in autunno In primavera lo tratteresti quando iniziano ad esserci i nuovi butti di foglie o a foglie già formate (te lo chiedo perché è in montagna a 600mt s.l.m quindi con lo sviluppo abbastanza rallentato ) Grazie
Tratterei su foglie espanse dato che i rameici sono attivi solo in copertura; se invece opti per un sistemico puoi trattare anche prima in quanto il fungicida segue lo sviluppo della vegetazione. Tieni presente che in ogni caso l'efficacia reale di un anticrittogamico mediamente non dura più di una decina di giorni, perciò è bene bissare l'intervento. Considera inoltre che non si tratta di una malattia particolarmente pericolosa e che non siamo in una logica di agricoltura da reddito, dunque alla somma delle somme a mio parere se fai un paio di trattamenti a distanza di una quindicina di giorni a primavera inoltrata, cioè nel periodo di più probabile infezione, va più che bene.
Oggi l'ho trovata anch'io quella malattia, così ti posso confermare che si tratta della fersa. A casa ho esaminato qualche foglia e all'interno delle aree necrotiche, sulla pag. inferiore, ho visto dei corpiccioli chiari che ho immaginato essere i corpi fruttiferi del fungo patogeno, e in effetti all'osservazione microscopica ho potuto constatare la presenza di conidi (elementi di riproduzione asessuale) tipici del genere Mycosphaerella.
Alessandro1944 ha scritto:Tratterei su foglie espanse dato che i rameici sono attivi solo in copertura; se invece opti per un sistemico puoi trattare anche prima in quanto il fungicida segue lo sviluppo della vegetazione. Tieni presente che in ogni caso l'efficacia reale di un anticrittogamico mediamente non dura più di una decina di giorni, perciò è bene bissare l'intervento. Considera inoltre che non si tratta di una malattia particolarmente pericolosa e che non siamo in una logica di agricoltura da reddito, dunque alla somma delle somme a mio parere se fai un paio di trattamenti a distanza di una quindicina di giorni a primavera inoltrata, cioè nel periodo di più probabile infezione, va più che bene.
È un paio di anni che cerco di salvare una pianta di morus nigra. Ho finora usato solo prodotti rameici. L'anno scorso sembrava meglio, quest'anno un disastro da subito. Hai parlato di sistemici, ma quale e quando? Non ho trovato nulla al riguardo.
Non hai trovato nulla in quanto il gelso non è considerato una pianta di effettivo interesse agrario e quindi non sono previsti prodotti fitosanitaria, almeno per la malattia in argomento (digitando sul sito Fitogest non appare il nome del patogeno). Perciò bisogna andare su prodotti ad uso hobbistico autorizzati PFnPE, in pratica quelli che hanno come sostanza attiva il difenoconazolo o il tetraconazolo. Peraltro, per contenere l'infezione, hai provveduto alla caduta-foglie raccogliere e bruciare le foglie che rappresentano l'inoculo della malattia?