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Autore |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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ciao a tutti, quest'anno i meli sono stracarichi di frutti, per lo più piccoli, ma molti malati. gli alberi sono stati trattati sporadicamente con prodotti a base di zolfo e rame, periodo fine inverno. in primavera hanno subito un pesante attacco di afidi, ora i frutticini mi sembrano gravemente malati di ticchiolatura, alcuni presentano anche spaccature. Il fogliame non presenta, però, macchie estese, almeno non in misura paragonabile a come ha colpito alcuni frutti. Allego le foto nella speranza che riusciate a individuare la patologia e se sapete indicarmi una cura (per l'anno a venire ormai) ve ne sarei molto grato, anche chimica perché purtroppo non abbiamo il tempo per fare un frutteto hobbystico bio.
Nel frattempo mi sono messo a raccogliere le foglie e i frutti caduti e anche quelli non caduti ma gravemente compromessi, e li ho allontanati dai meli sul cumulo delle potature da bruciare. Grazie, ciao!
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19/07/2010, 12:50 |
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marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
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Ciao, generalmente i periodi critici sono più frequenti e pericolosi in prossimità della fioritura o immediatamente dopo , ma il rischio di attacchi primari - il cui instaurarsi è assolutamente da evitare- incomincia dal momento in cui è presente la vegetazione : cioè fin dalla schiusura delle gemme . per queste si rende necesario assicurare una accurata protezione delle piante nel periodo prefiorale e post fiorale fino al periodo del "frutto noce" o meglio ancora, fin verso la metà di giugno . Da quel momento in poi cessa il pericolo di infezioni ascosporiche ,che possono giugere anche da molto lontano portate dal vento. Si possono fare trattamenti preventivi; antigerminativi , curativi, eradicanti. A seconda del prodotto impiegato si può arrestare un'infezione anche a 72 ore o più . I prodotti a base di rame sono preventivi , vengono distribuiti sulla superficie delle piante e non presentano citotropicità ; però presentano alcuni vantaggi quali: elevata attività , lunga persistenza di azione, anche con temperature basse, capacità di ridistribuirsi ad opera dell'acqua che li discioglie, il chè permette loro di raggiungere parti che non erano state coperte o neoformate. Lo svantaggio che possono avere è quello di contenere in parte l'attività vegetativa . Marcello
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19/07/2010, 20:38 |
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Russo
Iscritto il: 04/07/2010, 18:36 Messaggi: 51 Località: Perugia
Formazione: Laurea in scienze agraire
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Fai bene quest'anno a non dare nulla. Il prossimo anno alla caduta delle folgie fai un trattamento con Rame. Un secondo intervento eseguilo all'ingrossamento delle gemme (inizio ripresa vegetativa) con Bitertanolo e Dodina. Se la primavera risulta piovosa ripeti una volta il trattamento (30 giorni dopo il II trattamento) e vedrai che risolverai il problema!
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19/07/2010, 21:52 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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grazie per i preziosi consigli di cui farò tesoro l'anno prossimo! viva il forum di agraria!
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19/07/2010, 23:21 |
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