Salve a tutti,
innanzitutto mi scuso in anticipo per il fatto di postare una domanda di carattere generale nel forum "Coltivazioni arboree". Il punto è che non sono riuscito a trovare una sezione più appropriata per la mia domanda
Ma veniamo al dunque: possiedo un piccolo terreno in collina (circa un ettaro) costituito da una serie di ampi terrazzamenti con un dislivello, tra l'uno e l'altro, di circa 5 metri.
Purtroppo, per vari motivi, il terreno risulta da molti mesi incolto. Il mio intento è quello di affittarlo a una persona di fiducia.
So bene che, pur non volendo coltivare il fondo, bisogna provvedere ad alcuni minimi adempimenti che possiamo definire di pura "manutenzione", per i quali generalmente mi affido a terzi.
In questa fase il mio obiettivo prioritario è quello di evitare che, in seguito alle piogge, si verifichino dei crolli dei terrazzamenti: infatti, non esistendo muri di contenimento, le pareti dei terrazzamenti sono costituite semplicemente di terra.
A tal fine, ogni anno, oltre a tenere pulito il fondo dai rovi e dalle erbacce, provvedo (in autunno) alla manutenzione dei solchi che consentono il deflusso ordinato delle acque piovane (in pratica è sufficiente percorrerli un paio di volte con un piccolo trattore).
Secondo un mio vicino, oltre a ciò, bisognerebbe anche zappare il terreno, almeno una volta all'anno.
Un altro vicino sostiene invece che, se il mio obiettivo è solo quello di garantire la stabilità dei terrazzamenti, conviene non smuovere troppo il terreno (zappare dunque potrebbe addirittura essere controproducente!): l'importante è tenere in buono stato i solchi che conducono l'acqua piovana lontano dai limiti.
Chi ha ragione secondo voi?
Grazie