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Autore |
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Crescent
Iscritto il: 21/10/2017, 12:36 Messaggi: 26
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Salve, un mio amico mi ha dato due confezioni da 10 kg di Polti 20, una miscela di rame solfato e boro. Vorrei usarlo su nocciolo, ma le confezioni risalgono a 10 anni fa'. Possono in qualche modo creare danno alle mie piante?
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24/03/2024, 17:21 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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POLTI 20 è commerciato come concime fogliare ma in realtà è solo una furberia per vendere, senza passare per l'etichettatura, un prodotto fitosanitario (sia pure a basso tenore di sostanza attiva). Se sia ancora buono o meno non ci sono elementi per pronunciarsi, dato che neanche i prodotti fitosanitari etichettati portano data di scadenza. Si tratta comunque di un prodotto minerale, dunque, se ben conservato, è in grado di conservarsi per molto tempo; tu prova su piccole porzioni di chioma e vedi se ci sono effetti negativi.
P.S. A che scopo lo dai sui noccioli?
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24/03/2024, 22:31 |
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Crescent
Iscritto il: 21/10/2017, 12:36 Messaggi: 26
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Sul nocciolo il boro serve a favorire l'allegagione. In questi ultimi anni non ho usato boro nel mese di aprile, ma solo rame e zolfo, ora mi ritrovo qusto prodotto e se possibile vorrei usarlo. C'è la possibilità che il prodotto perda la sua efficacia con il passare del tempo? Le confezioni sono ancora sigillate ma non so in che condizioni sono state conservate
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26/03/2024, 10:21 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Come ti ho detto non ci sono parametri di riferimento per la durata di efficacia di un prodotto di tipo fitosanitario. Con la sigla che hai riportato, in rete vedo diversi prodotti di cui uno a base di boro (microelementi) e rame solfato: sono sostanze minerali e dunque in teoria, se tenute all'asciutto e ben sigillate, non dovrebbero subire degradazione anche nel lungo tempo.
Nei disciplinari di corilicoltura viene suggerito di sostenere le piante con boro e zinco per garantire un’abbondante e uniforme fioritura, una piena schiusura delle gemme, sia a fiore che a legno, e la loro successiva crescita. Si consigliano, specie su suoli alcalini, due trattamenti in post-raccolta (prima della caduta delle foglie la pianta accumula le riserve nel legno e nelle gemme) e al germogliamento.
Il solfato di rame è un anticrittogamico e su nocciolo viene usato in pratica solo in presenza di mal dello stacco, cancri e batteriosi; invece per le più frequenti avversità come i mal bianchi (attualmente ce ne sono di due specie di cui la più recente un po' più preoccupante, facilmente distinguibile in quanto forma cleistoteci per tutta la stagione> vd. mie foto) o la gleosporiosi si impiegano altri fungicidi anche microbiologici.
Allegati:
cleist nocc asco ascospore.jpg [ 52.4 KiB | Osservato 442 volte ]
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26/03/2024, 13:44 |
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