Salve ragazzi sapete dirmi perche le mele del mio albero ogni anno sono marce? Se fosse capocarpsa dovrebbe esserci il verme all interno.. Invece non ce nulla.. Forse E gia uscito? Oppure e qualche altro problema che causa questa marciscenza?funghi ecc? Grazie

Carpocapsa direi di no in quanto vedo integri i semi e la parte carpellare (il frutto in senso botanico), e non si scorgono neppure gallerie.
Il marciume di per sé è da attribuire a funghi, però di quel tipo con disfacimento senza altre manifestazioni (come nella muffa a circoli) o localizzazioni (come nel bollato o nel marciume dell'occhio) potrebbe essere secondario, insediatosi ad esempio dopo un attacco di insetti fitofagi come i c.d. ricamatori (es. Pandemis spp.) anche se solitamente le erosioni sulla buccia suberificano.
Ti inviterei a effettuare due osservazioni:
- se il marciume compare invariabilmente a partire dalla zona peduncolare;
- a verificare se su foglie e frutti compaiono segni appunto di attività trofica di insetti ricamatori (vd. foto).

Ti metto un paio di foto con i segni di erosioni da tortricide ricamatrice senza e con successivo inizio di marciume e una di marciume da Gloesporium sp. che potrebbe starci anche se ha evoluzione piuttosto caratteristica a partire da lenticelle.

Ho pensato di aggiungerti anche un paio foto, sempre da rete, illustrative del marciume da moniliosi (la quale in effetti può manifestarsi in modo diffuso), però è facilissimamente riconoscibile una volta sviluppatasi per la presenza dei caratteristici circoli

Grazie per avermi risposto, quindi l'ipotesi possibile è che ci sia un attacco fungineo.. ? solitamente il marciume è interno esternamente a volte e visibile altre no.. esternamente cè qualche piccolo forellino simile a quello di insetto ricamatrice..

In tal caso si tratta verosimilmente di funghi a comportamento saprofitario/parassitario (solitamente si insinuano nel periodo della fioritura all'interno del frutto in formazione e, se le condizioni ambientali sono favorevoli, si sviluppano provocando il maricume).
Circa la individuazione dell'agente responsabile talora ci si può orientare valutando il tipo di marciume (secco, molle), il suo colore (bianco, nero) e la sua progressione che a volte assume un aspetto caratteristico (si spaccano un po' di mele, che a occhio attento paiono attaccate, per vedere l'interno), ma solitamente la diagnosi avviene in laboratorio con isolamento su piastra ed esame microscopico delle spore (foto 1: aspetto su terreno di coltura Botryospheria = Spaeropsis sp., agente del c.d. 'marciume nero' delle mele; foto 2: aspetto macroscopico su frutto).
La difesa è di tipo preventivo e consiste nell'eliminazione di tutti quei materiali su cui possono conservare propaguli del fungo e che quindi rappresentano la fonte di inoculo (mela marce cadute a terra o mummificate sull'albero, residui di potatura etc.), e gestione dei cancri (ad es. il fungo citato provoca anche lesioni cancerose rameali).

Prova ad aprire altre mele e in particolare a controllare, come ti avevo già chiesto, se il marciume si localizza prevalentemente nella zona del peduncolo e se la parte carpellare dove ci sono i semi è più o meno indenne.

Ciao al prox giro

Esternamente si presentano cosi...
Cmq l interno solitamente è marcio dal peduncolo in giu zona semi..

Queste nuove foto e in base a quello che dici si ritorna da capo e bisogna lasciar perdere il marciume nero del cuore (su questo forum qualche anno fa era stato postato un caso emblematico che ora avrebbe una risposta più esauriente: coltivazioni-arboree-f22/mele-che-marciscono-dall-interno-t77052.html" target="_blank" )

A vedersi così sembrerebbe una infezione a partire da lenticelle o piccole lesioni anche di natura fisiologica. Purtroppo ci sono parecchi funghi che possono dare alterazioni simili ma si tratta generalmente di marciumi da post-raccolta, cioè che insorgono durante la conservazione pur insediantosi il patogeno quando le mele sono ancora sull'albero, come quello che provoca il 'bollato' (attualmente è stato rinominato Phlyctema vagabunda), e altri segnalati in letteratura quali ad es. Phacidiopycnis washingtonensis e Sphaeropsis pyriputrescens (non so però se siano presenti in Italia); metto cmq una foto di tutti e tre in ordine nominato per rendere l'idea.

Quello che puoi fare come difesa è comunque l'eliminazione dei materiali possibili fonte di inoculo e al limite un trattamento preventivo (qui la tempistica va in base alla tua esperienza) con un anticrittogamico: puoi scegliere tra un rameico, un sistemico tipo il penconazolo o andare sul biologico con estratti di alga Laminarina (quest'ultimo però costa essendo confezionato per usi professionali).

Più di così non riesco ad aiutarti. L'unica ceretzza diagnostica si ha portando le mele al Servizio Fitopatologico della tua Regione per un esame di laboratorio.