Un saluto a tutti gli utenti del forum. Avrei bisogno di un consiglio dai più esperti di me su come impiantare e allevare susini e albicocchi. Sul mio terreno, dove coltivo dal alcuni anni con discreta soddisfazione un orto di circa 500 mq. vorrei impiantare alcuni alberi da frutto. Per cominciare albicocchi e susini a radice nuda, in tutto circa una quindicina di piante di diversa varietà. Il terreno è sulle prime pendici collinari bolognesi, marnoso/argilloso ma abbastanza fertile. Fino agli anni '70 era occupato da una vigna (ormai espiantata) e da alberi da frutto (peri, susini, albicocche e fichi) di cui ne sono rimasti solo pochi e vecchi esemplari ormai quasi improduttivi. Il terreno è esposto a ovest e con una pendenza di circa 15/20 gradi. Lungo la cavedagna vorrei appunto impiantare due filari distinti di susini e albicocchi, ad una distanza di circa 5 mt. fra le piante. Sono indeciso sulla forma di allevamento più conveniente: vaso, vaso ritardato o vaso catalano. Vorrei mantenere la forma delle piante possibilmente contenuta in modo da eseguire la maggior parte delle lavorazioni di potatura e di raccolta da terra senza l'ausilio di scale. Avete consigli da darmi?
Dunque, tutti e tre i metodi di allevamento indicati sono molto validi. Come mai hai già deciso di piantare a 5 metri sulla fila? O è la distanza tra le file? Il vaso catalano è quello che si presta di più alle lavorazioni da terra ma è usato soprattutto per peschi, talvolta albicocchi, raramente per susini e necessiterebbe di un sesto un po' più fitto rispetto al tradizionale 5x5 o 5x4 usato per il vaso classico o ritardato. In ogni caso anche questi ultimi, coi giusti portinnesti e una potatura accurata, possono fare al caso tuo!
Grazie per i consigli. La distanza di 5 mt. deriva dal fatto che piantumerò due filari distinti lungo due tratti di cavedagna. In particolare un filare con 8/10 albicocchi e un filare con 6/8 susini. Non avendo problemi di spazio ed essendo due filari pensavo che una distanza di 5 mt. favorisse la ventilazione fra le piante evitando il ristagno di umidità. Sbaglio?
Una buona distanza favorisce la ventilazione, come dici, ma anche evita fenomeni di reciproca ombreggiatura (anche se, in un caso come il tuo, tanto dipende anche dall'orientamento dei filari rispetto ai punti cardinali), quindi, se non hai problemi di spazio, 5 metri sono ottimi. L'operazione di trapianto a radice nuda, specie in quel tipo di terreno, è molto delicata, anche perché in inverno capita molto spesso di doverla effettuare con terreno più o meno bagnato. Ti avrebbe fatto comodo uno scasso almeno ad 80 cm di profondità, specie se il terreno non è stato arato con regolarità negli ultimi anni (e se è stata usata la fresa ancora peggio!) In ogni caso, cerca di trapiantare (o almeno fare le buche) in un periodo con il terreno il più possibile asciutto. Le buche siano il più profondo e largo possibile (io direi almeno un cubo da 60 centimetri di lato): farai un po' di fatica in più, specie se dovrai farle a mano, ma sarà una fatica ben ricompensata!
Ho già provveduto a fare delle buche circolari di 1 m. di diametro profonde circa 50/70 cm. Il terreno anche in questo giorni non è particolarmente pesante anche se umido. la direzione del filare di albicocco è circa est-ovest mentre quella di susini è circa nord-sud. Il versante collinare è esposto a ovest. Secondo il tuo parere è bene che trapianti gli astoni con del terriccio leggero (tipo quello da fiori per intenderci) intorno alle radici o è sufficiente posarli nel terreno esistente? Inoltre è bene proteggere le piantine dal freddo in qualche maniera o non è necessario? Scusa le molte domande e grazie ancora per i consigli.
PROBLEMA! Oggi preso da un raptus ho fatto una ulteriore buca per completare il filare dove impianterò i susini. Mi sembrava più completo con una pianta in più in quanto con 6 piante posso mettere tre varietà diverse con due piante per varietà (lo so, sono un pignolo). Estratti i primi 25/30 cm. di terreno sono incappato nella vena del gesso (sono nelle prime pendici dei classici "gessi bolognesi"). Sapevo che più o meno scendeva in quella posizione e che a volte è superficiale (in alcuni punti a monte affiora dal terreno), ma proprio nel metro di quella buca!? Armato di buona volontà ho frantumato con la zappa uno spessore di circa 25 cm. Devo dire che non è stato troppo difficile in quanto il gesso non era molto compatto, in pratica erano scaglie di gesso compattate miste a terriccio, ma non sono sceso oltre, diventava più difficoltoso. Non sono proprio sicuro che fosse la vena o un "trovante" isolato, ma il risultato non cambia molto. Ora in sintesi la stratigrafia della "buca" è la seguente: 25/30 cm. di terreno buono, 25/30 cm di terriccio misto a scagliette di gesso, sotto gesso probabilmente più compatto. La domanda è la seguente: in queste condizioni posso piantare lo stesso l'astone di susino? La presenza di gesso rende compatibile la sopravvivenza della pianta (non so ancora quale portainnesto scegliere per le piante, mi facevo consigliare dal vivaista)? Le radici riusciranno a infiltrarsi negli strati di gesso? Fino agli anni 70 in quella posizione era presente un vigneto di buona qualità che non ha mai avuto problemi con i gessi, così come d'altra parte per tutta la collina bolognese. Mi conviene rinunciare all'ultima pianta?
Se aggiungessi del terreno più "leggero", anche mischiato con quello esistente non sarebbe una cattiva cosa. Come portainnesti il Mirabolano (quello da seme o qualche clone di recente introduzione) è molto usato per entrambe le specie. È rustico, ha una buona vigoria e accorcia i tempi di entrata in produzione. Le piante non hanno bisogno di protezioni dal freddo quando sono "nude" ma se la zona è soggetta a ritorni di freddo nel mese di marzo ti conviene scegliere varietà a fioritura tardiva, ce ne sono di ottime! Per quanto riguarda la questione gesso, prova: al limite per quella pianta avrai una crescita più stentata ma qualcosa la raccoglierai sempre, non temere! Facci sapere per le varietà e tienici aggiornati sulla crescita delle piante!
Grazie a tutti dei consigli. Non mancherò di tenervi aggiornati. Nel frattempo ......... Mi sarei orientato per la forma di allevamento a "vaso ritardato" sia per i susini che per gli albicocchi. Può andare? Qualcuno ha dritte da darmi su questa forma di potatura e su come procedere dopo l'impianto?