Imidacloprid + Bifentrina, tempo di carenza su gelso nero.

Salve a tutti,
ho erroneamente irrorato il mio gelso nero con una soluzione di prodotti avente i seguenti principi attivi: Imidacloprid e Bifentrina in 5 litri di acqua, per intenderci meglio).

Qualcuno è in grado di indicarmi il relativo tempo di carenza, non avendolo trovato scritto da nessuna altra parte ?

Grazie, in anticipo, a tutti coloro che vorranno e potranno rispondermi.

Saluti

prima cosa meglio non fare nomi commerciali. bastava il principio attivo.
comunque non sono prodotti registrati per il gelso, per questo non trovi i tempi di carenza.
Io per non sapere ne leggere ne scrivere prenderei il tempo di carenza segnalato più alto che dovrebbe essere un mese e mezzo e lo moltiplicherei per due almeno.
perchè usare Imidacloprid? è uno dei responsabili della moria delle api. va usato con molta cura e cognizione della potente arma che si ha in mano. esempio è opportuno falciare l'erba dove si ha intenzione di utilizzarlo in modo che i fiori delle infestanti non uccidano altri insetti etc etc

come giustamente ti ha detto il buon kentarro non facciamo nomi commerciali.
alla tua domanda non c'è una risposta certa, il prodotto non è autorizzato e quindi non abbiamo dati.
questo è il problema delle colture minori.
per quanto riguarda le carenze ogni specie per vari motivi ha il suo intervallo ma senza uno studio specifico non abbiamo risposta, andando per assurdo potrebbe essere 3 gg come 100.
quando raccogli?

Accidenti che grosso sbaglio che ho fatto !!!
Intanto, grazie per le risposte celeri e molto utili fornite.
Poi, chiedo scusa per aver mensionato anche i nomi commerciali, ma solo al fine di essere più preciso e chiaro sul problema.
Terrò la cosa, giustamente, ben serbata per il futuro.
Ho trattato la pianta il 12 maggio scorso, pertanto pensavo, a titolo prudenziale, di non raccogliere niente se non prima trascorsi 50 gg. (tempo di carenza più lungo che mi risulti, cioè quello per il pero), ovvero non prima del 1 luglio di quest'anno, sebbene credo che il prodotto vada in mataurazione anche prima.
Vuol dire che soffrirò nel vedere perdere tutto quel ben di Dio, me lo sono meritato.
Altro non saprei cosa fare.
Non ero a conoscenza dell'alta pericolosità dei prodotti (per altro liberamente in vendita presso un vivaista) e del problema con le api (ed immagino anche con altri insetti utili). E' per questo che il principio attivo risulta essere non autorizzato o registrato per il gelso ?
O solo perché non sono stati condotti studi su questo tipo di pianta ?
Ulteriori suggerimenti o indicazioni sono sempre graditi e ben accetti.
Un ringraziamento ed un cordiale saluto a tutti.

il problema delle colture minori è che non sono stati condotti studi ma ci può essere anche il caso di specie dove i residui non sono favorevoli

Scusa marco77,
ma cosa intendi con '...i residui non sono favorevoli' ?

Saluti.

che il prodotto tal dei tali lascia residui che non vengono abbattuti nel tempo. praticamente potrebbe darsi che i 50 giorni del pero sul gelso siano vita natural durante. non ci sono studi quindi non è possibile dirlo.

ahah, dire che l'imidacloprid ha un azione deleteria contro le api è come se stessimo alzando un grande polverone... >Molti sono gli studi in corso, e se l'imidacloprid esiste ancora in commercio, un buon motivo, c'è infatti gli esperimenti dimostrano che in alcuni casi provocano leggere morie di api in altri no, pensate dalle mie parti qualche apicoltore ha avuto la brillante idea di utilizzare l'imidacloprid alla fine della stagione per combattere l'acaro varroa, il risultato, è stato che gli acari non sono stati del tutto eliminati, mentre le api non sono morte!

kentarro ha scritto:che il prodotto tal dei tali lascia residui che non vengono abbattuti nel tempo. praticamente potrebbe darsi che i 50 giorni del pero sul gelso siano vita natural durante. non ci sono studi quindi non è possibile dirlo.

Vuol dire che: se non per fare ombra, non mi resta che tagliare il mio gelso e sostituirlo con un altro albero ?!

Ci sarà pure un modo per capire se i frutti sono ancora commestibili o meno.

Non avendo disponibilità chiara e certa dei tempi di carenza, pensavo di far effettuare delle analisi chimiche di laboratorio, per quantizzare le eventuali quantita di pesticidi residua nei frutti.

Ricordo, che la soluzione era composta da ( 10ml Imidacloprid + 10ml Bifentrina + 5litri di acqua ).

Sull'albero, in particolare sulle infiorescenze che dovranno formare i frutti, ho distribuito non più di un litro di soluzione (se possibile manderò anche una foto dell'albero per rendersi conto delle sue dimensioni).

Qualcuno è a conoscenza della possibilità di effettuare il tipo di analisi di cui parlo ?

quella delle analisi potrebbe essere una soluzione.....per il resto la prossima volta non trattarlo!
per quanto riguarda le api il principio attivo in questione è da evitare in fioritura come tutti gli insetticidi, io andrei cauto nel consigliarlo in caso di bombi e api.