per hobby faccio un po' di giardino, di orto e di frutteto: ho 4 o 5 piante di melo, 3 peri, poi prugne, ciliege, noci e nocciole.
Soprattutto mele e pere ogni anno sono flagellate da mille diversi problemi ed avversità: afidi, ifantria, carpocapsa, butteratura amara e, soprattutto, ticchiolatura.
Ho provato a combattere le diverse avversità usando soprattutto (ma non solo) prodotti biologici: bacillus turingensis, Azadiractina, nematodi di Steinernema carpocapse, polisolfuro di calcio, etc.
Ma non c'è storia: faccio un lavoro che mi prende parecchio tempo e non riesco mai a fare i trattamenti nel momento giusto, col risultato che spendo un sacco di soldi senza ottenere alcun risultato.
Allora vorrei cambiare strategia ed innestare meli e peri con marze di varietà, magari che producano meno, o anche di qualità meno pregiata, ma più resistenti alle malattie, ed in particolare alla ticchiolatura.
Qualcuno sa darmi qualche consiglio sulle varietà da innestare e su dove posso procurarmi le marze (ormai per il prossimo anno)? Abito in Abruzzo, vicino all'Aquila.
Ti conviene iniziare a girare la tua zona quando ci sono le mele pronte e appena vedi un bel frutteto magari fai due chiacchere con il proprietario e ti fai dare qualche marza a gennaio. Io ho sempre fatto così per recuperare piante da frutto abbastanza resistenti. Quelle che si acquistano non durano.
mangianastri ha scritto:Ti conviene iniziare a girare la tua zona quando ci sono le mele pronte e appena vedi un bel frutteto magari fai due chiacchere con il proprietario e ti fai dare qualche marza a gennaio.
Ok cercherò di seguire il consiglio.
mangianastri ha scritto:Innesta sempre su selvatico se riesci
In realtà pensavo di fare innesti parziali (cioè lasciando parte dei rami che sono già in produzione) di varietà resistenti su piante già grandi. E' possibile? Altrimenti dovrei eliminare piante che hanno già diversi anni ed aspettare chissà quanto per avere nuove produzioni!!
La resistenza alla ticchiolatura può essere monigenica (detta anche verticale) o poligenica (orizzontale): la prima nell'immediato è più efficace ma tendenzialmente più facile ad essere aggirata da ceppi mutanti del patogeno, viceversa la seconda. Considera che nell'agricoltura intensiva si effettuano su melo non meno di 15-18 trattamenti nel corso della stagione produttiva sulle varietà commerciali sensibili. Le principali cv di melo con carattere di resistenza sviluppate già nel corso della seconda metà del novecento hanno in comune il gene di resistenza chiamato Vf, però attualmente è divenuto sempre meno efficiente. Io avevo scelto Goldrush che si dimostrò poco soggetta, però bisogna incrociare la resistenza anche con le qualità pomologiche e organolettiche e il periodo di maturazione che si desidererebbero. Attualmente si stanno approntando nuove varietà, quali: Modì, Civg198, UEB32642, Opal, Ariane, Les Naturalies. Ti metto un link anche se non recentissimo http://portale.provincia.vr.it/files/ne ... nti-al.pdf" target="_blank" target="_blank" target="_blank
Caro Alessandro, riguardando i miei messaggi mi sono reso conto solo adesso, ad un anno e mezzo di distanza, di non averti ringraziato per la tua interesssantissima risposta. Ti ringrazio ora e cercherò di mettere a frutto le tue indicazioni a fine inverno (lo scorso anno non ho potuto fare nulla).