10 ml di Imidacloprid in 5lt sono tantissimi (il triplo della dose per intenderci) se la concentrazione è al 17,1 o 17,6 %
Per quanto riguarda le api è micidiale, non per niente da anni si cerca di spingere sulla lotta integrata e c'è l'obbligo di non trattare in fioritura, oltre questo vengono comminate multe fino a tremila euro, altrimenti che senso avrebbe? Idem il BIFENTHRIN (che è il nome del principio attivo, quindi non vedo il motivo di riprendere le persone perché utilizzano nomi commerciali, sono le ditte produttrici a fare "confusione" in questo senso chiamando i prodotti con il nome del principio attivo storpiato), che comunque è sia insetticida che acaricida, quindi se lo utilizza per gli afidi mi sembra inutile aggiungere un ulteriore insetticida (Imidacloprid) in "sostegno" di quest'ultimo. Per il tempo di carenza e la commestibilità dei frutti ormai credo sia compromessa, l'unico modo è fare le analisi del prodotto e confrontarli con i residui massimi ammessi per quella coltura e quel principio attivo, mi è capitato di usare Clorpirifos metile su mapo, anche se non era registrato, il tempo di carenza su clementine è di 30gg, su mapo 70gg dopo era ancora residuale, quindi non possiamo nemmeno tener conto del tempo di carenza massimo scritto in etichetta per un altra coltura, fisiologia ed abbattimento della molecola sono diversi da pianta a pianta.
Scusate lo sfogo e buona giornata.
Enzo