Salve! Il fine settimana appena trascorso è stato piuttosto freddo e purtroppo si sono verificate alcune gelate. Sabato notte la temperatura è scesa intorno ai -2, -3 C° e la brinata è perdurata fin verso le 9.30 della mattina. In previsione di ciò avevamo riattivato l'impianto d'irrigazione (per aspersione sottochioma, con alcuni campi a goccia) in funzione antibrina e sabato e domenica notte non appena le temperature sono arrivate intorno agli 0 C° l'impianto è stato attivato. Ma gli effetti sortiti non sono stati eccezionali. Soprattutto le varietà più precoci di pesche, nei rami più bassi, hanno subito delle bruciature. Mi domandavo se ci sia stato qualcosa che non è andato. Normalmente dovrebbe trattarsi di un ottimo sistema di difesa. Non è la prima volta che lo utilizziamo e quest'anno non è stato - almeno qui nella toscana nord-occidentale - un freddo così impetuoso... Forse l'irrigazione solo sottochioma non è sufficiente e ci vorrebbe che l'acqua copra una superficie di terreno maggiore? Si parla di campi che vanno dai 2.000 - 3.000, fino a 5.000 metri quadri. Qualcuno saprebbe darmi una possibile spiegazione del mancato funzionamento di questa tecnica difensiva?
Saluti!
P.S. - Non è stata compromessa l'intera produzione annua (per fortuna e facendo i dovuti scongiuri per il prossimo futuro), ma alcuni campi hanno preso una brutta sferzata.
l'irrigazione antibrina dovrebbe essere sovrachioma in quanto il cristallo di ghiaccio avvolgendo la gemma a fiore la mantiene a zero gradi e inibisce la gelata
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
Re: Irrigazione antibrina per pescheti
27/04/2009, 20:18
Aggiungerei che l'irrigazione dovrebbe essere interrotta solamente quando la temperatura sarà giunta a 2-3 °C e non a 0 °C precisi. Questo perchè il ghiaccio sciogliendosi assorbirà la stessa quantità di calore che ha ceduto quando si è formato, con possibili danni da scongelamento. Ciao