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Lotta alle larve di lepidotteri 
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Iscritto il: 31/05/2018, 14:59
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Buonasera, avrei da chiedere un paio di cose riguardo gli agrofarmaci e la loro efficacia.
Dunque, nel mio piccolo appezzamento (adibito ad uso familiare e parenti vari) ogni anno mi ritrovo con ripetuti e massicci
attacchi di larve di lepidotteri di ogni tipo che mi decimano la gia scarsa produzione sia orticola che frutticola.... cydia e tignola
su peschi, susini e albicocchi, mosca sui ciliegi, carpocapsa sul melo, tuta absoluta su pomodori, cavolaia e nottue varie, per non
parlare poi della feroce mosca o tignola (o entrambe! :evil: ) su porri e aglio, e finora con i pochi prodotti PFnPe che ancora sono
disponibili nei consorzi non ho mai ottenuto risultati decenti.
Personalmente sono per un agricoltura biologica e naturale dato che quello che produco me lo mangio io, e sono stato sempre
refrattario all'uso di fitofarmaci, però alle volte il solo biologico non basta e se si vuol ottenere qualche risultato servono anche
le "maniere forti"....come dicono i romani "Quando ce vò... ce vò!!"
quindi la domanda è questa:
mi sapreste indicare il nome di qualche principio attivo ad ampio spettro veramente efficace nella lotta ai lepidotteri?....anzi meglio
ancora, qualche principio attivo con buon rapporto Efficacia/Tossicità cioè che pur mantenendo una buona efficacia, abbia comunque
una bassa tossicità?

La seconda cosa riguarda il cosidetto "Bacillus Thuringensis"...
sento da piu parti che questo prodotto totalmente naturale è molto gettonato ed apprezzato ma in sostanza è veramente efficace
alla pari di un insetticida tradizionale?....ad esempio per combattere le larve dei parassiti che ho menzionato, come efficacia è
paragonabile allo Spinosad che è forse il migliore che ho provato in questo ambito?

Ringrazio fin da ora chi volesse rispondere in merito.


16/03/2024, 21:13
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Posso risponderti solo in via generale perché hai citato molto parassiti - e non tutti sono lepidotteri - su una molteplicità di piante.

Esistono sottospecie e ceppi diversi di Bacillus thuringiensis con gamma d'azione diversificata, per cui la scelta va valutata in rapporto al bersaglio da colpire.
In ogni caso per otterere successo è essenziale il timing di intervento in rapporto alla specie nociva da combattere.
Sicuramente il B.t. non è nocivo per uomo e animali domestici a sangue caldo in quanto la sua tossicità è dovuta a un enzima che si attiva solo nell'intestino degli insetti grazie al loro particolare pH e a specifici recettori.

Capirari che se esistesse un rimedio "universale" per il controllo degli insetti dannosi alle piante non esisterebbero corsi di laurea in scienze agrarie/entomologia agraria/fitoiatria.

Per fornirti consigli specifici dovresti presentare caso per caso (di quelli che hai citati solo una parte viene utilmente contrastata con B.t. e sempre che si seguano appropriati criteri di lotta, corroborati cioè da monitoraggio, timing nei trattamenti e accompagnati da misure colturali).


17/03/2024, 0:19
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Iscritto il: 31/05/2018, 14:59
Messaggi: 168
Località: Veneto orientale
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Grazie Alessandro per essere prontamente intervenuto anche se in verità hai un po "dribblato" le mie domande!
Capisco che non esista il prodotto universale risolutore, però ad esempio lo Spinosad che ho citato sarebbe abbastanza universale
dato che (da etichetta) combatte quasi tutti i lepidotteri piu comuni, pertanto chiedevo se esistono altri principi attivi
similari e magari un po piu "strong"
Certo il discorso del timing di intervento è fondamentale però non è affatto semplice capire quale sia il momento adatto
per trattare poichè spesso l'attacco si manifesta nel giro di pochi giorni e magari proprio quando è impossibile intervenire causa
meteo avverso!....e poi la pratica del monitoraggio oltre a richiedere specifiche competenze, risulta difficilmente attuabile per il
semplice coltivatore domestico sopratutto (come nel mio caso) laddove si hanno poche piante e diverse fra loro, diventerebbe
troppo laborioso e sopratutto dispendioso!
Comunque giusto x restringere un po il campo, gli attacchi piu aggressivi e massicci riguardano i peschi e susini (Cydia e/o Tignola)
dove oltre a danneggiare i frutti, fanno strage di giovani germogli mettendo a repentaglio la vita stessa della pianta....
e poi anche il melo Delicious dove la Carpocapsa, seppur ad anni alterni, colpisce duramente rovinando 80% dei frutti che poi
ovviamente marciscono.... mentre nell'orto il problema maggiore riguarda la mosca del porro e aglio che non riesco assolutamente
a debellare.
Infine riguardo il Bacillus T. aldilà del fatto che si eseguino i giusti criteri di lotta con timing e monitoraggio, ha la stessa efficacia
di un insetticida tradizionale o è solo uno dei tanti "palliativi" PFnPe?....e comunque agisce solo x contatto e ingestione, giusto?


17/03/2024, 17:17
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Iscritto il: 03/09/2017, 10:18
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Circoscritto il campo sui fruttiferi e rimanendo solo sulle larve carpofaghe di lepidotteri (con esclusione quindi ad esempio delle tentredini che spesso attaccano i frutticini del susino), da prendere in considerazione sono:
1 - su melo > carpocapsa (Cydia pomonella)
2 - su pesco > tignola orientale e anarsia (Cydia molesta, Anarsia lineatella)
3 - su susino > cidia del susino (Cydia funebrana)

1. La difesa si basa sul monitoraggio a partire dall'ultima decade di aprile a mezzo di trappole a feromoni: con catture in media di due esemplari a settimana scatta l'allerta; se intendi impiegare spinosad il trattamento va eseguito dopo sette giorni dal superamento soglia in modo da colpire le larve neonate. Poichè questa specie compie da una a tre generazioni all'anno, a seconda della zona e delle condizioni climatiche, la metodica proseguirà nel corso della stagione.

2. Anche in questo caso è necessario monitorare i voli e la difesa è indirizzata contro la 2^ e 3^ generazione (le più dannose; la prima attacca anche i germogli); nel periodo estivo con catture di oltre 10 adulti/trappola/settimana si tratta con cadenza di 10-12 giorni (va bene ad es. Bacillus thuringiensis kurstaki - PB 54). L'anarsia si differenzia perché sverna sull'ospite e riprende l'attività presto nutrendosi dei germogli (in caso di presenza si può intervenire con spinosad), e il primo volo si verifica solitamente a cavallo tra aprile e maggio. La soglia di intervento è di 7 catture/trappola/settimana (buone perfomance i trattamenti con B.t.k. SA11 oppure B.t.a. GC91).

3. Ove si abbiano tre generazioni all'anno il primo volo mostra picco in maggio, Si interviene come per la cidia del pesco.

Tutto ciò secondo i criteri della lotta guidata. Capisco che a livello hobbistico, avendo magari come nel mio caso poche piante, sia complicato, ma questo è quanto se si vuole impostare una difesa adeguata. Se poi si va sui siti amatoriali in rete (es. youtube) si troveranno i consigli più svariati, compresi trattamenti ' a sentimento' (non è il mio campo).


17/03/2024, 19:07
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