Ho un albicocco ed un susino. All'inizio della ripresa vegetativa si ricoprono di fiori e poi di foglioline. Prima ancora della fine della fioritura le foglie e i fiori si afflosciano e poi seccano, dapprima sulla sommità dei rami, sino poi ad estendersi a tutta la pianta. Dopo questo problema riprendono a vegetare normalmente ed alla fine dell'estate risultano rigogliose, ma senza fruttificare. Ho fatto già diversi trttamenti ma senza risultato. C'è qualcuno che mi può aiutare?
Per quanto riguarda l'albicocco si tratta sicuramente di un'infezione fungina: corineo o monilia, le due malattie in assoluto più diffuse su questa pianta e che provocano, tra gli altri proprio i sintomi da te descritti. Non vedendo le foto non posso esserne certo al 100%, però ne sono abbastanza sicuro. Se osservi dei buchini sulle foglie di qualche mm di diametro e i pochi frutti che si salvano sono butterati con craterini neri allora è corineo, se invece i frutti che si salvano, giunti quasi a maturazione presentano una estesa macchia bruna con sopra una specie di "muffa" bianca allora è monilia. Potrebbero essere anche entrambe le malattie agenti insieme. Infine, potrebbe non esserci nussun frutto che si salva . In ogni caso il trattamento è sempre quello. Adesso è un po' tardi per intervenire perchè la la fioritura è gia avvenuta e se la malattia ha colpito i fiori il raccolto è andato. Comunque adesso pensiamo a salvare la pianta. Appena puoi tratta la pianta con ziram (se lo trovi, sennò dodina) unito a bitertanolo o tebuconazolo (quest'ultimo va meglio nel tuo caso, in quanto sistemico). Poi attendi la caduta delle foglie verso novembre e tratta con ossicloruro di rame. A febbraio, prima della ripresa vegetativa, tratta di nuovo con ossicloruro di rame. A questo punto arrivano i trattamenti più importanti. In prefioritura, nella fase di "bottoni rosa" tratta con ziram (attivo anche contro il corineo) + bitertanolo o tebuconazolo (attivi soprattutto contro la monilia ma quasi inutili per il corineo). Ripeti il trattamento a fine fioritura. Se l'albero è stato pesantemente attaccato l'anno precedente come nel tuo caso, ripeti di nuovo alla scamiciatura dei frutticini. Dovrebbe bastare. Tieni d'occhio la pianta anche nelle settimane successive perchè queste malattie, soprattutto la monilia, tendono ad attaccare violentemente la pianta durante la fioritura e subito dopo (perchè le condizioni climatiche in quel periodo sono favorevoli, temperatura sui 10-15° piogge frequenti eccetera...) poi entrano in uno stato di quiescenza e possono riemergere pochi giorni prima della raccolta dei frutti. Munisciti di una pompa che nebulizzi bene i prodotti. Pota la pianta a vaso in modo che l'interno sia "vuoto" e l'aria e la luce penetrino anche nelle zone più interne.
Dimenticavo. Prima di effettuare qualsiasi trattamento elimina e brucia ogni ramo secco e colpito dalla malattia (spesso questi rami sono anche colpiti da cancri dai quali esce gomma) e tutti i frutti mummificati rimasti sulla pianta dall'anno precedente.
P.S. Queste malattie, specie in una pianta pesantemente colpita come la tua si combattono solo con trattamenti chimici. Diffida dei rimedi naturali. Ne va della vita della tua pianta. Infine ricorda che difficilmente riuscirai ad eradicare del tutto la malattia e non appena dimenticherai di effettuare gli appositi trattamenti (specie quelli primaverili) la tua pianta verrà di nuovo colpita.
Salve sono una neofita, ho un susino del quale non conosco la storia (ho acquistato il piccolo terreno da poco) che presenta dei rami con la gomma (non molti) e questa estate ha fatto 4-5 susine secche e bruttissime...ovviamente è malato, che posso fare ora che siamo in novembre e quindi è a riposo? devo tagliare o pulire i rami infetti e trattare con prodotto specifico (se mi date il nome è meglio)? inoltre ho appena piantato a circa 3 metri un albero di cachi, più in là un melo (Gialla golden) ed ancora più in là un ciliegio (bigarreau). Devo trattare tutti gli alberi per prevenzione? Grazie anticipatamente per la risposta.
i trattamenti da fare ora (non obbligatori chiaro) sono quelli chiamati invernali. si fanno quando tutte le foglie sono cadute. ne fai 2/3 durante l'inverno, prima che le gemme inizino ad aprirsi. ora ti consiglio di dare un prodotto a base di rame che potrebbe essere la poltiglia bordolese oppure l'ossicloruro di rame. non fa molta differenza, l'importante è usare dosi invernali e spruzzarlo su tutta la pianta evitando che goccioli (sprechi prodotto e inquini) quando poti elimina tutti rami secchi e malati. disinfetta bene sempre con lo stesso prodotto spennellandolo sulle ferite e, se sono tagli grossi, chiudili col mastice. questi sono trattamenti "preventivi" e combattono o meglio prevengono le malattie fungine.
essendo trattamenti non invasivi e considerati biologici li puoi fare su tutte le piante.
Buongiorno! Sono una neofita e sto cercando di curare una pianta di albicocco grande e non giovane, malata per molti anni di incuria. Ho effettuato 3 trattamenti in inverno - primavera e la pianta ha reagito benissimo? Con foglie sane e moltissimi frutti, che però ora si stanno riammalando, particolarmente da un lato della pianta. Un'altra informazione: ho interrato un giovane pesco, che ha già prodotto frutti ma poi si è ammalato... Immagino quindi che la causa sia l'ambiente umido, perché non è mai stato potato se non al vivaio. Come posso intervenire per non perdere tutto il raccolto di quest'anno? Poto i rami colpiti? C'è un modo per trattare che permetta di mangiare comunque i frutti che si salvano (ancora molti)? Grazie a tutti
Chiaraluna ha scritto:Buongiorno! Sono una neofita e sto cercando di curare una pianta di albicocco grande e non giovane, malata per molti anni di incuria. Ho effettuato 3 trattamenti in inverno - primavera e la pianta ha reagito benissimo? Con foglie sane e moltissimi frutti, che però ora si stanno riammalando, particolarmente da un lato della pianta. Un'altra informazione: ho interrato un giovane pesco, che ha già prodotto frutti ma poi si è ammalato... Immagino quindi che la causa sia l'ambiente umido, perché non è mai stato potato se non al vivaio. Come posso intervenire per non perdere tutto il raccolto di quest'anno? Poto i rami colpiti? C'è un modo per trattare che permetta di mangiare comunque i frutti che si salvano (ancora molti)? Grazie a tutti
Le descrizioni dei problemi e delle malattie, per quanto fatte bene, non sono mai come le foto. Cerca di allegare qualche fotografia. Mi pare se ne possano allerare tre, con carico di byte modesto. Fai una panoramica della pianta e poi altre ravvicinate per i particolari. Ciao